Cri a Sovranità: “Mele gettate? Colpa di un guasto”

Le mele gettate nel cassonetto davanti alla tensostruttura dei migranti gestita dalla Croce Rosse Italiana di Lucca? Non sono frutto di uno spreco, ma sono state buttate perché contaminate dal gas refrigerante sprigionato dal tubo di refrigeramento della cella frigo dove erano custodite e che, per un malfunzionamento, si è rotto. Lo sottolinea il presidente Enzo Rosario Fasano rispondendo alle accuse rivolte da Fabio Barsanti di Sovranità (Leggi). “Sarebbe bastato informarsi con una semplice telefonata – osserva Fasano -. La prossima volta – ma spero che non si verifichino altri malfunzionamenti – prima di buttare qualcosa che possa nuocere alla salute, faremo un comunicato stampa per evitare che qualcuno faccia delle figuracce (e non parlo della Croce Rossa e dei suoi volontari e volontarie)”.
Il presidente della Croce Rossa stigmatizza i continui attacchi: “Queste sono situazioni veramente penose, come sono penose quelle persone che vivono quotidianamente nel grigiore della loro inutilità e che, pur di mettersi in mostra, non si fanno scrupolo di speculare sulle difficoltà umane, sulla povertà, inconsapevoli e incoscienti di quello che potrebbero provocare con continue uscite prive di fondamento. Queste persone sanno cosa è la solidarietà? Queste persone hanno mai fatto del volontariato, anche ‘solo’ per i propri concittadini? Perché ‘prima gli italiani!'”.
E’ molto duro l’intervento di Fasano: “Se veramente si vuole fare il bene dei cittadini – spiega il presidente -, si inizia proprio nel chiedere conferme circa quei fatti che, all’apparenza, possono sembrare sprechi. La Croce Rossa, e men che meno i richiedenti asilo che sono accolti nel centro di prima accoglienza, non sprecano niente di quello che con tanti sacrifici si cerca di mettere insieme per aiutare chi soffre. Vorrei dire a queste persone che avrebbero fatto lo scoop del secolo che si informassero prima di denigrare chi quotidianamente si sacrifica per alleviare le sofferenze altrui (ma, forse, chi specula sulla sofferenza, queste cose non le può comprendere). Queste persone non riescono a capire che il seminare odio e razzismo non aiuta nessuno, neanche chi ne vorrebbe trarre profitti elettorali. A queste persone consiglierei di mettersi a disposizione di chi soffre. A queste persone consiglierei di toccare con mano la sofferenza. Sono certo che ne trarrebbero solo vantaggi e gratificazioni spirituali. Ma, forse, pretendo troppo da queste persone. Rivolgo un appello: lasciate stare la Croce Rossa ed i suoi volontari e volontarie; non vi hanno fatto nulla e chiedono solo di poter fare del bene a chi ne ha bisogno, in silenzio e nell’anonimato più rigoroso. Quando si parla di accoglienza bisognerebbe sapere di cosa si parla e cosa vuol dire accoglienza. Forse sono argomenti e sentimenti che non tutti possono comprendere”.