Qualità della vita, provincia di Lucca cala in classifica

Qualità della vita, la provincia di Lucca perde ancora sei posizioni nella classifica del Sole 24 Ore, stilata annualmente dal quotidiano economico alla fine dell’anno. La città delle Mura si attesta così in 53esima posizione e al nono posto fra le province toscane, davanti soltanto a Pistoia.
Nel dettagli Lucca “eccelle” per il tempo libero, con la 18esima posizione a livello nazionale, si piazza in buona posizione per servizi e ambiente (35esimo posto), affari e lavoro (42esimo) e tenore di vita (46esimo). Ma a far calare la posizione a livello nazionale sono ordine pubblico e sicurezza (104esimo posto su 110 province) e popolazione, un’indice che indica l’aspettativa di vita, la densità abitativa e altri indicatori come indice di vecchiaia, numero di anni di studio, numero di separazioni e saldo migratorio. In questo caso in un anno Lucca ha perso la bellezza di 30 posti, 14 le posizioni perse per ordine pubblico ed il segno meno (anche se meno sensibile) si riscontra anche in tutti gli altri indicatori. Nove, invece, i posti guadagnati per il tempo libero.
Sono in particolare i dati sui furti a pesare sul complesso della valutazione: la ricerca, infatti, parla di 699 furti, 54 rapine, 392 scippi e borseggi, 252 truffe e frodi e 14 estorsioni ogni 100mila abitanti. Per furti in casa Lucca sarebbe, secondo i dati del quotidiano economico, basato su rilevazioni 2014, al quinto posto in Italia dopo Ravenna, Asti, Torino e Pavia. Per le rapine, invece, è al 18esimo posto in Italia nella classifica guidata da Napoli, Milano e Catania.
Dati positivi arrivano invece dai dati di presenze agli spettacoli (nono posto in Italia) e dai consumi per famiglia con una media di circa 2500 euro l’anno.
Non tarda ad arrivare il commento del presidente della Provincia, Luca Menesini, che ammette come il dato sulla sicurezza sia in particolare preoccupante. “E’ una graduatoria – sottolinea – che presenta sia luci che ombre, con alcuni indicatori negativi, vedi l’aspetto dell’ordine pubblico e della sicurezza, che trova purtroppo conferme in relazione alle classifiche degli ultimi anni, e altri parametri da ritenersi positivi come per il tempo libero, svaghi e spettacoli, gli asili nido e ad esempio, il tasso di emigrazione sanitaria e anche per alcuni aspetti relativi al tenore di vita (patrimonio familiare e spese per i beni durevoli). A livello complessivo, eccezion fatta per l’aspetto della microcriminalità, il nostro è un territorio ancora con un tenore e una qualità di vita da considerarsi di buon livello”. “Ogni anno – aggiunge – ci sono delle oscillazioni, in parte dovute anche all’introduzione di nuovi parametri da parte di coloro che lavorano alle rilevazioni che a mio parere sono da prendere in grande considerazione ma senza farne un dogma. La graduatoria del ‘Sole’ ci colloca quasi sempre a metà con leggeri arretramenti o piccoli balzi in avanti, se si esclude il calo di 14 posizioni dal 2012 al dossier del 2013”.
Molti degli indicatori presi in esame dal quotidiano confermano i risultati del recente Bes(Benessere equo e sostenibile) della provincia di Lucca presentato a fine novembre in cui si evidenziavano, appunto, diversi punti di forza e alcune criticità del nostro territorio (http://www.besdelleprovince.it/bes-delle-province-2015/lucca/). “Sono consapevole – aggiunge Menesini -, in virtù del dato che purtroppo presenta una costante preoccupante, che sul fronte dell’ordine pubblico siamo a fine graduatoria per appartamenti svaligiati in rapporto agli abitanti, rapine e microcriminalità. Il fatto che i nostri cittadini siano abituati a denunciare ogni forma di infrazione, rendendo il numero di reati nel nostro territorio assolutamente veritiero ma molto alto, non ci esime dal fare autocritica e dal prendere in considerazione la necessità di affrontare il problema sollecitando gli organi preposti”.
“Se, da una parte – aggiunge Menesini – appare ben augurante il 35esimo posto nella classifica ‘Servizi, ambiente e salute’, dove però siamo ancora carenti ad esempio per la diffusione della banda larga di Internet, ci sono altri indicatori che ci fanno sperare e non riguardano soltanto il capitolo tempo libero, svaghi e luoghi deputati allo spettacolo e al divertimento. Siamo tra le prime posizioni per essere tra le province con il tasso di emigrazione ospedaliera più basso, siamo al 9° posto per i consumi delle famiglie, 32esimi per il patrimonio delle famiglie. E poi 24esimi per lo spirito d’iniziativa imprenditoriale e al 30° posto su 110 per la propensione dei nostri cittadini agli investimenti. Non eccelliamo certo per il numero di divorzi/coppie in crisi/separazione e il Sole 24 ore ci conferma che siamo un territorio abitato da molti anziani e da pochi giovani. Un elemento importante, che affiancato a molti altri, che come amministratori dovremo tenere ben presente per le politiche dei prossimi anni”.