Cattedrale gremita per l’ultimo saluto a ‘don’ Bruno






C’è stata tanta partecipazione e tanta commozione ai funerali dell’arcivescovo emerito Bruno Tommasi. Una cattedrale gremitissima ha dato l’ultimo saluto a “don” Bruno, scomparso giovedì scorso (17 settembre) nell’abitazione della sorella all’ex Campo d’Aviazione di Viareggio, dopo una lunga malattia (Leggi). Ieri alla camera ardente nel salone dell’Arcivescovato tantissimi fedeli hanno pregato per il monsignore che era stato arcivescovo di Lucca dal 1991 al 2005, anno in cui monsignor Tommasi lasciò l’incarico per sopraggiunti limiti d’età. E oggi una folla straordinaria si è presentata in San Martino per assistere ai funerali officiati dall’arcivescovo di Lucca, monsignor Italo Castellani. Presenti i parroci e le autorità ecclesiastiche, insieme ai rappresentanti delle istituzioni locali seduti in prima fila, a cominciare dal sindaco Alessandro Tambellini e dal presidente della Provincia e sindaco di Capannori, Luca Menesini.
Bruno Tommasi aveva cominciato la sua lunga carriera ecclesiastica in provincia di Massa Carrara, dove era nato nel 1930, nel piccolo paese di Montignoso. I suoi studi, però, li compì nel seminario arcivescovile di Lucca, prima di essere ordinato presbitero dall’arcivescovo Antonio Torrini nel 1958. Del seminario dove era stato studente divenne poi rettore e in seguito priore della parrocchia di Sant’Anna, fino al 1983.
Venne nominato vescovo proprio in quell’anno e affidato alla guida della comunità di Pontremoli, mentre ad Apuania ottenne il ruolo di vescovo coadiutore. Il 12 luglio di quello stesso anno, in occasione del patrono di San Paolino, ricevette l’ordinazione episcopale proprio nella cattedrale di San Martino, alla presenza del cardinale Paolo Bertoli, del vescovo Giuseppe Fenocchio e dell’arcivescovo Giuliano Agresti.
Nel 1988 divenne poi primo vescovo della diocesi di Massa Carrara e Pontremoli, dopo l’unificazione, e, infine nel 1991 vescovo di Lucca. Fu il successore di Giuliano Agresti, l’arcivescovo di Lucca deceduto nel settembre dell’anno precedente. Pochi anni dopo, nel 1996, celebrò come guida della chiesa lucchese il primo sinodo diocesano seguito al Concilio Vaticano II. Non smise di servire la comunità di fedeli lucchesi fino al 2005, quando propose la rinuncia al Papa. Da quel momento il suo ruolo è stato sempre più defilato anche se monsignor Tommasi non ha mai lasciato il suo impegno nella Chiesa, essendo stato nominato arcivescovo emerito.
FOTO – L’addio in Cattedrale a monsignor Bruno Tommasi (di Domenico Bertuccelli)