Fondazione Bml, bilancio ok. Crescono le erogazioni

Raggiunge 1,2 milioni il budget della Fondazione Banca del Monte di Lucca per le erogazioni a favore del territorio nel 2019. Un aumento di 135mila euro rispetto al 2018 previsto dal documento programmatico previsionale approvato dal consiglio di indirizzo dell’ente insieme al bilancio dell’esercizio 2018, anno chiuso dalla fondazione di piazza San Martino con un 42,51 per cento di avanzo in più rispetto al 2017 nonostante le condizioni avverse del contesto macroeconomico, soprattutto nell’ultimo trimestre.
Una crescita che da più di 1,2 milioni del 2017 ha raggiunto 1 milione e 781.348 euro nel 2018 e che determina, in rapporto al patrimonio di 53 milioni di euro, una performance di redditività del 3,35 per cento rispetto al 2,24 per cento dell’anno precedente. Ad annunciare conti e prospettive sono stati oggi (6 maggio) il presidente della Fondazione Banca del Monte di Lucca, Oriano Landucci, il segretario generale Giuseppe Bartelloni e il presidente del consiglio di indirizzo Fosco Bertoli.
“Sono risultati soddisfacenti – ha detto Landucci – tanto più perché si inseriscono in un contesto di deflazione a livello mondiale. Il 2018 è stato un anno negativo nei primi 9 mesi, con precipitazioni negli ultimi 3 mesi persino in settori che tendenzialmente salgono quando tutto scende, come il mercato dell’oro. Ecco, è difficile in un momento così gestire una rendita: ricordiamo infatti – ha precisato – che una fondazione questo fa, non è un’organizzazione commerciale. Inoltre noi abbiamo una partecipazione nel gruppo Carige, che nel 2018 è stato commissariato dalla Bce. La Banca del Monte di Lucca fa parte del gruppo e risente, necessariamente, di questo clima. Siamo fiduciosi verso una nuova e positiva svolta del gruppo”.
Per la banca lucchese, tre possibili scenari: “Potrebbe esserci una soluzione privatistica, con un’altra banca che interviene sul gruppo ma chiaramente a fronte di un solido piano industriale – ha continuato Landucci – così come una svolta determinata dell’intervento statale, che io riterrei come l’ultima delle alternative possibili. Infine, c’è l’ipotesi che la Banca del Monte cerchi un altro partner”. Notizie certe arriveranno il prossimo 17 maggio, quando BlackRock formalizzerà la sua proposta per il ‘salvataggio’ di Carige.
“La Banca del Monte di Lucca – continua Landucci – sta a cuore alla Fondazione perché la partecipa al 20 per cento, ma anche per la sua storia. È infatti la continuazione del Monte di Pietà di Lucca, sorto a Lucca nel 1489 e, ad oggi, è l’unica banca lucchese rimasta”. La partecipazione della Fondazione nella banca ha inciso sul patrimonio stesso dell’ente, proprio in seguito al commissariamento di Carige. C’è tuttavia un cauto ottimismo, dato anche da una ripresa che ha contrassegnato i primi 4 mesi del 2019. “La missione delle fondazioni è far crescere il territorio in cui operano – ha detto ancora Landucci – e nel 2019 gli investimenti per sociale, cultura, innovazione, sviluppo e formazione saliranno a 1,2 milioni. Sono finanziamenti a enti locali e associazioni per progetti in cui crediamo, ma anche per progetti propri della fondazione, come quello per l’arte del Palazzo delle Esposizioni”.
“Sono stati 201 i progetti sostenuti dalla Fondazione Banca del Monte nel 2018 – ha evidenziato il segretario generale Giuseppe Bartelloni – andando così ad abbracciare una grande fetta di questo territorio così attivo e vivace in più ambiti. Consapevoli che ogni associazione debba ricevere anche strumenti per crescere, abbiamo organizzato una 3 giorni all’auditorium sul crowdfunding, strumento che può accompagnare i progetti insieme ai contributi. Guardiamo all’innovazione, così, a 360 gradi”.
“La Fondazione Bml è classificata come una fondazione medio-piccola – ha ricordato Fosco Bertoli – eppure riesce ad andare sul territroio in modo capillare e attento, mantenendo i conti in ordine. Per questo merita ringraziare la commissione investimenti, che vigila con scrupolo ogni minuto, visionando ogni singolo atto. Al loro lavoro si affianca la professionalità di una advisory alla quale la fondazione si appoggia ormai da dieci anni”.
Tre le progettualità realizzate dalla Fondazione Bml nel 2018 ricordate da Landucci: “Anzitutto, l’esposizione delle opere di un artista di fama internazionale come Deredia nei luoghi identitari della città, con i quali ha saputo stabilire un’immediata connessione. Poi – ha continuato Landucci – merita menzionare il convegno internazionale sull’architetto lucchese don Domenico Martinelli a 300 anni dalla morte, personaggio simbolo del barocco a Vienna, in Ungheria e soprattutto in Moravia. Infine, il progetto sulla figura di Maria Luisa di Borbone a 200 anni dal suo arrivo in città: appuntamenti che hanno visto ampia partecipazione da parte delle scuole e che hanno coinvolto sia Lucca sia Viareggio, cittadina che deve molto del suo assetto urbanistico a Maria Luisa”.
Lo stesso auditorium della Fondazione, utilizzato da molti soggetti culturali della città, è divenuto in questi anni un punto di riferimento. Lo ha sottolineato Bartelloni, che ha aggiunto: “Vorrei ricordare anche gli ‘incontri con le eccellenze’, occasioni di confronto che spaziano dall’archeologia all’economia, dalla filosofia alla storia, il Fondo Arturo Paoli, del quale siamo unici eredi e, ancora, il progetto sulla ‘memoria di Lucca’: raccogliamo ricordi materiali delle famiglie lucchesi, materiali che divengono poi fruibili per approfondire la ricerca storica”. La Fondazione Bml sostiene anche progetti di cooperazione internazionale e sviluppo in alcuni paesi africani, specie in collaborazione con enti, associazioni, scuole e università che operano sul territorio lucchese o vi fanno riferimento. In particolare dal 2017 è partito un programma a favore dell’Eritrea, composto da alcuni progetti di ricerca e applicativi, come lo studio di un prototipo per la dissalazione dell’acqua marina a basso consumo, per mezzo della sola energia solare. “Si tratta di una ricerca applicata – ha detto Landucci – dell’Istituto italiano di tecnologia di Genova, proprietà del ministero del tesoro, per un’innovazione con grandi ricadute in termini di qualità della vita. L’acqua potabile è un bene prezioso, soprattutto in Africa. Noi diamo una piccola mano allo sviluppo del prototipo, al quale stanno lavorando moltissimi ricercatori under 30”.
Elisa Tambellini