Cinema a Villa Bottini, una residente: “Il conflitto si risolve con le nuove tecnologie”

7 agosto 2023 | 08:42
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Cinema a Villa Bottini, una residente: “Il conflitto si risolve con le nuove tecnologie”

Prosegue la polemica a distanza: “L’altra soluzione è una collocazione sugli spalti delle mura”

Prosegue la polemica sul cinema all’aperto a Villa Bottini, dopo il botta e risposta fra residenti e Confcommercio.

A scrivere è un’altra residente della zona nelle vicinanze del parco dove per tre mesi l’anno si svolgono le proiezioni serali: “Come si fa – dice la signora rivolta a Confcommercio – a trattare insieme l’aggressione nei confronti di un cameriere con l’atto educato e correttissimo di rivolgersi alla stampa per farsi sentire e per dialogare? Non è proprio quello che caratterizza una società democratica e partecipata? Questa la prima osservazione, ma poi: per “fare impresa” serve personale, cioè persone, e se possibile persone che hanno dormito. Per fare città, servono cittadini, se possibile attivi che incalzano a trovare soluzioni adatte al nostro millennio. E ancora: c’è una differenza fra scegliere un film e andare a farsi una bella serata stimolante al cinema – e accogliere il dolby (senza schermo) ogni sera nella propria casa, senza avere scelta”.

“L’aspetto assolutamente incomprensibile in questa faccenda – spiega la signora – è il fatto che si tratta di un conflitto fra interessi divergenti che sarebbe facilmente evitabile: nuove tecnologie. Oddio, così nuove ormai non sono. Tre o quattro anni fa, nella Notte bianca a Lucca si ballava in piazza San Michele con le cuffie. Oppure scelte urbanistiche: gli spalti. Fra rumore e centro ci sono le mura, fra rumore e le prime case (oppure supermercati, uffici, …) fuori le mura c’è una certa distanza e nessun effetto di “rimbombo da cortile”, e poi è comprovato che la sovrapposizione di onde acustiche (autostrada e tratta di un aereo, viali e cinema/concerti) paradossalmente riduce il peso acustico. Scusate: io, cinefila, non capisco lo stallo”.