Vallisneri, il Blocco studentesco: siamo noi gli aggrediti

Il Blocco Studentesco, dopo aver preso posizione dalla propria pagina Facebook, replica ufficialmente al Collettivo Autonomo Vallisneri e offre la propria versione dei fatti in merito ad un diverbio ai cancelli avvenuto sabato scorso (28 novembre). “Al Vallisneri per fare un semplice volantinaggio – si spiega -, i ragazzi del Blocco hanno allontanato uno studente che, assieme ad un’altra decina di ‘antifascisti’, voleva impedire fisicamente lo svolgimento dello stesso”.
“Ciò che è accaduto al Vallisneri ha dell’incredibile – dichiarano gli studenti del Blocco Studentesco Lucca – perchè siamo di fronte ad un totale ribaltamento della realtà: i nostri studenti stavano svolgendo, come nel loro pieno diritto, un normale volantinaggio come stanno facendo negli ultimi mesi in tutte le scuole. Dopo circa dieci minuti dall’inizio dello stesso, una decina di studenti del Collettivo intervengono per impedire fisicamente il volantinaggio. All’inizio siamo stati minacciati di smettere, poi hanno iniziato a strappare i volantini di mano agli studenti che li prendevano, fino a frapporsi fisicamente per ostacolarci. A quel punto un nostro studente ha allontanato con una spinta uno di questi per continuare a volantinare. Di qui il piagnisteo e il vittimismo”. “Il Blocco Studentesco sta volantinando in tutte le scuole da più di due mesi – continuano gli studenti – e non è mai successo niente; solo al Vallisneri accade questo, perchè un gruppettino di maleducati pensa di essere padrone della scuola, tanto da minacciare via internet nostri singoli militanti, scoraggiandoli dal volantinare al liceo. Informiamo che non solo abbiamo volantinato, ma che continueremo a volantinare se, dove e e quando vorremo, perchè nostro diritto”. “Il Blocco Studentesco Lucca – conclude la replica – ha eletto un proprio rappresentante d’istituto al Pertini, organizza ripetizioni gratuite una volta la settimana e sta facendo attività nell’interesse delle scuole degli studenti lucchesi. Non intende cadere nella trappola di chi da una parte alza la tensione per colmare il vuoto di idee, e dall’altra fa la vittima usando la menzogna come da tradizione, non sapendo come combatterci sul piano dei contenuti”.