Dalla musica alla moda, nuovo futuro per il giardino di villa Bottini




Il progetto di fattibilità prevede una suddivisione dei lavori in sette lotti. Sopralluogo delle commissioni ai lavori pubblici e alle politiche formative
Dalla musica alla moda, dal cinema alla letteratura. Il mondo della cultura abita fin dal Cinquecento Villa Bottini, monumento pensato dalla famiglia Buonvisi proprio come luogo per la convivialità e il tempo libero. Per questo dopo i lavori di riqualificazione che hanno interessato la facciata esterna dell’edificio adesso l’intento dell’architetto Giuseppe Lunardini è quello di riportare il giardino e di conseguenza l’intero monumento storico “all’antico splendore”.
Monumento al quale i cittadini lucchesi sono molto affezionati. Non solo Villa Bottini risulta infatti uno dei luoghi più gettonati dalle richieste del bando Vivi Lucca, ma sono stati proprio questi ultimi a sollecitare un sopralluogo per fare il punto sullo stato attuale dei lavori. Così questa mattina (19 febbraio) i membri delle commissioni lavori pubblici e politiche formative, accogliendo la richiesta della consigliera Cristina Consani, si sono ritrovati nel giardino della villa insieme agli assessori Celestino Marchini e Stefano Ragghianti e all’architetto incaricato del progetto di fattibilità per la riqualificazione del giardino Giuseppe Lunardini per illustrare la bozza dei prossimi interventi e le relative prospettive culturali dello spazio.
Durante l’incontro, è stata illustrata ai consiglieri la complessa e dispendiosa opera di consolidamento del muro settentrionale della chiusa della Villa che corre lungo via Santa Chiara, una porzione del quale crollò improvvisamente nel 2007 ed è stata ricostruita nel 2016. La seconda parte del muro inclinato, messa in sicurezza con contrafforti metallici e cavi di ancoraggio provvisori, sarà oggetto del prossimo intervento di raddrizzamento e consolidamento grazie a un finanziamento di 353mila euro di cui 282mila euro dalla Regione Toscana. Il progetto definitivo è stato approvato nella Giunta comunale a fine del 2020 e gli uffici si stanno confrontando con la Soprintendenza per la redazione del progetto esecutivo e per passare all’assegnazione dei lavori. A queste si andranno ad aggiungere ulteriori risorse per la progettazione di un restauro di tutto il parco. È in fase avanzata lo studio di fattibilità messo a punto da uno dei più importanti e competenti architetti paesaggisti toscani Giuseppe Lunardini che si basa su un approccio di tipo storico e funzionale.
“Rispetto a qualche anno fa la villa appare oggi molto migliorata – ricorda l’assessore ai lavori pubblici Celestino Marchini -. Sono stati rifatti gli intonaci, sistemate le persiane e le vetrate e adesso stiamo procedendo per adeguare l’impianto elettrico e completare la riqualificazione esterna dell’edificio. Ovviamente sono interventi che vengono fatti a piccoli lotti perché implicano costi elevati. Per questo anche nella bozza iniziale del progetto di riqualificazione del giardino abbiamo pensato a una divisione in sette lotti diversi per completare un lavoro che si protrarrà negli anni”.

“Siamo alla conclusione dell’iter di ricostruzione storica per capire quale percorso economico e culturale intraprendere per riportare la villa al suo antico splendore – entra nel dettaglio l’architetto Lunardini -. Il progetto iniziale è stato pensato per dividere lo spazio esterno in sette lotti: uno per il giardino dell’ingresso sud da via Elisa, uno per il giardino nord, uno per il lato murario di via Santa Chiara, uno per quello di via del Fosso, uno per i rispettivi cortili laterali e un ultimo per il Ninfeo, elemento architettonico a sé stante in fondo alla facciata nord della villa”.

Lo spazio verde tornerà agli antichi splendori ma sarà pensato anche come giardino pubblico, sede di manifestazioni culturali. Tra le ipotesi inserite nella bozza del progetto c’è infatti anche quella di creare uno spazio permanente nel cortile ovest appositamente allestito per le manifestazioni culturali, accessibile e adeguatamente illuminato, così come l’intero giardino.
“Villa Bottini è il luogo per eccellenza della cultura lucchese – ricorda Ragghianti -. Da qui sono passate e continuano a passare tante manifestazioni, basti pensare al cinema all’aperto, ai concerti di Lucca Risuona, al Lucca Autori, alle mostre che ogni anno si tengono negli spazi interni che ospitano, tra le altre, la sede dell’Archivio fotografico lucchese. Viste le numerose richieste arrivate dal bando Vivi Lucca, l’intento è quello di rendere Villa Bottini il luogo ideale per manifestazioni qualificate, sperando di poter tornare presto ai numeri di presenze degli anni passati”.
“Villa Bottini rappresenta un polmone verde all’interno del centro storico a cui i cittadini sono fortemente affezionati, ma è anche un luogo che nei suoi spazi monumentali accoglie manifestazioni espositive e culturali di rilievo – affermano i presidenti delle commissioni consiliari lavori pubblici e ambiente e cultura, Daniele Bianucci e Maria Teresa Leone – il programma di restauro rappresenta un impegno fondamentale dell’amministrazione per tutelare valorizzare questo bene culturale, aggiungere un tassello all’offerta culturale e turistica della città e migliorarne la fruizione come bene comune di tutti i cittadini. Un ringraziamento va alla consigliera Cristina Consani, che per prima ha proposto questo sopralluogo”.