Impianti sportivi, c’è il regolamento. Ecco le novità

9 giugno 2015 | 20:22
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Impianti sportivi, c’è il regolamento. Ecco le novità

Via libera al regolamento per la concessione degli impianti sportivi comunali. Dopo un travagliato iter e un passaggio in consiglio comunale con un rinvio alle commissioni, il testo è stato approvato nella seduta di stasera (9 giugno) a Palazzo Santini con 19 voti favorevoli, 3 contrari, 2 astenuti e un non voto. Non senza qualche difficoltà di dialogo tra maggioranza e opposizione. Ora potranno uscire i bandi per l’assegnazione delle strutture e delle palestre comunali (Leggi). Per la prima volta a Lucca gli impianti potranno essere dati in concessione fino a 20 anni, dando così modo alle singole realtà di sviluppare un progetto di valorizzazione e recupero delle strutture e della propria attività.

Il successivo passaggio, come annunciato dall’assessore allo sport, sarà la predisposizione del nuovo tariffario. Il testo del regolamento è stato emendato, dopo il contributo offerto dall’opposizione anche se la sintesi che ne ha fatto la maggioranza (in particolare il Pd) ha ottenuto l’effetto contrario nelle minoranze che sono ripassate all’attacco. Scatenando un intervento deciso della consigliera Pd, Valentina Mercanti, che non le ha mandate a dire nemmeno all’assessore allo sport Celestino Marchini (Lucca Civica), aprendo una parentesi sul ruolo delle commissioni alle quali, secondo la Mercanti, molti dei consiglieri che poi in aula fanno le pulci ai provvedimenti non partecipano: “Se questo è il modus operandi – ha detto la Mercanti -, allora aboliamo le commissione”.
Polemiche a parte, quando è arrivato il voto, la discussione si è conclusa con un applauso. Per l’assessore e per la maggioranza un successo dopo un lungo parto. “Questa sera si gettano le basi per il futuro dello sport locale – ha detto l’assessore Celestino Marchini -, perché finora, non esistendo un regolamento organico, vigeva il fai da te e l’improvvisazione. Dopo un primo passaggio in consiglio comunale nel 2014, stasera finalmente portiamo a conclusione un lungo iter”. Il percorso partito, com’è noto, con l’ex assessore Massimo Tuccori è passato nelle mani di Marchini, poi è ripresa la valutazione da parte delle commissioni. “Prima di procedere con il regolamento – sottolinea Marchini – ho voluto conoscere le realtà di questo settore sul territorio. Alla fine di ottobre siamo giunti ad un testo condiviso con gli uffici, c’è stata l’entrata in vigore della nuova legge regionale su cui oggi di fatto si modella il regolamento. Ci siamo poi rivolti alle società con un questionario per avere una conoscenza vera di ciò che è lo sport nell’ambito comunale. In questi mesi gli uffici hanno lavorato alacremente. La prima bozza è passata in giunta nello scorso febbraio, poi il testo è tornato alle commissioni dando tempo agli uffici di raccogliere le osservazioni delle società e degli enti e federazioni interessati. Sono arrivati suggerimenti importanti – ha proseguito Marchini -, in particolare dal Coni e dagli enti di promozioni. Sia maggioranza che minoranza hanno dato un grande contributo alla stesura di questo regolamento”.
L’obiettivo del regolamento è quello di garantirne la conservazione e il recupero: nel testo si prevede l’assegnazione di massimo un impianto per società, ma il soggetto aggiudicatario potrà cogestirne un secondo insieme ad altre associazioni. Nelle assegnazioni saranno considerati prevalenti quei progetti presentati da società con lunga storia e tradizione nella promozione sportiva e nella valorizzazione del settore giovanile.
