





Alberghi e ristoranti del centro storico al completo per le festività di Pasqua e pasquetta: la maggior parte dei clienti è rappresentata da famiglie lucchesi, ma è buono anche l’afflusso di stranieri che segna l’inizio della stagione turistica. Fra gli operatori si levano tuttavia anche le opinioni discordanti di chi vorrebbe più sicurezza e promozione turistica per la città. “L’affluenza è considerevole in questi giorni – spiegano i titolari del Ristorante Giglio -: è iniziata l’alta stagione e oltre ai lucchesi vengono molti stranieri. Per Pasqua abbiamo già tante prenotazioni, siamo molto soddisfatti”. I menù sono quelli tipici della tradizione pasquale, dove la portata principale rimane l’agnello, accompagnato da primi piatti, antipasti e vini lucchesi.
“Per il pranzo di Pasqua siamo al completo – dichiara Corrado Pacini, titolare della storica Buca di Sant’Antonio -: forse sta andando anche meglio dello scorso anno. In maggioranza i clienti sono italiani, ma non mancano i turisti. Tante le famiglie lucchesi che continuano a sceglierci anno dopo anno. Anche per il giorno di pasquetta (quando saremo aperti sia a pranzo che a cena) ci sono già tante richieste, ma qualche posto libero per ora c’è”.
Tendenza positiva che trova conferma in tutti i maggiori siti di ristorazione cittadini, presi d’assalto in particolar modo da persone del luogo. “Tutto prenotato sia per Pasqua che per pasquetta – afferma Samuele Cosentino, titolare del ristorante Gli orti di via Elisa – fra gli ospiti ci saranno più lucchesi che stranieri”.
Quanto al soggiorno di chi arriva da fuori, gli albergatori si dicono in larga parte soddisfatti delle prenotazioni. La permanenza media a Lucca è di due, massimo tre notti. “I nostri clienti sono in maggioranza stranieri – fa sapere Mauro Cusinato, direttore dell’hotel Ilaria – non abbiamo niente di cui lamentarci, per queste feste abbiamo tutte le camere occupate, lavoriamo forse anche più dello scorso anno”. L’affluenza è del resto direttamente osservabile, con il via vai di turisti negli hotel del centro, che sono molto indaffarati in queste ore.
“Siamo al completo per Pasqua e pasquetta – commenta il titolare dell’hotel La Luna di via Fillungo – nessun calo rispetto allo stesso periodo dell’anno passato. Casomai i clienti sono in aumento”.
Non mancano, però, voci discordanti fra gli albergatori che rivendicano maggiore sicurezza e visibilità per Lucca. “Non una delle Pasque più felici – commenta Paolo Monci, titolare del Piccolo hotel Puccini – sintomo di un mondo che è stanco. Potremmo fare tutti tanto di più, compatibilmente con quanto accade intorno a noi. Personalmente vorrei una città più tranquilla e sicura, che potesse diventare un salottino di prestigio e non essere abbandonata nelle mani dei balordi”.
A sfatare il clima di ottimismo è anche Mario, titolare del ristorante Il tabarro di Piazza del Giglio. “La folla che si vede in città è quella delle comitive- osserva- che si ferma in media 3-4 ore e compra al massimo qualche cartolina. Riempire i pochi alberghi che ci sono a Lucca significa ospitare da fuori 800-900 persone, che per una città come questa non sono niente. Manca la giusta promozione”. Una città che risponde nel complesso positivamente, malgrado la difficile congiuntura economica, riconfermando la voglia di vivere il territorio e le sue tradizioni, anche culinarie.
Jasmine Cinquini