La Luminara sfila rischiarata solo dalle fiaccole dei palazzi. Il vescovo: “Il Volto Santo ci invita a superare le contrapposizioni”

13 settembre 2023 | 20:09
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La Luminara sfila rischiarata solo dalle fiaccole dei palazzi. Il vescovo: “Il Volto Santo ci invita a superare le contrapposizioni”

In tanti a sfilare e ad assistere al momento più atteso della città. La conclusione in piazza San Martino davanti a un duomo senza fiaccole con le parole di monsignor Giulietti e il Mottettone

Una città si riunisce intorno alla magia della Luminara.

Con un piccolo ritardo (il via è avvenuto intorno alle 20,15), dovuto a un intervento di soccorso per un malore a una signora che era fra il pubblico fra via Fillungo e la piazza questa sera (13 settembre) la processione in onore del Volto Santo alla vigilia della Festa dell’Esaltazione della Santa Croce si è mossa dal sagrato della Basilica di San Frediano. Comunità religiosa e civile a braccetto per la festa più importante della città: un momento a cui nessuno è voluto mancare. Dopo aver seguito il tradizionale percorso il lungo corteo è arrivato in piazza San Martino, dove si terrà l’allocuzione del vescovo davanti alla giunta e alle autorità, sedute in prima fila.

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È possibile seguire la processione in diretta sui canali You Tube e Facebook di Lucca in Diretta e sui quotidiani on line Lucca in Diretta, Serchio in Diretta e Toscana in Diretta.

Le foto dalla partenza e dei lumini lungo il percorso

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Il malore a inizio processione

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La preghiera d’inizio, condotta dall’arcivescovo di Lucca, Paolo Giulietti, ha dato il via alla processione di Santa Croce, secondo l’ordine di sfilamento tradizionale. Prima la parte religiosa aperta dalla copia dello stendardo del Volto Santo e dalla croce fiorita, quest’anno sui toni del rosa, che si conclude con la Croce astile della Cattedrale, il Capitolo della chiesa cattedrale e l’arcivescovo. Subito dopo la parte civile della Luminara, che inizia con il labaro del Comune di Lucca, i valletti e il sindaco di Lucca e tutte le autorità civili della provincia di Lucca.

La processione segue anche quest’anno il percorso tradizionale: piazza San Frediano, via Fillungo, via Roma, piazza San Michele, via Vittorio Veneto, piazza Napoleone, piazza del Giglio, via del Duomo, piazza San Giovanni e piazza San Martino. Il pubblico assiste nelle strade e nelle piazze del percorso, senza muoversi durante il passaggio della processione.

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Per garantire al meglio lo snodarsi della processione, il Comune attraverso un’apposita ordinanza ha limitato l’utilizzo del suolo pubblico da parte di quegli esercizi, bar, ristoranti, osterie, enoteche, ecc. che affacciano sulle strade e piazze interessate al passaggio. Questo ha permesso uno sfilamento più ordinato e senza intoppi. Dalle 18 alle 24 in centro storico è stata inoltre vietata, per ragioni di sicurezza, la vendita e somministrazione di alimenti e bevande in contenitori rigidi da asporto (sarà possibile utilizzarli al tavolo per i pasti), mentre i punti vendita della grande distribuzione, nella medesima fascia oraria non possono vendere bevande in contenitori di vetro o metallo. È vietato, per le stesse ragioni, portare contenitori rigidi e materiali contundenti o pericolosi.

Quest’anno la Luminara ha visto la reintroduzione dei classici lumini a cera, cosa che ha dato una maggiore suggestione alla processione, in particolare in piazza San Martino, rimasta a lungo chiusa in attesa dell’arrivo dei fedeli: 7mila lumini a cera vengono infatti collocati sugli edifici che affacciano su via Fillungo e piazza San Martino, quindi nel cuore del tracciato della processione. Sono mancate, invece, le fiaccole sulla facciata del Duomo. Illuminazione ok, invece, per la Torre delle Ore, San Michele e San Frediano e altri edifici pubblici di rilievo. Le altre strade sono state illuminate da 13mila lumini artificiali a led. Per far sì che la Luminara sia più efficace, anche quest’anno è arrivato l’invito agli interessati a spegnere le vetrine e le altre eventuali fonti luminose. Non tutti, hanno aderito all’appello, rinnovando le polemiche di tutti gli anni, ma sono decisamente stati la minoranza. Ma la suggestione non è mancata. Qualche polemica anche per i locali rimasti illuminati lungo il percorso e con le luci accese per illuminare i tavolini.

