Gemma Urbani: “Urbanistica, serve una pausa di riflessione per il bene di Lucca”

31 luglio 2020 | 09:55
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Gemma Urbani: “Urbanistica, serve una pausa di riflessione per il bene di Lucca”

Critica all’amministrazione sui progetti per San Concordio e per la riqualificazione dell’ex Manifattura sud

Fermarsi e riflettere su quale vogliamo che sia la Lucca di domani. Lo afferma Gemma Urbani di Lucca Bene Comune intervenendo nel dibattito sulla riqualificazione dell’ex Manifattura sud e sul progetto della piazza coperta a San Concordio.

“In questo  caldo mese di luglio si è  acceso il dibattito sul futuro urbanistico di Lucca. Siamo agli sgoccioli della legislatura regionale e  con un salto che ogni giorno si fa più  breve anche di quella comunale – afferma -. Capisco la frenesia di questa amministrazione  che dopo 8 anni di governo non è riuscita a  trovare la vena giusta per vivificare la città e stringe tra le mani poche mosche. Ma meglio passare alla storia per non avere fatto che lasciare impronte nefaste”.

“La discussione – prosegue – verte ora su due progetti principali. Realizzazione  di una mega piazza coperta a San Concordio e sistemazione  del Parco della Montagnola e destinazione e alienazione di una parte cospicua  della ex Manifattura.  E io credo che sarebbe necessaria  una riflessione serena da parte di tutti. Quale città  futura viene disegnata?”.

“Brunelleschi – ricorda Gemma Urbani – immaginava, mentre costruiva la grande cupola fiorentina, il dialogo  che avrebbe  stabilito con la città.  E chi erano i suoi interlocutori? Erano gli stessi muratori che  posavano le pietre, era il popolo che passava di lì  sotto. Era l’ascolto, la sensibilità. Ora in questo delirio del fare, del monetizzare, si perde di vista quello che è  il vero senso del vivere, del costruire senso. Uno scontro tra chi ritiene che in nome del progresso sia meglio comunque il fare, contrapposto a chi suggerisce una riflessione e che spesso viene tacciato di immobilismo”.

“Qui si tratta di non sprecare occasioni ci vien detto – prosegue Gemma Urbani -. Quali sarebbero queste occasioni? Alienare un bene prezioso della città  per realizzare appartamenti  e una quota di commerciale. Quale idea più  stantia e anacronistica. In una città  che vede ogni anno un impoverimento abitativo e con centinaia di  appartamenti  vuoti? Una quota di commerciale, quando basta passeggiare  per la città  per essere  presi dallo sgomento davanti alla quantità  di attività   scomparse e di spazi commerciali vuoti. Siamo  sicuri del ritorno economico e sociale o sarà una cristallizzazione di tutte le future potenzialità? O costruire a San Concordio un’enorme  piazza  coperta con un tetto di 16 metri ( se riuscite a immaginare). Una enorme colata di cemento che le future generazioni potrebbero rimproverarci. E lasciare degradare l’edificio  adiacente che avrebbe solo il sogno di ritornare a nuova vita?”.

“Io credo – conclude – che ci si dovrebbe fermare. Tutti. Costruire una immagine forte della città,  magari partendo da quella che è la sua connotazione accreditata a livello internazionale. Lucca città della musica, degli organi, del suo Puccini Lucca e le sue uniche e integre Mura rinascimentali Lucca città dei Comics e dei videogames  Rendere dinamico il nostro capitale  e guardare al futuro. Non è  questione di tifoserie politiche. Faccio appello a chi in questo momento ha la forza del potere. Abbiate il coraggio di aprire un dibattito pubblico. Una pausa di riflessione nel nome della città”.