Il comitato attacca: “Irrisolto il problema del rumore a Pontetetto”

20 marzo 2022 | 20:08
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Il comitato attacca: “Irrisolto il problema del rumore a Pontetetto”

Gli abitanti: “Il limite di velocità sul viale San Concordio non basta”

Il problema del rumore da traffico a Pontetetto? Resta irrisolto. Questo almeno secondo il comitato viabilità e ambiente che tra l’altro si era rivolto anche alla magistratura.

“A tre anni dalla certificazione Arpat del grave superamento dei limiti di legge per l’inquinamento acustico e ad oltre un anno dalla presentazione di un esposto alla procura della Repubblica di Lucca per i mancati interventi mirati a riportare i valori del rumore da traffico sul viale S. Concordio nei limiti consentiti – si spiega -, come Comitato Viabilità e Ambiente di Pontetetto stiamo riscontrando una certa indifferenza al problema da parte dell’amministrazione comunale. In questo periodo, come comitato, abbiamo tenuto un rapporto costruttivo e collaborativo partecipando a numerosi incontri con gli amministratori per raggiungere insieme una soluzione al problema”.

“Nel frattempo i vari assessori annunciavano soluzioni di ogni tipo come – ricapitolano i cittadini -: installazione di semafori, di asfalto fonoassorbente, autovelox e cartellonistica (addirittura luminosa), con controlli rigorosi e costanti da parte della polizia municipale, il tutto per limitare la velocità; infine affidamento di incarico ad illustri luminari del settore per redigere il piano di risanamento acustico risolutivo del fenomeno. Il tutto in tempi rapidissimi che non andavano oltre la fine dello scorso anno Ad oggi cosa è stato fatto? Il Comune di Lucca al momento in cui scriviamo, si è limitato ad istituire sul tratto di viale che attraversa Pontetetto, una zona con limite 30 km/h e ad evidenziare il divieto di transito ai mezzi pesanti, divieto che, ovviamente, a causa degli scarsissimi controlli, in pochi rispettano; inoltre è stato collocato un box per autovelox. Ma l’applicazione dell’asfalto fonoassorbente previsto per ottobre 2021 ha subito già due rinvii e il piano di risanamento acustico, previsto per legge entro 6 mesi dai rilevamenti eseguiti (comunicati dall’Arpat a marzo 2019), dopo 3 anni non sembra ancora pronto. La cosa che però più ci preoccupa è il silenzio assordante del Comune nei confronti del problema quasi si volesse far passare nel dimenticatoio. Eppure è noto che il rumore da traffico non crea solo fastidio ma anche gravi problemi di salute a chi ne è costantemente sottoposto, tanto che la legge impone ai sindaci di risolvere il fenomeno in tempi brevissimi pena sanzioni amministrative e penali”.

“Viene quindi da chiedersi – prosegue il comitato – perché di fronte a questa realtà il sindaco, responsabile anche della salute dei cittadini e i suoi assessori delegati, siano così passivi e inattivi di fronte al problema e incuranti degli obblighi di legge. Con l’occasione, vista l’intensità di traffico che percorre quotidianamente il viale, vorremmo inoltre invitare il Sindaco a dare incarico ad Arpat affinché venga monitorata la qualità dell’aria non tanto dal punto di vista delle polveri sottili ma piuttosto sui prodotti della combustione da traffico (ossido di zolfo, azoto, ecc.), il tutto prima che questa Amministrazione termini il proprio mandato”.