Suolo pubblico e decoro urbano, il Comune inasprisce le sanzioni. Bivacchi, sarà vietato sdraiarsi e dormire sulle panchine. Al bando manifesti e lucchetti in città
Nel nuovo regolamento di polizia urbana si introducono anche pene pecuniarie per chi deturpa e sporca i monumenti. Iniziato l’esame nelle commissioni ed è subito polemica
Sanzioni più severe per occupazione del suolo pubblico e violazioni del decoro urbano e limiti più stringenti per bivacchi e attività commerciali. È questa, in estrema sintesi, la ‘linea dura’ intrapresa dall’amministrazione Pardini per garantire la sicurezza cittadina.
L’atteso aggiornamento del regolamento comunale di polizia urbana – operativo dal 2018 – è infatti arrivato sul tavolo della sesta commissione statuto e regolamenti presieduta dal consigliere Giovanni Ricci che ha discusso, nella seduta di oggi (5 aprile), i primi 9 dei 50 articoli presenti, ovvero quelli riguardanti l’occupazione del suolo pubblico. Una seduta ‘accesa’ di circa due ore, dove il comandate della polizia municipale Maurizio Prima ha iniziato a presentare ai consiglieri e a tutti i capigruppo delle forze di maggioranza, articolo per articolo, le modifiche attuate al precedente atto, varato dall’amministrazione Tambellini e elaborato dall’ex assessore alla sicurezza Francesco Raspini, anch’esso presente in sala Biblioteca in qualità di capogruppo del Partito democratico e presidente della commissione consiliare controllo e garanzia.
“L’aggiornamento – ha ricordato l’assessore Giovanni Minniti – nasce dalla necessità di colmare i vuoti lasciati dal precedente atto e ampliare il raggio di azione dei vigili urbani per contrastare il degrado cittadino”.
Cinquanta gli articoli che compongono il regolamento alcuni dei quali sono rimasti invariati rispetto al 2018, mentre altri sono stati integrati o aggiornati. Quest’ultimo è il caso dell’articolo 1, che oggi presenta un adeguamento alle normative della legge regionale in materia di sicurezza urbana integrata e polizia locale. La seduta si è subito accesa per le modalità di discussione del documento: per il consigliere Olivati (in sostituzione di Lorenzoni), sarebbe stata preferibile una presentazione pubblica e aperta alla cittadinanza data la rilevanza del documento, mentre il capogruppo Raspini ha chiesto – e ottenuto con la complicità del consigliere di maggioranza Di Vito – la possibilità di discutere e aprire il dibattito articolo per articolo, in modo tale da poter entrare nel dettaglio delle modifiche. Ma la ‘calma’ è durata poco: il presidente Ricci ha poi accusato i consiglieri di opposizione di “fare ostruzionismo”, data la mole di domande e richieste di chiarimento avanzate dalle forze di minoranza.
Puntualizzazioni scaturite in primis dalla scelta, estesa a quasi tutte le norme del regolamento vigente, di aumentare le sanzioni previste “a scopo deterrente” come precisato dal vicesindaco Minniti, in merito al dibattito sull’articolo 4, ovvero quello riguardante l’occupazione del suolo pubblico che vieta di “occupare le aiuole, gli spalti, i baluardi e le scese delle mura urbane, i parchi, i giardini pubblici e le altre aree verdi a uso pubblico nonché le aree private in uso all’amministrazione comunale”, e la cui violazione sarà punita non più con una multa da 100 a 300 euro, ma con una sanzione che andrà da 150 a 450 euro.
Aumenti estesi a tutte le sezioni del regolamento – e che quindi riguarderanno anche i bivacchi e gli atteggiamenti che violano la sicurezza e il decoro urbano – che non sono andati giù ai consiglieri di opposizione, spalleggiati dal capogruppo della Lega Pasquinelli, contrario a “qualsiasi aumento delle sanzioni, in particolare in questo momento storico”, ma anzi “favorevole a nuove possibilità di rateizzarle”. Osservazione condivisa da Olivati e Raspini, che hanno poi criticato “l’assenza di dati” a giustificare il rapporto causa-effetto delle sanzioni, ovvero sull’efficacia del precedente provvedimento e dell’effettivo scopo deterrente. Dati che, come assicurato dal comandante della municipale, saranno recuperati e esposti al centro di una prossima seduta della commissione. Ma le sanzioni più severe riguarderanno anche “l’esposizione all’esterno e in prossimità degli esercizi commerciali, di qualsiasi genere alimentare o merci di ogni specie“, e quindi per negozi di abbigliamento, souvenir, ortofrutta etc per cui sarà prevista “una sanzione e la confisca della merce (alimentare e/o non alimentare)”. Punto quest’ultimo di nuovo nel mirino dell’opposizione, che ha contestato il carattere di presunta incompatibilità, così scritta, con il regolamento del suolo pubblico.
La discussione proseguirà in commissione venerdì (7 luglio) ma già trapelano altre novità e inasprimenti in materia di decoro urbano. Nella fattispecie, all’articolo 22, viene integrato il divieto di “utilizzare impropriamente, provocando situazioni di grave incuria o pregiudizio al decoro, alla vivibilità urbana, all’ambiente ovvero al patrimonio culturale”, il suolo pubblico, le chiese, monumenti e giardini, il divieto di “sdraiarsi e dormire sulle panchine pubbliche” e di “bivaccare nelle aree pubbliche e in quelle soggette a uso pubblico o a pubblico passaggio, laddove sia fatto uso di bevande alcoliche“. Al divieto di collocare “addobbi, striscioni, festoni e luminare” si aggiungono poi il divieto di collocare “manifesti, fotografie, scritti, disegni, lucchetti su muri, lampioni, recinzioni, inferriate e altri elementi di arredo urbano”. Punti, questi, già finiti al centro della discussa ‘ordinanza antidegrado’ dello scorso agosto, e destinati a far, ancora, parlare di sé.