
Con 12.575 iscritti, la Toscana è tra le prime dieci regioni d’Italia per numero di avvocati e Firenze l’ottava provincia con 4354 iscritti. Il dato emerge da I numeri dell’avvocatura, documento redatto annualmente dalla Cassa Forense, che evidenzia che al 31 dicembre 2017 gli avvocati residenti in Italia sono oltre 242 mila, lo 0,4 per cento in più rispetto all’anno precedente (pari a circa mille professionisti), ma in flessione rispetto alla media degli ultimi anni del tasso di crescita degli avvocati iscritti agli albi.
La Toscana conta un numero di avvocate superiore a quello dei colleghi maschi, 6418 contro 6187. Tuttavia, anche a livello regionale, si registra il forte divario reddituale tra avvocate e avvocati riscontrabile su base nazionale: il reddito medio delle avvocate è infatti di 23.979 euro annui contro i 51.992 euro degli avvocati.
L’Ordine che conta il maggior numero di professionisti è quello di Firenze, circa un terzo del totale regionale con 4354 iscritti. Seguono a distanza Pisa (1439) e Lucca (1206).
I dati della Cassa Forense sono stati letti e analizzati da Asla (Associazione studi legali associati) – che con quasi cento Studi membri tra i più importanti d’Italia dal 2003 promuove una cultura moderna della professione legale – in occasione del lancio di Asla Diritto al futuro, il primo evento in Italia dedicato agli avvocati del futuro che si svolgerà a Palazzo Mezzanotte a Milano il prossimo 18 maggio.
Nel corso dell’evento – realizzato con il patrocinio della Cassa nazionale di previdenza e assistenza forense – esperti, studiosi, operatori ed esponenti di spicco del panorama economico, sociale, culturale, artistico, sportivo nazionale e internazionale discuteranno e si confronteranno sui grandi temi dell’innovazione e sulla professione del domani.
“I numeri dell’avvocatura delineano un mondo in significativa mutazione – dichiara l’avvocato Giovanni Lega, presidente di Asla, Associazione studi legali associati – Diritto al Futuro sarà una giornata di riflessione e analisi sul futuro della nostra professione, pensando in particolare ai giovani. Se vogliamo cambiare il mondo – prosegue Lega – dobbiamo partire dai giovani: durante la giornata sarà affrontato il futuro della next generation of lawyers con dibattiti, workshop e testimonianze non solo di esperti del settore, ma anche di personalità di spicco del mondo della cultura, dell’arte e dello sport, su i temi delle nuove tecnologie, le nuove frontiere della formazione specialistica, il valore e i vantaggi della diversity all’interno degli studi legali, ma non solo”.
“Come ASLA” conclude il Presidente Lega “da sempre dedichiamo, per vocazione e statuto, il nostro impegno ai giovani e al futuro della professione investendo molte risorse nella formazione degli avvocati e dei praticanti, affiancando i giovani più meritevoli con borse di studio e svolgendo attività di ricerca mirata. Ci sembrava quindi del tutto coerente con la nostra missione associativa creare un’occasione di incontro e di confronto sui temi e i trend che più impattano e impatteranno sul successo della professione futura. Guardando, naturalmente, non solo al nostro Paese, ma all’Europa e al mondo intero per raccogliere esperienze, proposte e idee, e perché no, sogni e desideri sulla avvocatura del domani.”
I lavori saranno suddivisi in quattro aree distinte, ma complementari: formazione, con workshop, lecture, dibattiti sul pre e post laurea del professionista del futuro; mercato, con un’analisi sulle sfide delle nuove tecnologie nei confronti di clienti, studi, nuove figure professionali; organizzazione, con focus e approfondimenti legati alla tecnologia e all’innovazione tecnica e professionale dello studio legale, l’intelligenza artificiale, l’internazionalizzazione della professione; diversity, area in cui saranno affrontati i temi dedicati alle differenze e alla loro inclusione come motore di innovazione delle organizzazioni professionali.
La partecipazione all’evento è gratuita, previa registrazione a questo link. Tra gli ospiti a oggi confermati: Gianni Canova, Gianrico Carofiglio, Fernanda Contri, Manuela Di Centa, Oscar di Montigny, Rita El Khayat, Tara Gandhi, Kathleen Kennedy, Emma Marcegaglia, il robot Pepper powered by Ibm, Richard Susskind e Scott Westfahl e le aziende più innovative (Google, Microsoft, IBM, Ross, Case Crunch, ecc).
I dati dell’avvocatura
La distribuzione dei professionisti all’interno dello Stivale non risulta omogenea, è infatti molto variabile a livello territoriale: si passa da oltre sette avvocati ogni mille abitanti in Calabria ai 3,4 della Lombardia. Mediamente un avvocato in attività al Sud e nelle Isole guadagna 33 mila euro in meno rispetto a un professionista attivo al Nord, divario che diventa ancor più rilevante se si calcolano esclusivamente i redditi medi degli avvocati uomini: 30.933 euro annui per un avvocato attivo nel meridione, 59.291 per chi lavora al Centro e 78.673 per il Nord.
Le regione più ricca è la Lombardia dove, in media, si guadagnano 67.382 euro all’anno. Seguono il Trentino con 63.576 euro, quindi Veneto (48.123), Valle d’Aosta (47.673), Lazio (47.155), Friuli Venezia Giulia (46.862), Liguria (46.444), Piemonte (46.251) ed Emilia Romagna (44.912). Fanalino di coda la Calabria dove si guadagnano mediamente 17.587 euro all’anno; meglio, ma di poco, il Molise (19.501) la Basilicata (20.691) e la Sicilia (22.131).
In crescita, anche se di poco, il volume d’affari dell’avvocatura italiana che, dopo alcuni anni di recessione, è tornato in positivo dello 0,2 per cento. La fascia d’età più redditizia rimane quella dei professionisti tra i 65 e i 69 anni; inusualmente in aumento il volume d’affari degli avvocati over 74 e della fascia under 30-39. La Campania, con 34.330 avvocati, conta il maggior numero di professionisti sul territorio regionale, il 14,2 per cento del computo nazionale; seguono la Lombardia (33.601) e il Lazio (33.371). Molto distanti tutte le altre regioni: in quarta posizione si piazza la Sicilia con il 9,5% (23.095), poi la Puglia con il 9 per cento (21.693), Emilia Romagna (13.478), Calabria (13.310), Toscana (12.257) e Veneto (12.212). Fanalino di coda la Valle d’Aosta con 173 avvocati, solo lo 0,1% del totale, poi Molise (1580) e Trentino Alto Adige (1.874)