Ok bipartisan in commissione alla variante Mennucci

9 marzo 2017 | 15:18
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Ok bipartisan in commissione alla variante Mennucci

E’ un ok bipartisan quello arrivato oggi dalla commissione congiunta bilancio e urbanistica alla variante Mennucci. Tutti i presenti alla seduta, salvo il non voto del capogruppo di Forza Italia, Marco Martinelli, hanno detto sì alla proposta che prevede la possibilità di ampliamento dello stabilimento di Ponte a Moriano del noto pastificio, inglobando via Balestreri, in cambio di una nuova viabilità di accesso, a carico dell’azienda, lungo la ferrovia.

“Si tratta di un passaggio importante – ha detto l’assessora all’urbanistica Serena Mammini – perché si intraprende il cammino di una soluzione per un’importante azienda del territorio. Si tratta della prima volta, per il Comune di Lucca, dell’adozione di una variante Suap. Un iter complesso che arriva al suo termine anche se è prevista anche un’altra soluzione, inserita anche nel piano strutturale, che prevede un ampliamento a nord dello stabilimento”.
Tocca a Maurizio Prina, dirigente all’edilizia privata, ricordare l’iter con cui si è arrivati alla variante: “Si è partiti nel 2014 – ricorda – quando per l’ipotesi di variante per prima cosa si cercò di capire se era necessaria la sottoposizione a Via e Vas. Prima l’organo interno del Comune, quindi la Regione hanno affermato che Via e Vas non erano necessarie e così ad agosto del 2016 si è potuto dar via alle procedure con la convocazione della conferenza dei servizi che ha dato parere favorevole. Nel frattempo nel 2014 era partita la procedura per la richiesta di acquisizione di via Balestreri con l’onere di costruire una strada al lato della ferrovia che costeggerà il nuovo stabilimento Mennucci. Dopo la realizzazione della strada ci sarà la demanializazione e l’acquisizione in proprietà da parte dell’azienda della via Balistreri. Serviranno poi due consessioni edilizie: una per la nuova strada, la seconda per l’espansione dello stabilimento. Una procedura nuova, quella che si va ad attuare, anche in deroga a parametri urbanistici. A differenza delle normali varianti, inoltre, l’adozione è con determina dirigenziale cui segue il periodo per le osservazione e deduzioni e per le eventuali controdeduzioni. E’ arrivata, in questo senso, una osservazione di un residente per il possibile inquinamento ambientale per l’aumento del traffico verso lo stabilimento. Gli uffici hanno controdedotto e ora la variante è pronta ad approdare in consiglio comunale”.
Un risultato importante anche per l’assessore alle attività produttive Giovanni Lemucchi: “La società – dice – come è noto è controllata da un gruppo australiano. La variante per l’ampliamento è fontamentale per mantenere il legame storico con il territorio visto il forte rischio di delocalizzazione che c’era. L’intervento, invece, garantisce il mantenimento dello stabilimento sul territorio”.
Sul tema della viabilità chiede certezze il consigliere comunale del Pd, Paolo Moricono: “Far sì che l’azienda resti sul territorio – dice – è importante anche in vista dell’aumento dell’occupazione. Ma dal punto di vista della viabilità devo ricordare che non è mai stata fatta la strada di accesso alla zona industriale, e questo significa che per arrivare in azienda occorre passare dal viale San Gemignano e da via Nazionale. Una situazione che è già ora problematica: per questo invito tecnici, assessori e consiglieri a far sì che ci sia un impegno perché vengano costruiti quei 200 metri di viabilità alternativa che mancano per una strada di accesso idoneo alla zona industriale”.