
Approvati dalla giunta i progetti preliminari per la realizzazione degli orti civici sul territorio comunale di Lucca. Il Comune ha infatti aderito nei mesi scorsi al protocollo d’intesa Centomila orti in Toscana, promosso dalla Regione e finalizzato a realizzare spazi pubblici dedicati alla produzione agricola, all’aggregazione sociale e allo scambio culturale. Il protocollo nasce nell’ambito dell’iniziativa regionale Centomila orti in Toscana, uno dei 25 punti del programma di governo del presidente della Regione Enrico Rossi. L’iniziativa, inserita nel contesto del progetto regionale Giovanisì, individua i giovani quali elementi di riferimento, soggetti propulsori dello sviluppo di queste aree che vogliono essere di aggregazione nel contesto urbanizzato.
“Il Comune di Lucca – evidenzia l’assessore regionale all’agricoltura Marco Remaschi – è uno dei sei Comuni pilota individuati dall’assessorato per sperimentare il modello di ‘orto urbano toscano’, già definito dalla giunta regionale. Una sperimentazione i cui risultati saranno utilizzati per estendere l’iniziativa a tutte le amministrazioni comunali interessate”.
Nelle scorse settimane a San Concordio è avvenuta la consegna del primo terreno, quello situato in via Urbicciani nei pressi della sede della Biblioteca Popolare, all’associazione culturale Quartiere San Concordio e all’associazione Ecoland. Adesso con questo nuovo atto ufficiale la giunta Tambellini approva tutti i progetti relativi agli orti urbani inviandoli alla Regione per la richiesta del finanziamento.
“Con questo atto della giunta – afferma l’assessore Enrico Cecchetti coordinatore del gruppo di lavoro del Comune di Lucca per gli orti urbani – entriamo nel vivo di tutti e cinque i progetti che proponiamo alla Regione Toscana. Ognuno di questi progetti ha sue caratteristiche proprie ed è stato studiato contestualizzandolo al meglio nel tessuto urbano, sociale e didattico dove si inseriva. L’amministrazione comunale, inserendosi all’interno del progetto regionale, intende infatti diffondere non solo la pratica della cura degli spazi verdi comuni, ma anche diffondere nuove opportunità di scambio culturale e socializzazione che nel nostro intento dovranno coinvolgere fasce di età diverse, anziani, giovani e bambini. Nella fase di progettazione e poi in quella di realizzazione dei 5 progetti ci avvaliamo della collaborazione di numerosi soggetti, in particolare dell’Isituto Agrario di Mutigliano, nelle figure dei docenti ma anche e soprattutto dei ragazzi che all’interno del progetto di alternanza tra scuola e lavoro potranno contribuire alla cura delle colture affiancandosi ai gestori degli orti e di Slow Food, per portare avanti una corretta gestione degli orti e un parallelo sviluppo di iniziative a corredo in cui analizzare le tematiche del cibo e del mangiar sano”.
I progetti riguardano 5 complessi di orti, per circa 80 appezzamenti di terreno che verranno coltivati. Per il community Garden di San Concordio il progetto, studiato e redatto da una quarantina di persone del quartiere, riguarda un appezzamento di terreno del Comune di circa 5.000 metri quadrati e prevede la realizzazione di un orto laboratorio che utilizzerà tecniche di coltivazione biologica e sarà suddiviso in varie aree funzionali: orti in piena terra, filari di alberi da frutto, orti in cassone accessibili anche per le persone disabili, capanna destinata alla piantumazione di talee, aiuole di piante aromatiche e aree funzionali per la rimessa degli attrezzi, compostiera, etc.
Alla biblioteca civica Agorà il progetto riguarda 710 metri quadrati del cortile interno sul quale si andrà a sviluppare un insieme di coltivazioni fuori-terra e su dossi di terreno rialzati, collegati in un sistema in cui saranno inseriti servizi, spazi comuni e punti di aggregazione. Verrà risistemato il gazebo esistente e i percorsi pedonali interni riproponendo l’antica suddivisione medioevale del chiostro. Il progetto in questo caso è stato redatto da Slow Food Compitese Orti Lucchesi, Giardini del Futuro, Nuova Solidarietà-Equinozio, Caritas Diocesana, Ufficio Missionario. Le coltivazioni che verranno portare avanti saranno solo quelle tipiche lucchesi, nell’ottica della conservazione della diversità biologica e del germoplasma e l’attività di coltivazione verrà associata strettamente con attività di formazione e didattica collegate alla vicina biblioteca cittadina.
Per il giardino all’ex Genio civile di via Santa Chiara si tratta di un’area di circa 3.000 metri quadrati acquisita dall’amministrazione comunale per poterla riqualificare. Anche in questo caso si prevede la realizzazione di un community garden che dovrà essere preceduto da un’opera di manutenzione e pulizia del verde esistente che versa in uno statod i forte abbandono. L’area in questione è stata oggetto di scelta all’interno del percorso dei lavori pubblici partecipati da parte del laboratorio del centro storico. Già in questa sede sono state indicate alcune soluzioni prioritarie che prevedono l’identificazione del parco come luogo di aggregazione dove realizzare un orto comune . Il parco dovrà essere dotato di illuminazione, di arredi e panchine e dovrà essere completamente accessibile alle persone disabili. In questo caso la gestione del community garden verrà affidata con un bando pubblico.
Alla Fattoria Urbana degli Albogatti il progetto si andrà a realizzare su un terreno di proprietà comunale di circa 6.000 metri quadrati all’interno del contesto del Parco Fluviale del Serchio. Qui l’area è già in concessione all’associazione temporanea Fattoria Urbana Riva degli Albogatti composta da Anffas e Aps- Percorso in Fattoria. Si prevede la realizzazione di una sessantina di piccoli orti con diversi tipi di coltivazione e dall’altra la risistemazione i percorsi già esistenti lungo i quali i visitatori saranno informati sulle specie arboree autoctone presenti. Un discorso a parte sono infine i 14 orti che verranno realizzati nelle altrettante scuole del territorio lucchese che hanno aderito al progetto. Si tratta in particolare delle scuole d’infanzia di San Vito e di Tempagnano; delle primarie Collodi, Donatelli, Pascoli, della primaria di Sorbano, di Monte San Quirico, di Sant’Angelo, di San Donato, di San Michele di Moriano e di San Pietro a Vico; delle secondarie Carducci, Chelini e Leonardo Da Vinci. In questo caso infatti saranno coinvolti gli insegnanti e gli alunni delle singole scuole e quelli dell’istituto tecnico Agrario che fornirà una sorta di consulenza agli altri istituti, oltre a Slow Food che già realizza nelle scuole il progetto Orti in condotta. Sono previsti momenti formativi per gli insegnanti e per il personale del Comune seguiti da percorsi progettuali che verranno tarati su ogni singola scuola. La realizzazione dell’orto dovrà vedere il coinvolgimento di tutti i soggetti interessati e la manutenzione avverrà grazie ad un gruppo di genitori e nonni degli alunni coordinati da un insegnante. Una volta finanziati i progetti, si potrà partire di fatto con la realizzazione dei primi orti civici già questa estate. Ogni orto avrà ovviamente tempi di realizzazione differenti che dipendono dai diversi progetti presentati.