
Rischia di portare ad un nulla di fatto la battaglia legale che, in questi ultimi mesi, sta vedendo contrapposti il Comune di Lucca e i proprietari di due dei tre chioschi di fiori fuori dal cimitero urbano di Sant’Anna (Leggi). La pronuncia della camera di consiglio del Consiglio di stato infatti, ha dato ragione solo in parte agli ambulanti, affermando che l’attività commerciale può proseguire ma alle condizioni originarie, cioè devono essere smontate le strutture in ferro e vetro oggetto del contendere. Ma tutto questo, appunto, non servirà a salvare la concessione dei tre chioschi dato che il 31 dicembre 2018 le concessioni scadranno. Dopodiché in virtù dell’entrata in vigore della direttiva Bolkestein dovrà esserci una nuova procedura di gara per l’assegnazione di questi posteggi, oltre ad un altro migliaio in tutta la lucchesia.
“Sono stati ravvisati abusi edilizi in tutte e tre le attività – chiarisce Giovanni Giovannelli, tecnico del Comune che ha seguito la vicenda -. Di queste tre attività, una si è messa in regola anche se siamo tutt’ora in fase di verifica, mentre le altre due hanno fatto ricorso. La recente pronuncia del Consiglio di Stato dice che l’attività commerciale può riprendere ma devono essere rimosse le parti abusive, a causa del diniego al rinnovo della concessione degli spazi da parte del Comune”.
La concessione dunque deve intendersi rinnovata a patto che siano rimosse le strutture abusive e comunque durerà fino al 31 dicembre del prossimo anno e non oltre: “Il Comune sta andando in questa direzione – conclude Giovannelli -. Da una parte cerchiamo di ripristinare la legalità ed anche di impedire forme di concorrenza sleale tra le tre attività. Dall’altra, dovremo muoverci per l’applicazione della direttiva europea che impone un nuovo bando di gara per l’assegnazione degli spazi pubblici”.
“La legalità prima di tutto – è il commento dell’assessore Valentina Mercanti -. Se ci sono delle regole, devono valere per tutti. Oltretutto, un’attività ha rispettato la pronuncia ed ha rimosso la struttura ma le altre non lo hanno fatto e questo non è giusto. Voglio precisare che il Comune non si incaponisce, non siamo senza cuore. Da parte nostra, c’è la massima disponibilità a venire incontro agli ambulanti per quanto riguarda le tempistiche ma le regole devono essere rispettate”.
Luca Dal Poggetto