Caldaia rotta e dieci gradi in classe, gli studenti del Passaglia in ‘sciopero bianco’
Torneranno in dad almeno per due giorni gli alunni della sede di piazza Sant’Agostino
Plaid, thermos e termometri. Quello che ha tutta l’aria di essere un kit per un’escursione in montagna è in realtà ciò che si trova da alcune mattine dentro gli zaini degli studenti del liceo artistico musicale Passaglia, costretti a far lezione davanti a un fuoco finto proiettato sulla lim.

Il motivo? Da qualche giorno gli alunni della sede di piazza Sant’Agostino sono costretti a fare lezione al freddo a causa di un guasto alla caldaia che ha compromesso il riscaldamento in tutto l’edificio. Un paradosso, come sottolineano gli studenti, dato che la sede è stata inaugurata solo qualche anno e subito riconosciuta come simbolo di innovazione. Così questa mattina (13 dicembre) i ragazzi e le ragazze che frequentano il liceo musicale quando sono entrati in aula e hanno visto che i termometri – portati in classe per testimoniare la situazione – registravano una massima di dieci gradi hanno deciso di rimanere ma senza fare lezione, scegliendo come forma di protesta quella dello ‘sciopero bianco’. Una protesta alla quale hanno aderito anche alcuni insegnanti e che ha trovato subito ascolto nella dirigente dell’istituto che, valutata la situazione in Sant’Agostino, ha deciso, almeno per due giorni e a partire da domani (14 dicembre), di far tornare gli studenti in didattica a distanza.
“Come tutti gli anni arriva l’inverno e il riscaldamento non funziona. In mattinate fredde come questa non ci sono le condizioni legali per fare lezione – spiega il rappresentante di istituto -. Abbiamo deciso di farci sentire con uno sciopero bianco, dopo aver sollecitato più e più volte invano un intervento da parte degli enti competenti. Quest’anno è stato deciso nella sede di Sant’Agostino di sostituire la caldaia con un impianto più piccolo che sappiamo già non potrà funzionare perché non è adatto alla nostra struttura e dovrebbe rimanere accesso 24 ore su 24 per riscaldare un minimo le aule, tralasciando l’impianto ambientale di una simile soluzione. Nell’attesa che venga installato questo mini-impianto la preside ha deciso di metterci in dad da domani fino a giovedì, ma il problema non riguarda solo noi: in tutte le sedi del liceo artistico musicale ma anche in altre scuole non vanno i termosifoni, non viene fatta manutenzione e siamo, c0me ogni inverno, costretti a fare lezione con i giacchetti”.
Allo sciopero bianco hanno preso parte così anche la maggior parte degli studenti delle sedi di via Fillungo e di piazza Napoleone, stanchi dei reiterati problemi agli impianti di riscaldamento che costringono spesso, alcune aule a fare lezione completamente al freddo.
“Sono anni che ci battiamo perché venga fatta manutenzione agli impianti di riscaldamento e vista la situazione del liceo musicale abbiamo deciso anche noi di promuovere una raccolta firme tra tutti gli studenti per chiedere un serio intervento della provincia – raccontano i giovani rappresentanti delle classi di scenografia di via Fillungo -. Anche da noi due classi questa mattina erano completamente al freddo, e in tutta la scuola andrà sì e no il dieci percento dei termosifoni”.
(Notizia in aggiornamento)