Una soddisfazione, quella della sfilata nel buio, per il raccoglimento e la devozione che hanno reso suggestiva la sfilata.

La parte civile della Processione

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Tutti i partecipanti alla Luminara hanno concluso la processione in piazza San Martino, senza entrare in Cattedrale. In piazza San Martino è stato, infatti, allestito uno spazio per 800 persone in piedi e aree con 600 posti a sedere divise in tre settori: 200 posti per autorità e istituzioni civili, 200 posti per sacerdoti e realtà diocesane, 200 posti per i fedeli, privilegiando anziani e disabili. Tutti gli altri partecipanti – ad esclusione delle filarmoniche e del corteggio storico che usciranno su via del Molinetto – potranno usufruire anche di spazi per posti in piedi (mille) nella limitrofa piazza Antelminelli. I partecipanti alla Luminara sono stati  invitati a rispettare le indicazioni che, all’ingresso in piazza San Martino, verranno loro date dal personale apposito. Sia per la sistemazione negli spazi previsti sia per intraprendere i percorsi di allontanamento dalla piazza secondo tre itinerari: via del Molinetto, piazza Antelminelli e via delle Trombe, piazza Antelminelli e via Arcivescovato.

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Completato l’ingresso nelle varie aree riservate in piazza, una breve allocuzione dell’arcivescovo, i canti della corale presente, la liturgia conclusiva, il mottettone e la benedizione finale. L’Arcivescovo, i celebranti e il coro si sono sistemati, dal momento dell’arrivo in piazza, nell’arcata sud del portico della cattedrale, accanto al campanile. Nell’arcata nord rimane invece la riproduzione dello stendardo con il Volto Santo accanto alla croce fiorita.

“Siamo qui tutti uniti – ha detto il vescovo nella sua allocuzione – in un medesimo gesto sia chi ha compiuto la processione  sia chi  ha assistito ai lati. Ci riunisce non a caso l’immagine di Cristo Crocifisso. Non la possiamo venerare ma la portiamo in diverse maniere nel cuore e nella vita attraverso la sua presenza in tanti luoghi della nostra comunità ecclesiale e civile. In Cristo, come abbiamo sentito dalle parole di Paolo (Lettera ai Colossesi, ndr) le differenze divisive in Cristo non si cancellano ma si compongono. Nella sua croce il Cristo abbatte i muri e rende possibile all’uomo nuovo, a colui che accoglie il messaggio della Croce comporre queste differenze nell’unità. Questo compito e questa sfida è sempre presente ed è ancora più presente la sfida a comporre le differenze nell’unità. Possiamo riuscirci solo se ci volgiamo a qualcuno che ci fa uscire dalle logiche della contrapposizione nella comune fratellanza dell’appartenenza di tutti all’unico padre, ricevendo la misericordia da parte di Dio per mezzo di Gesù Cristo. Questo momento non è solo la tradizione, ma l’invito a raccogliere il messaggio che dal Volto Santo ci viene a superare le dinamiche di contrapposizione, per sposare la possibilità del dialogo e del cammino comune. Abbiamo camminato insieme, come ci chiede Francesco, portando le nostre differenze, verso un percorso comune e un ideale comune. Preghiamo allora ciascuno a partire dalle sue convinzioni perché ci aiuti a vivere da uomini non delle contrapposizioni ma del dialogo e della fraternità. Di questo abbiamo sempre più bisogno in questa società dell’individualismo: ambiente, povertà, disuguaglianze, sono sfide di tutti e solo insieme si possono affrontare vittoriosamente e fronteggiare in maniera efficace. Che il Volto Santo ci faccia il dono di essere sempre più coesi per affrontare e vincere le sfide di questo nostro tempo“.