Il regolamento. Il testo disciplina i criteri di affidamento e l’utilizzo degli impianti. Il documento votato stasera si apre con un preambolo generale in cui si fissano comunque gli obiettivi delle assegnazioni, che sono quelli della promozione dello sport per tutti, con l’abbattimento anche delle barriere architettoniche. Il regolamento poi prevede una distinzione tra impianti, quelli privi di rilevanza economica (che non producono utili) e quelli a rilevanza economica. Il regolamento esclude quindi il Palasport, lo stadio e il campo Moreno Martini. Con gli emendamenti – ed è una delle novità introdotte dal consiglio sul lavoro delle commissioni – entra in questa categoria anche l’impianto Accademia del calcio.
Si prevede l’affidamento di un impianto per società, ma è possibile averne un secondo in ‘cogestione’. Non è escluso che possano essere assegnati anche altri impianti allo stesso soggetto, qualora restino fuori alcune strutture dalle assegnazioni attraverso il bando. Chiaramente le associazioni che parteciperanno al bando non dovranno risultare morose e dovranno dimostrare una capacità finanziaria e tecnico amministrativa, oltre a dover svolgere l’attività sportiva prevalentemente nel comune di Lucca. Saranno dati poi punti in più a quelle società che hanno già svolto lavori o migliorie nell’impianto di cui eventualmente chiederanno la riassegnazione.
I criteri di selezione saranno di natura sportiva (il radicamento sul territorio, l’esperienza, il settore giovanile, la qualificazione tecnica) e societaria. Le manutenzioni ordinarie saranno a carico degli assegnatari, le straordinarie saranno nella facoltà dei richiedenti (ma non l’obbligo, visto che per regolamento spettano al Comune).
Le concessioni potranno avere durata massima di 20 anni, ma saranno possibili proroghe fino a 30 in caso di investimenti e lavori strutturali agli impianti. La revoca della concessione scatterà in caso di morosità o difformità rispetto al progetto per cui l’impianto è stato affidato. Le società avranno comunque il diritto di recesso con un preavviso di sei mesi.
Gli emendamenti. Le maggiori polemiche si sono concentrate sulle eventuali deroghe per le società morose che potranno vedersi assegnato un impianto se presenteranno un piano di rientro. Al riguardo nel regolamento appare una nuova postilla in cui si rimanda ad un successivo atto della giunta che stabilirà, nel dettaglio, i criteri e le modalità degli eventuali piani di rientro ammissibili. Espunto dai requisiti il vincolo della territorialità: potranno partecipare anche società di altri Comuni ma quelle lucchesi avranno più punteggio ai fini del bando. Tra gli impianti a rilevanza economica, poi, è stato aggiunto l’impianto Accademia del calcio. Fazzi ha poi proposto una modifica dell’allegato del regolamento chiedendo di riformare la descrizione del campo Henderson, mettendo tra le prime caratteristiche quella del velodromo. Gli emendamenti proposti dal Pd sono stati tutti approvati, ma è stato respinto quello del consigliere Fazzi.
Il dibattito. Ed è proprio il consigliere di Liberi e Responsabili, annunciando l’astensione sul regolamento, a puntare l’attenzione sull’Henderson all’inizio del dibattito: “Trovo comunque positiva la sottolineatura che si debba garantire l’apertura a tutti degli impianti – dice -, anche se sarebbe stata preferibile una formula diversa, con una indicazione sui giorni e gli orari che dimostri una disponibilità di sostanza. Mi ha un po’ sorpreso che nell’elenco degli impianti a rilevanza economica e per cui si richiede una convenzione specifica non ci sia il campo Henderson che è l’unico per il ciclismo”. Fazzi ha poi criticato alcuni i criteri per la partecipazione ai bandi, quello in particolare sulle eventuali morosità delle società nel punto in cui il regolamento prevede la possibilità di assegnazione in presenza di un piano di rientro per quanti non siano in regola con il pagamento dei canoni. “Aver escluso poi la possibilità di utilizzo delle casermette per lo sport – aggiunge Fazzi – non mi pare positivo”. Sotto la lente di Fazzi anche la durata delle concessioni: “Approvando il regolamento – osserva – il consiglio comunale non sarà più interpellato, anche nel caso di eventuali proroghe entro il limite massimo dei 20 anni”.
