
Tanto rumore per nulla? Si saprà mercoledì prossimo se la protesta degli ambulanti – che inizialmente sembrava aver avuto una adesione massiccia e poi, nella pratica e al momento decisivo, si è ridotta all’iniziativa di una dozzina di operatori – è valsa davvero a qualcosa. I giudici del Tar devono infatti decidere nell’udienza del 27 sulla richiesta di sospensiva della delibera di giunta del 12 gennaio scorso e della conseguente determina del 29 febbraio con la quale si riassegnano i posteggi della nuova area mercatale di piazzale don Baroni, dove, ormai è ben noto, il Comune vuole trasferire gli stand di via Bacchettoni. Ma anche se, ipoteticamente, venisse accolta la richiesta dello sparuto gruppo di ambulanti (in tutto sono 130 i soggetti interessati, i ricorrenti solo 11) il Comune non cederà il passo sul “trasloco”.
E’ chiaro che gli uffici terranno conto delle disposizioni del Tar, ma il nuovo piano del commercio offrirà la “soluzione” ad eventuali ostacoli che potrebbero giungere dall’esito di una sospensiva. E con esso i bandi per le nuove concessioni di suolo pubblico che dovranno essere indetti a novembre.
“Attendiamo l’esito del pronunciamento del Tar sulla sospensiva – spiega l’assessore al commercio Giovanni Lemucchi -, che chiaramente il Comune sarà tenuto a rispettare. Ma l’intenzione da parte nostra resta la medesima: il mercato dai Bacchettoni deve traslocare. Un eventuale pronunciamento avverso del Tar non potrà mettere a rischio il percorso verso il nuovo piano delle funzioni al quale l’amministrazione comunale sta lavorando e che vuole il mercato a piazzale don Baroni”. Per cui si tratterà di un eventuale slittamento dei termini, ma non muterà la volontà politica, assicura Lemucchi: “Gli scenari possibili sono soltanto due e l’esito per quello che ci concerne dovrà essere lo stesso – spiega -: se il Tar respingerà la sospensiva degli ambulanti, bene: ultimeremo i passaggi necessari e traslocheremo velocemente il mercato. Se arriverà invece la sospensiva, il trasloco slitterà con l’approvazione del nuovo piano del commercio, quindi a gennaio del prossimo anno”.
“Con la stragrande maggioranza degli ambulanti – prosegue – abbiamo raggiunto un dialogo ed alla fine siamo riusciti ad avviare un percorso costruttivo. Lo dimostra il fatto che hanno fatto ricorso soltanto in 11 su 130”.
A molti, alla fine, è sembrato meglio trovare un accordo con gli uffici comunali, dopo che era “scoppiato” il presunto caso dei posteggi “sbagliati” nella nuova area mercatale. Non proprio di errori in tutti i casi si trattava, perché, lo confermano gli uffici competenti, la ditta incaricata, nel riprodurre i posteggi alle Tagliate si è attenuta alle metrature delle relative concessioni degli assegnatari depositate al Comune. Una discrepanza che ha generato l’equivoco. Anche su questo è probabile che possa mettere un punto di chiarezza il Tar, dove chiaramente Palazzo Orsetti si è costituito. Ma anche in questo caso eventuali novità avranno breve respiro, perché con i bandi per le nuove concessioni e il piano del commercio sarà rimesso tutto nuovamente in discussione.