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Prima del Mottettone un piccolo malore ha colpito un consigliere comunale, presente nel pubblico istituzionale. È stato soccorso dalla Croce Rossa.

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Quest’anno il Mottettone eseguito è il Salve Crux, il primo scritto da don Emilio Maggini nel 1961. Siamo nel 60esimo anniversario della Sagra Musicale Lucchese e la scelta del Mottettone è un omaggio al compianto maestro Maggini fondatore della Sagra. L’esecuzione è affidata alla Cappella Musicale Santa Cecilia con il coro delle voci bianche della cattedrale, sotto la direzione del maestro Luca Bacci. All’organo Giulia Biagetti. Alle trombe Luca Lencioni e Maicol Pucci, ai timpani Elisa Lencioni

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Al termine delle celebrazioni, intorno alle 23, sono in programma i tradizionali fuochi d’artificio.

Il messaggio del sindaco Pardini

“La Santa Croce è il simbolo dello spirito di comunità e dell’identità lucchese – ha detto il sindaco in un lungo post sui social – È fede, tradizione, speranza e coraggio e per me la seconda edizione nel mio ruolo istituzionale di sindaco della città. Ricordo ancora la grande emozione che provai l’anno scorso uscendo dalla basilica di San Frediano, quando insieme a tutta la giunta comunale appena insediata ed ai miei collaboratori ci trovammo di fronte ad un mare di persone e di luci. Questo 13 settembre è stata una Luminara che ha reso alla città il suo evento più solenne nella sua interezza. E proprio nel solco della tradizione, in questo 2023 abbiamo iniziato un percorso di ritorno alla storica illuminazione con candele a cera attraverso una formula ibrida con le luci al led”.

“La grande novità di questa edizione – prosegue – è stata il Mottettone in piazza San Martino, una conseguenza del fatto che – essendo il Volto Santo in fase di restauro – la processione non è entrata nella cattedrale per la sua fase conclusiva. Una chiusura sotto il cielo che ha richiamato a mio avviso quello spirito di comunità che vede tutte le anime della città – dalla parte religiosa a quella civica – sfilare unite sia simbolicamente, sia come vero è proprio momento di condivisione collettiva. Questo è il motivo per cui vivo la Santa Croce – come ogni concittadino – con grande passione e trasporto. L’emozione di cui parlavo raccontando la mia prima “uscita” in processione da sindaco – trovandomi di fronte piazza San Frediano piena di persone e luci – è la consapevolezza di vedere tutta Lucca unita nel segno di una Croce. Continuiamo a vivere questa celebrazione per guardare insieme al futuro uniti, compatti e consapevoli della nostra storia. Una storia che si ripete nel tempo ed attraverso gli anni in tutti gli appuntamenti del Settembre Lucchese, che è religione, commercio, tempo libero”.

“Un mese – conclude il sindaco – in cui trovano spazio la componente spirituale data dalla processione e dalle funzioni religiose, ma anche quella più commerciale rappresentata dai mercati, dal Luna Park, e – perché no? – anche dai fuochi d’artificio. D’altronde ogni lucchese vive la Santa Croce a modo suo, ma per tutti rimane una grande emozione condivisa. Perché ognuno è credente alla sua maniera, intima e personale. Il mio messaggio per la festa di Santa croce è ritrovare e rinnovare il nostro spirito di comunità, il piacere di stare insieme, di sentirci vicini e l’orgoglio delle nostre radici e tradizioni”.

