Ex Manifattura, Iozzi (Cgil): “Impedire la privatizzazione è indispensabile per la storia della città”

19 marzo 2021 | 15:13
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Ex Manifattura, Iozzi (Cgil): “Impedire la privatizzazione è indispensabile per la storia della città”

L’area programmatica Sindacato altra cosa: “L’amministrazione dovrebbe salvaguardare il patrimonio storico e opporsi a una nuova cementificazione”

“L’amministrazione comunale di Lucca deve adoperarsi per difendere la città e il patrimonio pubblico rimasto dall’aggressione del capitale finanziario che punta a privatizzare, cementificare e speculare su quanto è rimasto di beni pubblici”. E’ questo il parere di Carlo Iozzi, coordinatore dell’area programmatica Sindacato altra cosa della Cgil di Lucca sul futuro dell’ex manifattura.

“Riteniamo quindi indispensabile – prosegue la nota – che venga impedita la vendita e la privatizzazione della ex Manifattura Tabacchi, e che sia accantonato  celermente  il primo, il secondo e il terzo Piano Coima e Fondazione Cassa di risparmio, in quanto come è stato evidenziato e riconosciuto tra vasti strati della società civile del nostro Comune, è soltanto funzionale a una speculazione edilizia ed è contrario al mantenimento del bene pubblico e del valore storico culturale che l’ex Manifattura rappresenta per i cittadini lucchesi”

“Riteniamo che la Manifattura debba restare bene pubblico e non privato e che l’amministrazione debba fare scelte di uno sviluppo equo – va avanti il Sindacato altra cosa -: ecologico, capace di mantenere la storia del Movimento operaio della nostra provincia ben rappresentato dall’ex manifattura, dalla ex Cucirini Cantoni Coates, dalle Officine Lenzi. Una ricchezza storica che la Manifattura ha rappresentato coniugando storia, bellezza, bisogni sociali e culturali della nostra comunità che vanno salvaguardati, dicendo ‘no’ a una nuova cementificazione con nuovi parcheggi, nuovi negozi, nuovi appartamenti e altre attività che hanno solo il significato di mantenere e ampliare uno sviluppo distorto”.

“Pensiamo che le  caratteristiche strutturali e architettoniche della ex Manifattura, gli spazi esistenti, la memoria delle lotte delle sigaraie nell’ottocento e nel novecento rendono tale struttura  predisposta per attività culturali, museali, e anche centro di ricerca propulsivo di arti e mestieri antichi della città, laboratori culturali, per la musica, nonché centro  di innovazioni tecnologiche  ed ecologiche, sede di poli scolastici e universitari, spazio per auditorium  Comics, casa delle donne e dei centri sociali – conclude la nota -. Riteniamo anche che l’amministrazione comunale dovrebbe approfittare del Dpcm del 21 gennaio 2021 che gli dà la possibilità di richiedere un finanziamento di 20 milioni di euro al fine di  procedere alla ristrutturazione dell’immobile ex Manifattura Sud chiudendo in modo definitivo la deleteria  trattativa con  Coima e Fondazione Cr. Andando ad intraprendere un confronto sulla destinazione con  cittadini e tutte le associazioni interessate”.