La denuncia: una città ad ostacoli per i disabili – Foto






“Parcheggi per disabili non a norma di legge, diminuiti nel numero e, in generale, un’esercito di barriere architettoniche a complicare la vita quotidiana dei disabili”: questa l’ennesima denuncia di Domenico Passalacqua, fondatore dell’omonima associazione ed autore del blog Luccasenzabarriere. Accompagnato da Roberto Andreotti (autore del blog Capitan Futuro), dal commissario provinciale della Lega Nord Andrea Baccelli e da un disabile in carrozzina, Eugenio Pepi, Passalacqua compie insieme il percorso incriminato: “Ho chiesto circa tre mesi fa all’amministrazione di venire a fare questa passeggiata con noi – spiega – in modo che gli assessori, spingendo la sedia a rotelle di Eugenio potessero rendersi conto personalmente delle difficoltà. Ad oggi, tuttavia, non ha ricevuto alcuna risposta”.
Passalacqua ha compiuto tutti i passaggi necessari per catalizzare l’attenzione sul problema, con una petizione popolare nel marzo scorso, protocollata il 30 giugno, rispetto alla quale ancora tutto tace. Nessuna strumentalizzazione di colore politico dietro alla vicenda, assicura: Baccelli manifesta la propria solidarietà semplicemente partecipando alla passeggiata e gli intervenuti segnalano come molti ostacoli siano addebitabili a progetti della precedente amministrazione, poi conclusi dalla giunta Tambellini. “Non ci interessano più le colpe dei singoli – osserva Passalacqua – perché qui ci sono situazioni che addirittura risalgono al 1992 e che, adesso, meritano di essere risolte. Cosa risponde il Comune? Dicono che al momento non ci sono i soldi, ma a nostro avviso la tutela dei disabili deve essere una priorità: vediamo realizzate molte altre opere che, al confronto, ci sembrano accessorie”.
Ma quali sono gli ostacoli, nel dettaglio? L’odissea comincia in viale Castracani: in quella zona, dopo i lavori terminati due anni e mezzo fa, un parcheggio per disabili è andato perso (da 6 a 5 stalli), mentre altri due (su 3) sono evaporati con i lavori per la nuova rotatoria a Porta Elisa. “Nell’arco di un chilometro sono spariti tre posti per soggetti a mobilità limitata – ricorda Andreotti – e la cosa grave è che nessuno, ad oggi, ha garantito che verranno recuperati”. Il primo parcheggio in questione, quello dove avviene la dimostrazione, si trova all’inizio del viale, venendo dalla nuova rotatoria: si tratta di uno stallo da 3,20 metri quadri che, di per sé, rappresenta un concentrato di irregolarità. “Per legge la zebratura dovrebbe essere di 130 centimetri – afferma Passalacqua, armato di metro – mentre in questo caso è di 80 centimetri. Il parcheggio dovrebbe inoltre essere lungo 190 centimetri, ma ne misura 185”. Scendere dalla macchina con una vettura posteggiata accanto è un’impresa da svolgere stando attenti al centimetro e, una volta usciti dall’abitacolo, la sedia a rotelle deve essere tirata all’indietro verso la strada, perché davanti c’è un cordolo alto 12 centimetri (quando al massimo, per legge, dovrebbe misurarne 2,5). Una volta spinta la carrozzina per qualche metro sulla sede stradale, accanto alle macchine in circolazione e ai mezzi pesanti, è possibile svoltare a destra in corrispondenza con l’attraversamento pedonale. Entrati sulla pista ciclabile, tuttavia, ecco che davanti a sé si presenta nuovamente un marciapiede da 12 centimetri e non c’è alcun cartello che indichi un percorso utile. La prima rampa per salire si trova a 50 metri di distanza e questa è una situazione che si riproduce meccanicamente per tutti gli altri stalli del viale.
Le sorprese negative, però, non sono ancora terminate: Passalacqua prosegue il giro fino a Porta Santa Maria, per segnalare ulteriori garbugli architettonici che un disabile, da solo, non può sbrogliare. Davanti alla porta c’è un parcheggio dedicato, ma la rampa per salire si trova tre posti più a sinistra, interamente ostruita dalle vetture nei posti a pagamento: la carrozzella deve dunque immettersi ancora una volta in strada per poter entrare sullo sterrato. “Abbiamo chiesto all’assessore Marchini un atto di assoluto buon senso – rincara la dose Passalacqua – cioè di fare una delibera per consentire ai portatori di contrassegno di sostare gratuitamente negli stalli blu. Aveva promesso che la delibera sarebbe stata fatta a settembre, ma ci sembra che il mese sia finito e non è cambiato nulla. Questo genere di provvedimento non rappresenta un danno economico per il Comune, mentre oggi sono intacca te le risorse già esigue dei disabili, cioè di persone che non possono più lavorare. Certo una misura del genere allevia il problema, ma non lo risolve del tutto, perché in prossimità dei posti blu non ci sono le rampe. Il Comune di Viareggio è riuscito ad adottare una delibera di questo genere nel giro di due mesi”.
Il viaggio di Eugenio però non è ancora terminato, perché una volta posizionata la sedia a rotelle sullo sterrato, si dimostra come sia impossibile passare dall’altra parte attraverso il sottopasso: “Una settimana fa – spiega Pepi – il mio mezzo elettrico si è ribaltato sulla salita, perché è troppo ripida, e mi sono fatto quattro giorni in ospedale”. Se invece si desidera continuare in direzione della successiva rotatoria (verso lo stadio) si incontrano buche di ogni sorta e veri e propri crateri: il percorso accidentato è una sfida già adesso e diventa assolutamente impossibile con la pioggia. Volendo attraversare la strada ecco un nuovo cordolo da 12 centimetri da una parte e dall’altra (servono due persone per far salire e scendere la sedia a rotelle) e, in prossimità della farmacia, si stenta a riconoscere l’unico posto per disabili, al punto che una macchina senza contrassegno lo occupa parzialmente: la vernice gialla e blu è ormai scrostata e, come sempre, manca la rampa d’accesso. Stessa situazione per l’unico stallo presente in zona Inps e analoghe difficoltà anche in tutta l’area di piazzale Verdi. “Adesso capite perché non vogliono venire a fare una passeggiata con Eugenio? – chiede Passalacqua -. Eppure ad Empoli, una manciata di giorni fa, gli amministratori sono saliti in carrozzella per farsi un percorso simile (nell’ambito dell’iniziativa di Iacopo Melio, per la campagna #vorreiprendereiltreno ndr): attendiamo un riscontro anche da parte dei politici lucchesi”.
Paolo Lazzari
FOTO – Il percorso a ostacoli per i disabili