Sfratto della collezione Salotti, Agenda per Lucca: “Incomprensibile che non sia prevista un’alternativa”

“La città di Lucca deve dare il giusto tributo ai suoi artisti migliori e alle personalità dell’arte e della cultura che hanno nobilitato nei secoli il nome stesso della nostra città”. Così la pensa Michele Francesconi di Agenda per Lucca dopo l’annuncio dello sfratto esecutivo per la collezione di Giannetto Salotti.
“Giannetto Salotti – dice Francesconi – è stato un pittore e scultore tra i più notevoli e rimarchevoli del Novecento toscano. La prestigiosa Accademia Tiberina di Roma ha nominato accademico l’artista Salotti, mettendolo accanto a personalità come Alessandro Manzoni, Antonio Canova, Ugo Foscolo, Giacomo Manzù, Giò Pomodoro. Le sue opere sono in via di musealizzazione in varie collezioni pubbliche in Italia e all’estero. Sulla sua arte si sono espressi critici e storici d’arte come Luca Nannipieri (che ne ha curato il catalogo da poco uscito), Dino Carlesi, Antonello Trombadori”.
“Rimane dunque poco comprensibile – conclude Francesconi – il motivo per il quale l’amministrazione comunale di Lucca abbia deciso di avallare lo sfratto esecutivo delle opere di Salotti dalla casermetta, presso il quale l’artista ha lavorato lungamente, senza fornire un’alternativa altrettanto credibile e giustificata. Lo sgombero forzato che sarà inevitabile da novembre rende questa vicenda esemplare del modo con cui l’amministrazione attuale tratta i suoi artisti migliori. Auspichiamo due cose: che Giannetto Salotti venga orgogliosamente onorato nella sua città, così come, a diversi livelli, Venezia fa con Emilio Vedova e Città di Castello fa con Alberto Burri; e che si smetta di pensare alla cultura e all’arte come un costo passivo da marginalizzare, ma al contrario come uno dei volani maggiori attraverso cui Lucca e l’Italia possano risorgere dalla crisi”.