Giorgi (M5S): “Asili nido, stop proroghe. Va fatta la gara”

Asili nido comunali, stop con le proroghe dell’affidamento del servizio. E’ quanto ha chiesto con una mozione al consiglio comunale, iscritta all’ordine del giorno della seduta di ieri sera (9 giugno) la consigliera comunale M5S, Laura Giorgi, secondo cui è necessario indire una nuova selezione pubblica per i servizi educativi e di refezione nei nidi d’infanzia comunali. “Dopo la gara del lontano 2007 – spiega la consigliera 5 Stelle -, tale affidamento, è stato oggetto di una numerosa serie di determine di proroga o affidamento senza gara. Questo comportamento viene giustificato con l’urgenza di non interrompere un servizio pubblico essenziale, ma una spiegazione del genere non è accettabile. Si programmi per tempo la procedura di gara – suggerisce la Giorgi -. Non si può parlare di urgenza per tutti questi anni. In questo modo si perpetua l’affidamento del contratto, per anni, alla stessa ditta, senza concorrenza”.
La Giorgi nel presentare le proprie proposte fa anche un excursus sulle procedure attivate fino ad oggi per il servizio. “Si parte – spiega – dalla determinazione 9/677 del 31 agosto del 2007, con una procedura negoziata per l’affidamento degli anni dal 2007 al 2010: il servizio viene aggiudicato a gara per3.878.392,9 euro, 1.292.797,3 all’anno e 107.733 euro mensili per servizi educativi ed ausiliari e il servizio di ristorazione per i nidi comunali”. Poi, sempre secondo quanto ricostruito dalla Giorgi si arriva alla determinazione 1612 del 31 agosto 2010 con una proroga di tre mesi per una spesa complessiva di 509.516,51 euro, “169.833 mensili – spiega la Giorgi – ovvero 62.100 in più, dei servizi
educativi e ausiliari e del servizio di refezione nei nidi comunali”.
Nel novembre del 2010, “seconda proroga di 3 mesi a 451.279,11(152.426 mensili ovvero 44.693 mensili in più) l’affidamento dei servizi educativi e ausiliari e del servizio di refezione nei nidi comunali”, incalza ancora la Giorgi.
La terza proroga arriva il 28 febbraio 2011 “fino a fine anno scolastico per continuità educativa e espletare gara a spesa complessiva di euro 874.500 (874.500 diviso 6 cioè 145.750 ovvero 38.017 in più mensili”, chiosa la Giorgi. Alla fine dell’anno scolastico poi arriva l’ulteriore proroga per l’intero anno scolastico 2011-2012, con una “spesa stimata complessiva di 2.048.000 euro: la spesa aumenta rispetto al triennale, anche se parlano di risparmi – prosegue la Giorgi – e cioè 170.666 mensili ovvero 62.933 mensili in più”.
“Con l’arrivo di Tambellini – spiega ancora la Giorgi -, non si fa ancora gara, ma si affida il servizio alla stessa ditta attraverso altre 3 determine con costi in continuo aumento, che trovano una modesta riduzione del 2014, imposta dalla spending review. Nel dettaglio gli affidamenti della giunta Tambellini:per l’intero anno educativo 2012/2013 una spesa di 2.043.544,72 euro e cioè 170.295 mensili ovvero 62.562 in più mensili e per l’intero anno educativo 2013/2014 una spesa di 2.422.504,85 euro ovvero 201.875 mensili ovvero 94.142 in più mensili. La determinazione del 10 dicembre 2014 affida la gestione per il 2014/2015 per una spesa che poteva per legge essere ridotta fino al 5%, ma il oCmune si è accontentato di una riduzione del solo 3% e quindi spende 2.102.824 euro, ovvero 175.235 mensili ovvero 67.502 in più. Vero – aggiunge la Giorgi – che parte di quest’aumento di spesa può essere giustificato dalla necessità di recepire eventuali aumenti contrattuali del personale o delle spese generali, ma l’averlo concessi senza gara è comunque grave. Questa procedura di proroghe e affidamenti continuati negli anni potrebbe accendere l’attenzione di magistratura e corte dei conti in quanti ci appare in contrasto con l’articolo 23 comma 2 della legge 18 aprile 2005 n.62,e con l’articolo 57 comma 7 del Decreto legislativo 163/2006”. E la Giorgi al riguardo ricorda anche una sentenza del consiglio di stato nella quale si osserva che ‘l’amministrazione, una volta scaduto il contratto, deve, qualora abbia ancora la necessità di avvalersi dello stesso tipo di prestazioni, effettuare una nuova gara pubblica’.
Da questi fatti la mozione presentata dalla consigliera.