La consigliera comunale Roberta Bianchi (Federazione della Sinistra) interviene sollevando di nuovo il problema delle Madonne Bianche: “Era il caso che prima di approvare questo documento – dice – venisse data risposta all’interrogazione al riguardo. In questo modo l’amministrazione dimostra di essere indifferente al progetto presentato e sottoscritto da 700 cittadini”. Poi entra nel merito del regolamento: “Manca un riferimento chiaro – dice – ai soggetti che potrebbero essere destinatari degli impianti. Credo che la previsione dei 20 anni di concessione sia eccessiva. Un’altra questione è che siccome dopo il voto il consiglio non ne saprà più nulla, sarebbe necessario indicare quanto il Comune pensa di ricavare dalle concessioni”.
Claudio Cantini, capogruppo di Lucca Civica, sottolinea invece lo sforzo della maggioranza: “Finalmente siamo arrivati a fare chiarezza in un campo così importante come lo sport – ha detto -: arrivare ad approvare il regolamento dà merito all’amministrazione tutta e anche alla nostra lista Lucca Civica che si è spesa molto. Vorrei ringraziare anche l’ex assessore Tuccori e l’attuale assessore Marchini, insieme al collega Marcello Allegretti”. Esprime dubbi invece Renato Pini, del gruppo misto, criticando soprattutto i tempi (sei mesi) per il diritto di recesso: “Si potrebbe pensare ad un tempo maggiore di preavviso per consentire all’amministrazione di riassegnare l’impianto – dice -. Non vedo poi nessun coinvolgimento della consulta dello sport che si sarebbe voluta costituire. Inoltre ritengo che ogni impianto, a maggior ragione quelli a libero accesso, debba essere dotato di un disciplinare d’uso perché spesso sono utilizzati in maniera impropria”.
Renato Bonturi, consigliere del Pd e presidente della commissione partecipazione, ricorda che il testo è frutto di varie sedute di confronto tra i consiglieri: “Fino ad oggi non c’era un regolamento e quindi non possiamo che salutare con favore un documento di indirizzo per il panorama sportivo lucchese – ha detto – ci siamo messi entro i solchi delle indicazioni della legge regionale”.
Roberto Lenzi, consigliere comunale dell’Idv, boccia il regolamento, definendolo contraddittorio. Lenzi contesta la distinzione tra impianti a rilevanza economica con quelli che ne sono privi, soprattutto – sostiene – perché nel testo creano dubbi e confusione. Lenzi si concentra poi sullo Stadio Porta Elisa, sollevando critiche sulla assimilazione all’impianto di quelli dell’Acquedotto 1 e 2 (come impianti a rilevanza economica). Sulle deroghe per le società morose si appunta la successiva critica di Lenzi che le ritiene non compatibili con la legge regionale. Lenzi boccia anche la durata massima delle concessioni, fissata in 20 anni.
Enrica Picchi (Pd), presidente della commissione sport, sottolinea l’importanza della conclusione di un lungo percorso: “Siamo partiti da una primissima bozza di oltre 50 articoli – ricorda – e oggi siamo ad un documento con 13 articoli, che dà indirizzi politici sulla gestione degli impianti. Saranno le singole concessioni che serviranno a precisare e a regolamentari orari di apertura degli impianti e le questioni che sono state sollevate anche stasera. Abbiamo voluto cominciare con il sottolineare che lo sport è importante per tutti, ricordando anche che gli impianti sportivi debbono porre la loro attenzione all’attività ludica. La richiesta di accessibilità di ogni impianto sportivo con l’abbattimento delle barriere architettoniche va in questo senso. Così come la sottolineatura della parità di genere per gli accessi alle strutture sportive stesse”.
