Cultura, confermati investimenti per oltre 33 milioni. Fondi anche al Giglio e al Festival Pucciniano

La Regione ha già garantito l’erogazione dell’anticipazione 2023 per lo spettacolo dal vivo che ammonta a 5 milioni
Oltre 33 milioni sono le risorse di investimento dedicate alla cultura in Toscana per il 2023. Un sistema che unisce passato e presente e che guarda al futuro. Il sistema cultura su cui la Regione investe ogni anno è fatto di creatività e bellezza espresse da beni culturali, istituzioni, biblioteche, musei, spettacoli dal vivo, un patrimonio diffuso che rende la Toscana la regione attrattiva che è e di cui durante questa stagione estiva emerge la vitalità e la forte capillarità sui territori.
Lo ha sottolineato il presidente Eugenio Giani illustrando gli investimenti della Regione nelle politiche culturali: “La vivacità culturale della Toscana – ha detto – si manifesta in grandi mostre, penso a quella sui Della Robbia a Foiano della Chiana, o a quella su Luca Signorelli a Cortona; si esprime in spettacoli dal vivo di grande attrazione e qualità, o nei programmi delle attività sul territorio, penso al Festival Pucciniano, che apre domani con la Boheme, ma anche al Maggio musicale fiorentino e a tanti altri spettacoli. La Toscana della cultura investe anche quest’anno oltre 33 milioni, una cifra che sono orgoglioso di poter confermare, a supporto dei Comuni toscani, per gli interventi di recupero e riqualificazione dei beni culturali e storici, sulle città murate, gli edifici di pregio e per il recupero dei siti culturali diffusi sul territorio, un complesso che costruisce quella che mi piace definire una “vetrina di cultura”, che rappresenta la Toscana in tutto il mondo. Aggiungo che la Regione aveva già stanziato risorse correnti, oltre 6 milioni di euro, già impegnati per le residenze teatrali, per gli enti e i progetti dello spettacolo dal vivo, le rievocazioni storiche, la valorizzazione del patrimonio culturale, le istituzioni, l’arte contemporanea e Unesco”.
La Regione ha già garantito l’erogazione del fondo di anticipazione 2023 per lo spettacolo dal vivo che ammonta a 5 milioni e che ha comportato un anticipo anche al teatro del Giglio di Lucca e al Festival Pucciniano. Un anticipo anche all’Ort, alla Fondazione Toscana Spettacolo, al Teatro Metastasio di Prato, alla Fondazione Teatro di Pisa, alla Fondazione Teatro città di Livorno Carlo Goldoni e alla Fondazione Teatro Maggio Musicale Fiorentino.
“C’è poi la prospettiva futura – ha concluso Giani – Mi riferisco ad esempio all’organizzazione del comitato per la celebrazione dei 450 anni di Cosimo I dei Medici, in occasione della quale nel 2024 saranno presentate due grandi iniziative, una delle quali in Palazzo Strozzi Sacrati, e l’altra in una città costiera e poi tutta una serie di manifestazioni nei comuni toscani che hanno conosciuto e hanno goduto del sostegno di Cosimo e i cui influssi sono visibili ancora oggi”.