Games, sparirà il magazzino all’ex campo Balilla

Manifestazioni al campo Balilla, la soluzione è individuare delle tecnologie che riducano al minimo l’impatto sull’area. Questo il dato principale emerso questo pomeriggio (26 settembre) durante la seduta della Commissione partecipate presieduta da Claudio Cantini di Lucca civica in cui erano presenti i vertici di Lucca Crea, la società partecipata del Comune di Lucca che gestisce Lucca Comics & Games. Si è tornati a parlare di questo tema proprio nel giorni in cui è iniziata la messa in sicurezza dell’area mentre da lunedì (30 settembre) partirà il cantiere vero e proprio che dovrebbe concludersi nel giro di un paio di settimane. Il presidente di Lucca Crea Mario Pardini ha spiegato che il padiglione dei Games muove un giro d’affari di oltre 2 milioni di euro e che un suo eventuale spostamento potrebbe comportare un ridimensionamento dell’intera manifestazione.
Pardini torna poi sulle polemiche di questa estante con la Soprintendenza alle belle arti: “Con la Soprintendenza Lucca Crea non ha mai avuto nessun problema – afferma Pardini -. Chiaramente ognuno fa il suo lavoro, noi abbiamo fatto presente quelle che sono le nostre esigenze e le eventuali conseguenze che potrebbe comportare lo spostamento in un’altra area del padiglione Games che, lo ricordo, per noi è il padiglione ammiraglio. D’altronde Lucca Crea ha il dovere di relazionare chi deve prendere delle decisioni politiche su ciò che comporta spostare quel contenitore. Noi non ci siamo mai impuntati, non abbiamo mai detto ‘o Balilla o niente’, se ci viene detto di spostarlo lo sposteremo ma non saremmo amministratori seri se non vi mettessimo al corrente degli eventuali rischi. Piuttosto che chiederci quanto costa il padiglione (il riferimento è alla consigliera di Forza Italia Simona Testaferrata che ha fatto una richiesta di accesso agli atti su questo, ndr) dovremmo chiederci quanto il padiglione fa guadagnare alla città: il padiglione infatti ha degli introiti che sono molto superiori rispetto ai costi per il suo allestimento”.
Sui “numeri” del padiglione interviene Andrea Parrella, responsabile vendite di Lucca Crea: “Stiamo parlando di un’area da 9600 metri quadri – spiega -. È uno dei padiglioni più importanti della manifestazione: circa il 73% del pubblico transita da lì, si parla di oltre 180mila persone. Solo questo padiglione porta a degli incassi che si aggirano tra i 600 e i 650mila euro, a cui si devono aggiungere gli introiti derivanti dai biglietti di chi viene a Lucca Comics & Games solo per questo. Per questo motivo la vicinanza geografica con il centro storico ed il resto della manifestazione non è una cosa secondaria. Abbiamo ricevuto molte chiamate da parte degli espositori che chidevano certezze in merito alla sede del padiglione”.
A questo punto interviene il consigliere di Forza Italia, Marco Martinelli: “Noi riteniamo fondamentale l’aver riportato i Comics nel centro storico di Lucca. Sosteniamo questa scelta e riteniamo che sia una prerogtiva di chi governa questa città mantenere la manifestazione all’interno del centro storico perché rappresenta un unicum a livello mondiale. Al tempo stesso, riteniamo che non ci si debba impuntare sulla localizzazione di un padiglione: lo spostamento in un’area limitrofa che ricada sempre all’interno degli spalti delle mura non può scardinare l’esito della manifestazione. Ricordo che la sistemazione al campo Balilla doveva essere solo temporanea, in base alla delibera emessa nel 2006 dal Commissario Lo Cocciolo. Per cui non si può fare terrorismo psicologico sul fatto che la manifestazione può crollare se vengono spostati i Games in un’area analoga”.
Secca su questo la replica di Pardini: “Non abbiamo mai detto ‘Balilla o nulla’. Noi diamo semplicemente un dato: se cambi la location a una major, non è detto che questa accetti. Il padiglione secondo le nostre stime muove un giro d’affari di 2 milioni di euro e un suo spostamento per noi potrebbe comportare una decrescita per la manifestazione. Altre soluzioni per noi al momento non sono percorribili: piazzale don Baroni è troppo periferico rispetto al resto della manifestazione mentre l’area degli ex vivai Testi ha altri tipi di problematiche”.
