Giornata mondiale delle comunicazioni, l’arcivescovo si incontra con i giornalisti: “Date notizie complete”

28 gennaio 2023 | 17:14
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Giornata mondiale delle comunicazioni, l’arcivescovo si incontra con i giornalisti: “Date notizie complete”

Monsignor Giulietti: “Non spargete nella società diffidenza e contrasto reciproco”

“Parlare col cuore. Secondo verità e nella carità”: è il messaggio rivolto da Papa Francesco ai giornalisti nella Giornata mondiale delle comunicazioni sociali martedì scorso (24 gennaio), in memoria del 400esimo anniversario dalla morte del patrono della stampa cattolica, San Francesco di Sales.

Un’occasione di riflessione raccolta con impegno e responsabilità dall’arcidiocesi di Lucca, che oggi (28 gennaio) si è incontrata nell’Arcivescovato con i giornalisti del territorio in un momento di confronto cordiale e stimolante.

Dalle nuove sfide del giornalismo d’oggi, all’avanzare dei social network nel mondo della comunicazione; dalle guerre che minacciano la pace e la convivenza civile, alla pandemia, la sanità, la scuola pubblica e i ragazzi, che scappano dall’Italia per mancanza di opportunità. Sono tanti gli argomenti toccati dal discorso di monsignor Paolo Giulietti, ispirato dalle parole di Papa Francesco e stimolato dalle domande dei giornalisti presenti. A fianco dell’arcivescovo, Alberto Brugioni, coordinatore delle attività di comunicazione dell’Arcidiocesi di Lucca e Lorenzo Maffei, addetto stampa dell’Arcidiocesi.

Quello del Papa è un messaggio attuale – dice l’arcivescovo – Un messaggio che parla del cuore, il cuore della Bibbia, come luogo di pensieri e decisioni. Necessità del cuore retto è la verità: anche la comunicazione ha quindi questa esigenza, l‘esigenza di dare notizie vere e complete”.

“Ma la comunicazione responsabile guarda anche alla carità – ha aggiunto -, tenendo sempre conto che comunicare significa relazionarsi con l’altro. C’è modo e modo di raccontare ciò che accade, e bisogna evitare linguaggi bellici e aggressivi come il gergo utilizzato troppo spesso per descrivere la pandemia”.

“Per questo, la comunicazione giornalistica – sottolinea monsignor Giulietti – non dev’essere né faziosa, né avere l’obiettivo il screditare l’altro, come spesso vediamo accadere sui social network. La comunicazione responsabile è cordiale e si fa carico delle sue conseguenze sulle persone. Veicola i suoi messaggi in maniera non aggressiva né distruttiva, senza spargere nella società diffidenza e contrasto reciproco”.

Giulietti, Maffei, Brugioni, Arcivescovato, arcidiocesiGiulietti, Maffei, Brugioni, Arcivescovato, arcidiocesi