
Ricordare e soprattutto conoscere le la storia dell’ultimo atto di genocidio consumato durante la guerra dei Balcani a danno di persone inermi è questo lo scopo della serie di manifestazioni che si racchiudono nel programma Non dimenticare #Srebrenica a cui il comune di Lucca ha aderito insieme alla Regione e ad Anci Toscana, per rinnovare la memoria su una delle pagine più drammatiche della fine del secolo breve. Nel 2015 ricorrono i 20 anni dal massacro di Srebrenica, il più grave avvenuto in Europa dalla fine della seconda guerra mondiale. Erano i primi giorni di luglio del 1995 quando l’armata serbo-bosniaca guidata dal generale Ratco Mladic attacca la zona protetta di Srebrenica.
Un’offensiva che si protrae fino all’11 luglio quando, le unità serbo-bosniache entrano in Srebrenica. Seguirono giorni tragici segnati da stupri, mutilazioni, esecuzione di civili, sepolture di uomini vivi. Il massacro di quasi 9000 civili di quella metà di luglio del 1995, è solo l’epilogo di una storia iniziata tre anni prima. Dopo quelle giornate di terrore e di morte, si dice che chi è sopravvissuto a Srebrenica non può dire di avere sentimenti in corpo e, chi non l’ha conosciuta, non può dire di aver visto la guerra in Bosnia. Per fare memoria di queste tragiche pagine della nostra storia e su fatti devastanti per l’intera umanità e tramandare così valori ispirati alla pace, ma sopratutto per avere conoscenza di quei fatti, il comune di Lucca ha dato vita ad una serie di iniziative in collaborazione con il Forum della Cooperazione Internazionale della Provincia di Lucca la Comunità di Sant’Egidio, Arci Toscana, il Teatro del Giglio, Cineforum Ezechiele e Fondazione Banca del Monte di Lucca. “L’obiettivo di questa iniziativa che coinvolto molti ragazzi è quello di fare in modo che si abbia conscenza di quei fatti e che la popolazione di Lucca anche per il futuro possa ricordarsi gli eventi dei Balcani. questo è un modo per evitare che certe situazioni possano ripertesi e aiutare i cittadini ad avare un giudizio oggettivo e fondato delle vicende storiche”. Lino Paolidella comunità di Sant’Egidio invece ha speigato il alvoroche è sttao intrapreso con le scuole e con i ragazzi “La comunità quest’anno ha accomapgnato circa 150 ragazzi a visitare Sarjevo, è partito da qui il lavoro che ha portato ad entrare in contatto con questa vicenda storica e anche con testimoni che nel programma lucchese potrenno racconatere i fatti di Srebrenica. Inoltre abbiamo fatto una serie di incontri con gl istudenti di varie scuole lucchesi che son ostatia coinvolti nel programma circa 270 ragazzi”. Presente nell’inizitiva anche l’Arci Lucca con maurizio fatarella che ha sottolineato riprcorso il modo in cui i lucchesi vissero la guerra dei Balcani a cominciare dalla tenda montata in piazza san Michele proprio nei giorni di Srebrenicada, dove le associazioni di volontariato diffondevano le notizie della guerra e da dove poi partirono anche gli aiuti umanitari raccolti in città.
Il programma degli appuntamenti lucchesi dell’iniziativa è stato presentato questa mattina (7 novembre) a Palazzo Orsetti dall”assessore alla Cooperazione Internazionale Enrico Cecchetti, Lino Paoli per la Comunità di Sant’Egidio, Maurizio Fatarella di Arci Lucca e il presidente di Cineforum Ezechiele Maximiliano Dotto. Il primo appuntamento, ad ingresso gratuito e aperto a tutta la cittadinanza è mercoledì (11 novembre) alle 21 nei rinnovati locali dell’ex Cavallerizza in Piazzale Verdi. Qui sarà portato in scena lo spettacolo teatrale A come Srebrenica di Roberta Biagiarelli. Si tratta di una narrazione appassionata, tesa e accuratissima che Biagiarelli, attrice di Fano nata con Teatro Settimo nella Torino degli anni ’80 e oggi a capo dei una compagnia, fa dell’assedio e del massacro di Srebrenica. Sola sul palco l’attrice, senza scene e costumi, racconta in 90 minuti una storia da non dimenticare che ha riguardato migliaia di persone che avevano un nome, un volto, sogni e progetti e che oggi, a causa delle difficilissime operazioni di riconoscimento dei corpi dilaniati, sono spesso solo un numero e non hanno neppure una lapide. Il giorno successivo lo spettacolo sarà replicato per gli studenti delle scuole superiori del territorio.
Mercoledì 18 novembre, alle 21, nell’auditorium della Fondazione Banca del Monte di Lucca (Piazza San Martina n.4 Lucca) sarà proiettato, in collaborazione con Cineforum Ezechiele, il film No Man’s Land di Danis Tanovic (2001). Il racconto si situa nel 1993, quando, durante la guerra di Bosnia, due soldati, Ciki e Nino, uno bosniaco e l’altro serbo, si trovano isolati tra le due linee nemiche, nella cosiddetta “terra di nessuno”. Un casco blu francese cerca di aiutarli, violando l’ordine dei suoi superiori. I media si impadroniscono del caso trasformandolo in uno spettacolo mediatico internazionale. La situazione diventa sempre più tesa e i due soldati devono negoziare il prezzo della loro vita nella follia della guerra.
Venerdì 20 novembre nell’auditorium del Centro Culturale Agorà (Piazza dei Servi Lucca) si terrà un incontro pubblico dal titolo 20 anni dopo Srebrebica e la fine della guerra in Bosnia. Tra memoria, storia e attualità. Parteciperanno all’iniziativa l’assessore del Comune di Lucca con delega alla cooperazione internazionale Enrico Cecchetti, il fotografo e giornalista specializzato in reportage sociali e di attualità internazionale Mario Boccia, Lidjia Dominikovic di Arci Toscana e Raffaelo Crocco, giornalista Rai, scrittore, documentarista e ideatore dell’Atlante delle Guerre e dei Conflitti del Mondo.
Chiude la rassegna Non dimenticare #Srebrenica la proiezione, nell’auditorium della Fondazione Banca del Monte di Lucca, del documentario Souvenir Srebrenica di Roberta Biagiarelli e Luca Rosini (2006). Roberta Biagiarelli torna sui luoghi del massacro e tesse le fila di quegli eventi, la vita sotto assedio, le tappe inesorabili del genocidio, in un serrato confronto con i testimoni sopravvissuti e con il tribunale internazionale dell’Aja.
In vista degli appuntamenti, le associazioni che hanno aderito alla campagna “Non dimenticare #Srebrenica” hanno già tenuto diversi incontri di approfondimento si questi temi con gli studenti delle scuole superiori coinvolte. Con questa serie di appuntamenti la città di Lucca intende offrire ai cittadini importanti occasioni di riflessione e confrono oltre che condividere la memoria di quei fatti da cui non si può prescindere per costruire un futuro diverso non solo per i Balcani, ma per l’intera Europa.