Comitati sanità: “Dopo la raccolta firme non abbassare la guardia sul referendum sanità”

8 novembre 2015 | 09:22
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Comitati sanità: “Dopo la raccolta firme non abbassare la guardia sul referendum sanità”

Il comitato Lucca per una Sanità migliore – Raffaello Papeschi e la Rete dei comitati a difesa della sanità di Lucca ringraziano tutti i cittadini Lucca e della piana di Lucca che hanno contribuito a raggiungere il risultato di 55.614 firme, raccolte in 50 giorni, per il referendum sull’abrogazione della legge regionale toscana 28/2015.

“Le firme sono state raccolte – dice il comitato – perché i cittadini hanno capito che il nostro sistema sanitario è una conquista stupenda grazie al quale ogni cittadino, dove avere il diritto di essere curato al meglio, indipendentemente delle sue possibilità economiche. Ciascun cittadino è chiamato a combattere per difenderlo perché ogni conquista si può facilmente perdere, se quando attaccata, nessuno è disponibile a difenderla. La sanità non dovrà più essere un’azienda ma il luogo del rapporto di fiducia e empatia fra medico, personale sanitario e paziente. I veri problemi della nostra sanità e cioè che occorre ricorrere al privato per richiedere in tempi congrui una prestazione specialistica o di diagnostica, la riduzione dei posti letto pubblici e degli operatori sanitari, le attività extra sanitarie e socio sanitarie date in gestione al privato, i quattro ospedali toscani realizzati dal privato che li gestirà per i prossimi venti anni, una sanità sbilanciata alla gestione del paziente acuto quando il problema più impellente è l’assistenza del paziente con patologia cronica non sono affrontati, ma anzi peggiorati da questa legge”.
“E’ stato semplice – dice il comitato – raccogliere le firme, grazie alla sensibilità dei cittadini e l’aiuto essenziale di molti consiglieri comunali: senza il loro senso d’impegno civico non saremo riusciti a fare niente nei nostri comuni. Più difficile è stato farle accettare nel palazzo della Regione, solo il fatto che chi le ha portate rappresentava più di 55mila cittadini toscani e l’aiuto di tutti i consiglieri regionali di opposizione ha obbligato il partito che governa la nostra regione ad accettarle. Abbiamo dimostrato che ci può essere un modo diverso di intendere la politica che passa per la vera partecipazione dei cittadini. Ora non si deve abbassare la guardia ed essere pronti a riprendere la battaglia in occasione del referendum, quando come doveroso, ci sarà permesso di celebrarlo … chi ha firmato dovrà portare parenti, amici conoscenti, associazioni a votare e a votare sì”.