Canile, le volontarie: sgambatura, necessaria la formazione

3 maggio 2017 | 16:02
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Canile, le volontarie: sgambatura, necessaria la formazione

Le volontarie del canile di Pontetetto non ci stanno. E correggono la responsabile della struttura sui due episodi raccontati da Lucca in Diretta e che sono alla base della sospensione dell’attività di sgambatura dei cani: due ferimenti di operatori da parte degli animali che sono costati lo stop del servizio.

“Siamo rimaste sorprese nel leggere le parole della signora Palmucci, responsabile della struttura, per alcune inesattezze e per il messaggio negativo che trasmettono. La sgambatura è un momento bellissimo di condivisione uomo-cane, capace di dare emozioni positive ad entrambe le parti, svolto da più di 10 anni, per 4 volte alle settimana, capace di coinvolgere ogni volta un discreto numero di volontari e volontarie, superiore alla decina”, scrive un gruppo di volontarie del canile.
“E in tutto questo tempo, con i grandi numeri di uscite svolte e persone coinvolte, gli incidenti avvenuti in conseguenza a tale attività sono stati estremamente pochi – spiegano -, una percentuale infinitesimale. Palmucci ha voluto far conoscere alla cittadinanza  esclusivamente  un suo giudizio di parte, oltretutto dimenticando che dei due incidenti citati, il primo è avvenuto al di fuori dell’orario della sgambatura, senza presenza di volontari. Vero è che ci sono situazioni di non rispetto delle regole da parte di alcuni soggetti,  ma vero è anche che  la Palmucci  è sempre stata a conoscenza delle situazioni di disagio e scorrettezze denunciate dalle stesse volontarie.  Ma è altrettanto vero che  singoli casi non possono essere utilizzati per condannare una intera categoria di volontarie che da sempre svolgono con responsabilità e dedizione l’attività. Che riesce a lavorare in sintonia con gli operatori e che sono capaci di capire le difficoltà di alcuni cani e agire nel modo migliore, per il loro benessere. Nulla è stato fatto nel tempo per istruire chi effettivamente responsabile o per arginare tali comportamenti se non pensare di  punire l’intera categoria attraverso informazioni, alla cittadinanza e alle rappresentanze pubbliche, distorte e disponendo la chiusura della sgambatura per tutti questi giorni  con grave danno solo per i cani ospiti. Riteniamo giusto fare corsi di aggiornamento, così come avviene in ogni professione, e ringraziamo fin da ora l’Asl  di tale possibilità, ma riteniamo anche che esempio di correttezza, trasparenza e collaborazione dovrebbe essere svolto prima di tutto da chi rappresenta il canile stesso, che dovrebbe essere partecipe e disposta a migliorare i rapporti tra le varie parti coinvolte nella sgambatura e in ogni altra attività connessa al Canile, creando team”.