Confesercenti: “Studio su flussi per Lucca più attrattiva”

Confesercenti, soluzioni per superare la dimensione del turismo “mordi e fuggi” in città. A intervenire sul tema è il presidente di Confesercenti, Alessio Lucasotti: “In questi giorni – dice – molti turisti fanno visita alla nostra città, ma la sensazione è quella di un turismo “mordi e fuggi”, distratto, poco propenso a godersi pienamente la città e le attrattive commerciali che questa offre. E’ urgente cercare di mettere a punto uno strumento che ci consenta di capire quale sia la percezione reale che i turisti hanno del nostro territorio e della nostra realtà”.

“Manca, infatti – prosegue Lucarotti – come lamentiamo da tempo, un’analisi approfondita dei dati turistici, per capire in modo più completo ed esaustivo quali siano le aspettative e le necessità delle persone, italiane e straniere, che scelgono di visitare la nostra città. Accanto a questo, è fondamentale comprendere quale sia realmente l’impatto che il turismo ha sul commercio cittadino e sui pubblici esercizi. Tale lettura approfondita dei dati è indispensabile, al fine di mettere a punto gli strumenti più efficaci di marketing territoriale. Senza un piano strategico di comunicazione e promozione non sarà possibile adottare adeguati strumenti di accoglienza.
Un serio piano di sviluppo turistico deve essere più orientato sulla domanda: cosa ci chiedono e che necessità hanno i turisti che visitano il nostro territorio? Quali “prodotti” sono attrattivi verso il mercato nazionale ed internazionale?”.
“A nostro parere – prosegue Lucarotti – l’obiettivo di fondo non deve essere soltanto quello di attrarre più turisti; la necessità è quella di intercettare flussi qualitativamente migliori, soprattutto in termini di capacità e disponibilità di spesa. Per raggiungere tale obiettivo è necessario modificare profondamente il “racconto” della nostra offerta turistica, cercando di aumentare in termini quantitativi, ma soprattutto qualitativi, le richieste di soggiorno”.
“Altro punto cruciale – conclude Lucarotti – è quello legato ai grandi eventi. La nostra città, fortunatamente, ha sviluppato dei contenitori culturali che sono diventati un punto di riferimento di carattere regionale e nazionale. Ma molte di queste realtà non dialogano ancora tra loro a dovere. Perché, ad esempio, su Puccini, Lucca e la Versilia non riescono ancora a proporre progettualità comuni? Anche in tal caso si rende necessaria un profonda riflessione. A Lucca non mancano sicuramente i motivi di attrattiva, ma è necessario un coordinamento serio di tutti gli attori in gioco, al fine di mettere a sistema le qualità e le eccellenze che ci caratterizzano”.

Sostieni l’informazione gratuita con una donazione

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di Lucca in Diretta, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.