Positivo nel complesso il parere del consigliere di Impegno Comune, Luca Leone: “Sebbene con un ritardo notevole, le commissioni hanno lavorato bene – dice -: è significativa l’apertura che ha avuto l’amministrazione con il consiglio comunale. Ci sono, ammetto, ancora spazi su cui si potrebbe ancora intervenire”. A partire, sostiene il consigliere, dalla distinzione tra gli impianti a rilevanza economica e no. “Come si fa – dice – a poterlo stabilire a priori?”. Anche Leone fa cenno alla questione Madonne Bianche: “Questo è un campo che è nell’elenco come gli altri – dice -: non capisco perché deve avere un trattamento diverso. Poi potrà anche essere preso in gestione da un gruppo di ragazzi se si struttureranno in una certa maniera”.
Il consigliere di Lucca Civica, Marcello Allegretti, apre il suo intervento con la sottolineatura delle novità del regolamento: “Merita sottolineare – dice – che il regolamento già di per sé è una novità perché finora non esisteva. L’unica procedura prevista è il bando ad evidenza pubblica. Per evitare poi situazioni di disparità tra le varie società è previsto l’affidamento di un solo impianto, con la possibilità della gestione congiunta di una seconda struttura. Questo è un elemento importante e giusto per favorire tutte le realtà locali interessate”.
“Arriviamo stasera all’approvazione del regolamento con un netto ritardo – dice il presidente del gruppo consiliare di Forza Italia, Marco Martinelli -: il 4 febbraio 2014 era approdato in consiglio un testo ritirato a seguito di numerose osservazioni emerse. Successivamente, il 26 marzo 2014 su richiesta del gruppo di Forza Italia fu convocata una commissione congiunta a cui furono invitati i rappresentanti delle associazioni sportive, che rilevarono numerose criticità e numerosi problemi di rapporti con l’amministrazione comunale, così come il testo da loro protocollato evidenziava. In particolare si sosteneva che a due anni dall’insediamento dell’amministrazione comunale non c’era stato alcun rapporto. In aprile fu convocata in pompa magna in San Romano la riunione con tutto il mondo sportivo dove venne promesso che si sarebbe giunti alla stesura di un regolamento. Nella seduta del 19 maggio del 2014 fu approvato un odg che impegnava la giunta a costituire la consulta dello sport. Marchini ha spiegato che i ritardi erano dovuti alla sostituzione dell’assessore e del dirigente. Voglio ricordare a Marchini che una amministrazione che cambia degli assessori deve garantire una continuità. Vuol dire che in questo caso si è invece bloccato tutto a detta dello stesso Marchini. Non voglio immaginare se ci sarà di nuovo un rimpasto cosa ci dovremmo allora aspettare se c’è voluto più di un anno per arrivare all’approvazione del regolamento. Abbiamo anche chiesto che fine avesse fatto questo documento, l’assessore dopo tre mesi rispose che la macchina era in moto e il documento sarebbe andato in commissione. Da lì sono passati altri tre mesi. Noi sicuramente sul discorso della durata della concessione condividiamo i 20 anni perché crediamo che per fare degli investimenti è necessario un tempo necessario per ammortizzare i costi, anche se la manutenzione straordinaria e l’adeguamento a norma degli impianti spetta all’amministrazione. La convenzione che dovrà essere stipulata dovrà stabilire anche questi aspetti: vi dovrà essere evidenziato se la messa a norma degli impianti se la accolleranno le società o il Comune”. Poi Martinelli critica alcuni punti del regolamento. In particolare sui motivi della revoca dell’impianto: Martinelli in sostanza contesta la previsione di una eventuale revoca per interessi di natura pubblica. “E’ un passaggio assolutamente da chiarire, perché le società andranno a fare investimenti sulle strutture”, dice Martinelli.
