Lucca dice addio ad un altro negozio storico: chiusa la Libreria Baroni

La realtà gestita da Cristiano Alberti dopo aver festeggiato il suo ultimo Natale nel 2021 ad anno nuovo ha svuotato la vetrina definitivamente

Il profumo della carta appena stampata che invade gli scaffali, numerati con cura dalla A alla Z. I nomi degli autori sono infiniti, infiniti i mondi da esplorare, pagina dopo pagina, copertina dopo copertina. Dai romanzi alla saggistica, dalla scienza all’arte, la filosofia, la storia, la geografia. E ancora il cinema, la cucina, la musica, le guide turistiche e la didattica per i bambini. C’è una letteratura per ogni settore nelle librerie, piccoli angoli di cultura sempre più rari nelle nostre città, dove fra una vetrina e l’altra, fra negozi di vestiti e di improbabili souvenir prodotti in serie, spuntano timide le loro insegne, e timidamente, scompaiono. Per sempre.

Libreria Baroni

Succede anche a Lucca, la città delle 100 chiese, popolata un tempo da altrettante librerie che passo dopo passo, silenziosamente e senza fare troppo scalpore, chiudono i battenti. I cartelli Cessata attività sulle saracinesche abbassate, sono le uniche scritte offerte a un pubblico distratto, indaffarato, poco interessato o curioso. Che si affida sempre più ai clic di Google invece di recarsi nelle librerie, vittime di internet e della grande distribuzione.

Fra queste, l’ultima è la Baroni, storica realtà lucchese gestita da Cristiano Alberti che dopo aver festeggiato il suo ultimo Natale nel 2021, ad anno nuovo ha svuotato la vetrina definitivamente. La sua storia iniziava nel lontano 1812, quando Francesco Baroni fece domanda per aprire la sua attività situata per molti anni in via Fillungo davanti alla torre delle ore. Un’antica libreria editrice e cartoleria con vari servizi di stato, che successivamente si è spostata in via San Paolino.

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Qui Cristiano ha ospitato numerose presentazioni, dai libri di poesie a saggi e romanzi, dagli album musicali alle mostre d’arte. Ma anche laboratori teatrali e di scrittura, come quello tenuto da Sebastiano Mondadori, che insieme a tanti autori e artisti ha trovato in Alberti un punto di riferimento nel panorama lucchese.

Un panorama che oggi, a distanza di 210 anni, dice addio alla libreria trasferita nel 2012 in via San Frediano. Non si sa ancora chi e che cosa occuperà il numero civico 26, ma di certo nessuno riuscirà mai a colmare quel vuoto lasciato dalla Baroni.

Solo l’ultimo dei tanti lasciati fra le mura, dove una dopo l’altra, le attività legate alla cultura abbassano le serrande. Il 29 febbraio 2008 è stato il turno della libreria San Giusto, situata nell’omonima piazza. Fra le motivazioni di questa scelta, i “Costi troppo onerosi”, ma anche la “Disaffezione e una scarsa considerazione da parte delle istituzioni per quanto riguarda la cultura. Nessun incentivo, nessun aiuto per favorire l’educazione” spiegavano i titolari Sergio Garfagnoli e Massimo Orsi, per 12 anni gestori del negozio nato negli anni ’50.

“Altri tempi – continuavano – perché le vendite erano mirate. Il momento nostro è passato ed ora ci vediamo costretti a chiudere”.

Stessa sorte, ben 9 anni prima, per la libreria Massoni che nel novembre 2013 affiggeva sulla saracinesca l’avviso di cessione attività, per poi chiudere. Dal negozio in via Santa Croce almeno dal 1921, il titolare Francesco Casadio raccontava: “Non ci sono prospettive rosee per il 2014 – e quindi abbiamo posto uno stop per verificare se alcune dichiarazioni di interesse a rilevare l’attività potevano avere fondamento”.

Un fondamento che, come sappiamo, non c’era. A distanza di 8 anni la Massoni in centro storico non esiste più.

Dal centro alla periferia la situazione cambia poco. Qui la didattica scolastica ha perso un punto di riferimento fondamentale: la Doroni Favilla nata nel 1968, che si era trasferita nel 2004 in via delle Ville a San Marco, trovandosi costretta, nel 2016, a chiedere il concordato preventivo per evitare il fallimento. Sotto accusa l’incedere della tecnologia, con l’era di internet, la spietata concorrenza degli e-book e la possibilità per le famiglie di acquistare i testi scolastici a prezzi concorrenziali sul web.

Tuttavia, “Era l’unico negozio dove trovare, in ogni momento dell’anno, una vasta gamma di testi da proporre ai nostri bambini – spiega un’insegnante lucchese – Senza la Doroni noi docenti siamo sempre più in difficoltà”.

Difficoltà accompagnate anche da episodi in controtendenza. Pensieri Belli in via Vittorio Veneto, Ubik in via Fillungo, la libreria “specializzata in lettori” Lucca Sapiens in Borgo Giannotti e il caffè letterario di viale Regina Margherita, realtà che hanno scelto di scommettere sulla cultura e sulla carta stampata, affiancandola alla caffetteria, alla cartoleria o specializzandosi nella letteratura per bambini. Chiavi vincenti per riavvicinare il pubblico alla sempre più desueta pratica della lettura.

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