Ex Manifattura, lavori conclusi a metà 2017 – Foto

22 luglio 2016 | 14:31
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Ex Manifattura, lavori conclusi a metà 2017 – Foto
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Ex Manifattura, lavori conclusi a metà 2017 – Foto
Ex Manifattura, lavori conclusi a metà 2017 – Foto
Ex Manifattura, lavori conclusi a metà 2017 – Foto
Ex Manifattura, lavori conclusi a metà 2017 – Foto

I cantieri Piuss all’ex Manifattura Tabacchi saranno conclusi a metà del 2017, mentre è pronto il piano delle funzioni per la zona esclusa dai finanziamenti e per i quali andranno trovati finanziatori. Qui sorgeranno negozi, uffici e appartamenti per il cohousing e la discussione approderà a breve in consiglio comunale. Per il resto i lavori procedono speditamente, anche se hanno subito qualche ritardo dovuto a ritrovamenti archeologici che verranno valorizzati nel corso dei lavori di restauro.

Stamani (22 luglio) si è svolto un nuovo sopralluogo da parte dei membri delle commissioni urbanistica, lavori pubblici e cultura per verificare lo stato delle opere. Intanto è confermato anche il progetto di realizzare un maxi parcheggio a due piani, da circa 700 posti complessivi, mentre prende campo anche l’idea di un collegamento con la passeggiata delle Mura attraverso una passerella da realizzare nella zona di via del Pallone.
Al sopralluogo hanno partecipato anche l’assessore all’urbanistica Serena Mammini e la dirigente Antonella Giannini che ha illustrato le opere. Stretti sono stati i contatti con la Soprintendenza dopo i ritrovamenti archeologici: in particolare è stato rinvenuto il cosiddetto muro dell’Augusta, facente parte del complesso della fortezza di Castruccio Castracani che resterà almeno in parte ammirabile attraverso una vetrofania. Saggi archeologici sono stati compiuti anche nella zona dell’ex convento di San Domenico dove sono stati trovati anche gli antichi lavotoi della manifattura. I lavori sono andati avanti nel chiostro e al primo piano dove è stato già consolidato il solaio.
“Il ritrovamento di alcuni reperti archeologici – spiega Giannini – ha inevitabilmente rallentato le tempistiche, perché abbiamo dovuto scavare e verificare, confrontandoci con la Soprintendenza. Questo ci ha portato ad adottare una variante progettuale, per ovviare alle esigenze che si sono presentate”. Il “tour” inizia proprio dal piano terreno, dove appunto sono stati ritrovati i resti del muro dell’Augusta, in quelle che dovrebbero essere, secondo il progetto originale del Piuss, i volumi disponibili per l’insediamento d’impresa e l’alta formazione. “Nella zona in cui abbiamo rinvenuto i reperti – prosegue Giannini – doveva sorgere una parete che, ovviamente, a questo punto non faremo”.
Uscendo dal blocco, la visita si sposta in quello che un tempo era il convento di San Domenico: qui le opere di demolizione necessarie sono già state eseguite e, adesso, i lavori si trovano nella fase delle ricostruzione. L’idea, affascinante, è quella di recuperare il luogo per farne una piazza aperta, possibilmente coperta da un grande tetto a vetro. Sempre al piano terra, proseguendo nella “L” formata dagli edifici, ecco poi quella che è stata ribattezzata “sala Matraia”, per il fatto che il pavimento risulta essere interamente ricoperto di pietre di Matraia che, dato il pregio e la bellezza, non verranno toccate, mentre prosegue la ricostruzione degli archi.
Proprio nella grande stanza accanto, invece, sono stati rinvenuti ulteriori reperti: “In questo caso stiamo parlando di archeologia industriale – spiega Giannini – perché si tratta di un’enorme stanza con lavatoi e canali di scolo, che servivano per pulire le foglie di tabacco. Questa zona verrà interamente coperta con un solaio: vedremo con la Soprintendenza se lasciare qualche parte a vetro”.
I locali deputati ad ospitare tutto quello che è legato all’arte e allo spettacolo si trovano al primo piano (dove prenderanno spazio anche i volumi che serviranno per le attività di contrasto al disagio, oggi non visitabili). La prima cosa che si nota è lo sgombero degli enormi macchinari, che adesso si trovano collocati in un deposito. Qui il solaio è stato consolidato e le opere procedono speditamente.
Dopo la parte Piuss spazio poi a quella esclusa dai finanziamenti pubblici: in questo caso siamo ancora alla fase preliminare dell’individuazione delle funzioni, che verranno sottoposte in Consiglio comunale la prossima settimana. Una volta approvato il piano attuativo, sarà poi compito dell’amministrazione individuare soggetti interessati a finanziare i lavori. Questa, almeno in ipotesi, dovrebbe essere la zona (sud) deputata ad ospitare un mix di funzioni differenti: commerciale, residenziale, terziario ed una parte dei parcheggi complessivi. E, in effetti, il parcheggio già esistente – con un piano terreno ed uno sopraelevato, potrebbe essere raccordato al complesso della ex Manifattura, andando a creare una piazza sopraelevata che consente di raggiungere gli attuali locali: successivamente si dovrebbe provvedere a creare una passerella di collegamento tra il complesso ed il tratto di mura che dà sul baluardo del Pallone, distante circa 10 metri. Ai parcheggi dovrebbe aggiungersene anche un altro, in silos, per un totale complessivo di circa 700 posti auto.

Paolo Lazzari

FOTO – Il sopralluogo all’ex Manifattura (di Domenico Bertuccelli)