La replica dell’assessore. Marchini ha subito replicato a Martinelli: “Mi sono dovuto e voluto documentare – dice – per conoscere meglio l’intero settore. Con le associazioni ho avuto un incontro anche ieri sera e devo dire la verità: sono rimasto favorevolmente sorpreso perché hanno espresso la loro soddisfazione. In questi ultimi tre mesi, molto intensi, due giorni a settimana la riunione si è riunita costantemente”. Quanto poi alle manutenzioni straordinarie l’assessore specifica: “Questa spetta al Comune – dice – ma nulla vieta che l’associazione proponga di accollarsi queste spese per investimenti strutturali importanti sugli impianti. Mi impegno comunque a portare i primi bandi all’esame della commissione. Spero poi da qui alla fine dell’anno di poter costituire la consulta, che è un organo che darà indirizzi politici e tecnici ma non può entrare nel merito di un regolamento degli impianti. Per quello che riguarda poi l’interesse pubblico, invito a stare tranquilli: gli impianti saranno eventualmente revocati alle società soltanto nei casi previsti dalla legge”. L’assessore poi si dilunga a chiarire le deroghe sulle morosità: “Saranno accettati soltanto piani di rientro in tempi breve”, sottolinea. Quanto al campo Henderson, spiega l’assessore, è stata fatta una convenzione che prevede l’utilizzo alternato che prevede per due giorni alla settimana il ciclismo. “Nel bando questa formula sarà mantenuta – ha detto l’assessore – e probabilmente il bando sarà affidato in cogestione perché si presta per le sue caratteristiche”.
Lo scontro sugli emendamenti. Subito critico Lenzi, che giudica insoddisfacente l’emendamento del testo “improvvisato e inopportuno”. Non solo, secondo Lenzi, in alcuni casi gli emendamenti inseriti sono peggiorativi ed è per questo che ha chiesto che il regolamento fosse ritirato. Il suo voto è stato contrario.
Anche Roberta Bianchi (Fds) non è soddisfatta: “Apprezzo che si sia voluto tener conto delle osservazioni – dice – ma essendo stati indicati tanti aspetti, è difficile che tutto quanto obiettato sia stato accolto”. Pietro Fazzi (Liberi e Responsabili) è perplesso: “Il campo Henderson – spiega – è una realtà particolare e più complessa delle altre. L’ideale sarebbe utilizzare questo impianto al 100% delle proprie possibilità. Sarebbe importante trattarlo a parte e inserirlo tra gli impianti a rilevanza economica”. Fazzi ha poi chiesto di rivedere la definizione dell’impianto, così come indicato nella lista dell’allegato al regolamento, dando la priorità al velodromo, che è l’unica struttura del genere in Lucchesia.
“E’ un anno che questa pratica – dice la consigliera Valentina Mercanti (Pd) – è a disposizione dei consiglieri e nonostante questo si arriva in Consiglio a voler snaturare di nuove le pratiche, mi chiedo a che cosa servono le commissioni. E mi rivolgo anche all’assessore Marchini. Se questo è il modo di operare, propongo allora di abolire le commissioni”. Martinelli fa notare che “è il gruppo della consigliera Mercanti – dice – ad aver proposto gli emendamenti e ad averlo eventualmente travolto”. “Sono state fatte delle osservazioni costruttive”, dice Fazzi rispondendo alla Mercanti. Anche Lenzi (Idv) attacca la Mercanti: “Non tutti i gruppi hanno rappresentanti nelle commissioni”. “Ho sempre dimostrato di essere seria – dice la Mercanti -: non me la sono presa soltanto con la minoranza ma mi sono rivolta anche all’assessore Marchini. Ho voluto soltanto sollevare in consiglio una questione importante sul ruolo delle commissioni. Gli emendamenti proposti dal mio gruppo – aggiunge – sono state modellate per interpretare le osservazioni arrivate, segno dell’apertura della maggioranza al contributo di tutti”. “Siamo colpevoli del ritardo – dice il capogruppo del Pd, Francesco Battistini – ma abbiamo fatto un buon lavoro, in commissione e negli uffici. Dispiace solo vedere una sterile opposizione. Ora si inizia un momento nuovo e positivo per lo sport locale”.