Alla Comunità di Sant’Egidio l’ex dopolavoro ferroviario: partono i lavori per un nuovo centro

10 gennaio 2023 | 14:49
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Ok al comodato d’uso per 10 anni: le opere costeranno 250mila euro, appello a cittadini e enti: “Aiutateci a realizzare questo obiettivo”

I 250 metri quadri della ex mensa del dopolavoro ferroviario potranno trasformarsi nella nuova Casa dell’amicizia della comunità di Sant’Egidio. E’ questo il progetto per ridare vita ad una parte di città che versa in stato di totale abbandono da ormai 10 anni e che presto potrà tornare nella piena disponibilità della cittadinanza, forse già da settembre. Per poter arrivare al completamente dell’opera però serve l’intervento di tutti.

L’idea di realizzare un centro per riunire tutti i servizi messi a disposizione sul nostro territorio dalla Comunità di Sant’Egidio è iniziata 4 anni fa, come ha illustrato oggi (10 gennaio) Michele Giannelli: “Il progetto nasce 4 anni fa e come sempre capita con questi progetti, il tutto nasce per caso – spiega Giannelli -. Da tempo la comunità di Sant’Egidio si interrogava sulla possibilità di trovare un luogo adatto che potesse raccogliere tutto quello che negli anni è stato fatto. L’ex mensa ferroviaria si è subito dimostrata interessante per posizione e stato in cui si trova. Il percorso per arrivare ad ottenere la concessione da Ferrovie delle Stato è stato lungo e difficile, ma finalmente siamo risusciti ad ottenere un affidamento in comodato d’uso dei locali, per effettuare i primi lavori di ristrutturazione”.

Ferrovie dello Stato, proprietario dell’immobile, ha concesso gratuitamente gli spazi dell’ex mensa del dopolavoro ferroviario alla Comunità di Sant’Egidio per 10 anni, il limite massimo che per statuto può essere concesso gratuitamente un’immobile di loro proprietà. L’edificio attualmente versa i stato di totale abbandono e necessita di lavori urgenti di ristrutturazione.Il costo totale dell’operazione è di 250 mila euro.
“Per fortuna – precisa Giannelli -, la comunità di Sant’Egidio ha messo da parte un piccolo tesoretto che ci permetterà di iniziare i primi lavori, sempre per i lavori strettamente necessari verrà contratto un prestito a mutuo. Ma il nostro obiettivo è quello di dotare la casa di Sant’Egidio anche di molte altre attività per cui chiediamo l’aiuto di tutti per affrontare queste e altre spese”.

Se tutto dovesse procedere senza alcun intoppo, i lavori potrebbero partire a distanza di un mese e permetterebbero la realizzazione di alcune aree del centro e una sua eventuale apertura già a settembre.

Quali sono i servizi che si potranno trovare nella nuova sede polifunzionale della Comunità di Sant’Egidio?

“Progettiamo di portare tutti quelli che sono i servizi che la comunità tiene oggi a Lucca – spiega Michele Giannelli -, a partire dalla distribuzione alimentare alle famiglie bisognose, alla mensa settimanale, alla preparazione delle cene di strada per i senza fissa dimora, alla scuola di lingua e cultura italiana, alla scuola della pace per i bambini, momenti di incontro ludici e ricreativi dedicati agli anziani, oltre ovviamente ad uno spazio aperto per l’incontro e la riflessione, per raccogliere quello che è la vita della comunità nella nostra città”.

I 250 metri quadri della mensa del dopolavoro ferroviario torneranno quindi ben presto a disposizione dei cittadini di Lucca. Una riqualificazione che certamente porterà ad un recupero anche dei luoghi adiacenti alla stazione ferroviaria, specialmente i marciapiedi, che versano in condizioni disastrose durante i giorni di pioggia. La Comunità di Sant’Egidio nel frattempo ha ottenuto da Ferrovie dello Stato il nulla osta formale alle opere interne ed agli interventi di manutenzione ordinaria di copertura e facciate, che permetterà di poter partire con le prime pratiche edilizie. A causa di un elevato costo dell’intervento di recupero, che si aggira intorno ai 250 mila euro e per la copertura dei costi di gestione del centro una volta ultimato, la Comunità di Sant’Egidio chiede l’aiuto e la collaborazione di tutta la cittadinanza, affinché un luogo brutto e abbandonato, possa tornare una casa per le persone che hanno più bisogno. I primi a raccogliere la richiesta è stata l’azienda d’informatica Sinergest, come ha spiegato il presidente, Marco Vannucchi: “Il nostro obiettivo è quello di supportare i progetti in ambito solidale sul territorio – precisa Vannucchi -. Sant’Egidio è un’associazione che conosciamo bene da molti anni ed è un vero dono per la nostra città, quindi ci siamo fatti avanti per dare una mano e lo faremo con tre modalità: dei contributi diretti, supportando la comunicazione della comunità verso questo progetto e cercando di coinvolgere il mondo aziendale lucchese”.

Per chi fosse interessato ad impegnarsi per un contributo al progetto e desiderasse maggiori informazioni può contattare la comunità all’emailsantegidiolucca@gmail.com o tramite telefono o Whatsapp al 3342829034.