“Noi rispondiamo da tecnici – ha aggiunto Parrella -. Con gli espositori, che sono circa 700, c’è un rapporto costante tutto l’anno e in molti ci hanno contattato per chiedere garanzie. È importante essere consapevoli dei rischi che si corrono con lo spostamento del padiglione”.
Sulla questione del cambio di location interviene anche il presidente della Commissione Claudio Cantini ricordando che l’area degli ex vivai Testi sarebbe sottoposta agli stessi vincoli del campo Ballilla e quindi non risolverebbe il problema”.
È stata poi la volta del consigliere di CasaPound Fabio Barsanti che ha chiesto se siano state trovate soluzioni per la rimozione dello sterrato, una richiesta ribadita anche dal consigliere di Siamo Lucca Enrico Torrini. “Ad oggi non è ancora stata trovata una soluzione – ha risposto Pardini -. Stiamo valutando congiuntamente alcune soluzioni che permetterebbero non solo di ridurre di molto i tempi per la risistemazione del manto erboso ma anche una significativa riduzione dei costi. Le soluzioni tecniche esistono e le stiamo valutando. Dopo la manifestazione ci incontreremo di nuovo per capire sono delle strade percorribili”.
“Negli incontri che ci sono stati con la Soprintendenza per la mitigazione dell’area dopo i concerti del Summer Festival – prosegue Pardini – abbiamo semplicemente fatto presente che avrebbe avuto poco senso rimettere l’erba per 20 giorni, dato che i vivai sono chiusi ad agosto. Noi abbiamo proposto un altro tipo di soluzione come contropoartita che è quella del rifacimento del portale della chiesa di Sant’Andrea, intervento che dovrebbe concludersi entro Natale. La proposta è piaciuta. Rispetto al 2018 quindi la situazione è rimasta invariata per quanto riguarda la gestione del manto erboso. La differenza è che abbiamo provato a dare un segno della nostra buona volontà: il padiglione principale sarà leggermente più grande ma abbiamo ridotto in maniera significativa gli altri tendoni ed anche il magazzino che sarà ridotto del 50%. Con l’apertura del nuovo magazzino in via Filzi quello al padiglione Carducci diventa solo un punto di appoggio per gli espositori per cui già l’impatto diventa molto minore non essendoci passaggio di merci e mezzi. L’idea per l’anno prossimo è quella di toglierlo del tutto”.
Ultimo intervento è stato quello del consigliere del Movimento 5 stelle Massimiliano Bindocci che ha chiesto all’amministrazione comunale una riflessione a 360 gradi sul futuro delle mura: “Sarebbe importante fare una discussione seria su questo – ha detto -. Stiamo parlando del monumento simbolo della città. Bisogna fare una discussione politica e decidere cosa vogliamo fare. Penso che ci siano delle regole sulla sicurezza e sulla compatibilità artistica che devono essere rispettate ma in questo perimetro dobbiamo decidere come muoverci”.
A questo ha replicato il vice sindaco e assessore al bilancio Giovanni Lemucchi: “Non ci dobbiamo dimenticare – ha detto – che negli utlimi anni sono stati investiti 20 milioni di euro sulle mura, un intervento così importante non si vedeva da tempo. Fu una scelta politica importante: quelle risorse, che in gran parte provenivano dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, si è deciso di investirle sulle mura e non su altro. Oggi, rispetto a 7/8 anni fa le mura hanno tutto un altro aspetto. Per quanto riguarda l’acquisizione dell’area degli ex vivai Testi, l’amministrazione ci sta lavorando ma è un percorso complicatissimo che non si risolverà a breve termine. Bisogna quindi trovare le soluzioni tecniche per ridurre al minimo l’impatto della manifestazione sull’area del campo Balilla”.
La seduta si è poi conclusa con un omaggio fatto dal presidente Pardini a tutti i componenti della Commissione di un pass per visitare la manifestazione in modo da “conoscere la realtà dell’interno e capire quali sono le reali problematiche”.