L’ordine di sfilamento

Ecco l’ordine di sfilamento, per seguire meglio anche la diretta in web tv

Prima parte. Volontariato e parte religiosa: Stendardo del Volto Santo, Croce fiorita, vigili del fuoco, Croce Rossa Italiana, Croce Verde Croce Cattedrale con effige Volto Santo, aggregazioni laicali – Consulta Diocesana, volontariato, Pellegrini della via Francigena, Confraternita di S. Giacomo Delegazione di Lucca, area pastorale versilia, Comunità parrocchiali, Chiesa-nella-città di Viareggio, gruppo corale Gasparini di Camaiore, Corpo musicale di Camaiore, area pastorale Valle del Serchio: Comunità parrocchiali; Area Pastorale Piana di Lucca: gruppo corale di Lammari, gruppo corale di Gragnano, corpo musicale di Nozzano Castello, Comunità parrocchiali comprese le parrocchie della Valleriana affidate a presbiteri della Diocesi di Pescia, Chiesa-nella-città di Lucca, Cappellanie Ospedaliere: Santa Croce di Castelnuovo Garfagnana, Versilia e San Luca di Lucca, Missioni di comunità cattoliche, comunità filippina di Lucca, comunità srilankese, comunità ucraina di Lucca e Viareggio. Chiese sorelle: Comunità Ortodossa Romena di Lucca, Comunità Ortodossa Romena di Viareggio. Confraternite, Corpo Musicale Merciful Band di Borgo a Mozzano, Misericordie con volontari, confratelli e consorelle, Pastorale giovanile, giovani delle Parrocchie, Scouts, Villaggio del Fanciullo. Terziari di vari Ordini: Religiosi e Religiose, Ordini Cavallereschi, Cavalieri del Santo Sepolcro, Ordine di Malta. Clero: diaconi e presbiteri, Croce arcivescovile con il crocifisso rivolto verso l’arcivescovo, Capitolo Cattedrale, eventuali vescovi presenti con due diaconi assistenti, arcivescovo con due canonici assistenti, Gruppo Corale di Nave, Corpo Musicale di S. Gennaro.

Seconda parte: civile e istituzionale. Chiarine, Gonfalone e valletti del Comune di Lucca, sindaco di Lucca, giunta, consiglio comunale, senatori e deputati, prefetto, presidente del tribunale, procuratore della Repubblica, questore, comandante provinciale dei carabinieri, comandante provinciale guardia di finanza, comandante polizia penitenziaria, comandante provinciale corpo forestale dello Stato, comandante capitaneria di Porto, comandante provinciale vigili del fuoco, comandante polizia provinciale, comandante polizia municipale di Lucca; amministrazioni ed aziende pubbliche, Gonfalone della Provincia di Lucca, presidente della Provincia, giunta e consiglio provinciale di Lucca, gonfalone Regione e propri rappresentanti, Consorzio di Bonifica Toscana Nord, Comuni ospiti con gonfalone (Comune di Lucca Sicula, Comune di Chiesina Uzzanese), Comuni della Provincia di Lucca con gonfalone, Unioni dei Comuni lucchesi, Fondazioni bancarie lucchesi, delegazioni associazione Lucchesi nel mondo, Ufficio scolastico territoriale, Camera di Commercio, ordini e collegi professionali. Associazioni di categoria: commercianti, artigiani, associazione industriali e giovani industriali, agricoltori allevatori, cooperative; rappresentanze sindacali dei lavoratori, rappresentanze militari e associazioni d’Arma, associazioni combattentistiche, Istituto storico della resistenza e dell’età contemporanea della Provincia di Lucca, Gruppi di volontariato civile, Associazioni dei consumatori, Anmil, Anmig, Animic, Rotary Club Lucca, Lions Club Lucca Host, Lions Club Lucca Le Mura, Panathlon Club, Lucchese Libertas 1905 Altre rappresentanze (Maestri del lavoro, Fidapa, Fondazione Carnevale di Viareggio, etc).

Terza parte. Gruppi rievocativi in costume storico: Compagnia Balestrieri Lucca, Associazione Contrade San Paolino, Gruppo Sbandieratori e Musici Città di Lucca, Historica Lucense, Lo Studiorum, Castel Durante, Montecarlo, Coreglia.

Le celebrazioni per la Santa Croce

Domani (14 settembre), giorno della festa liturgica dell’Esaltazione della Santa Croce, in cattedrale alle 9 c’è la messa messa, alle 10 le lodi mattutine e alle 10,30 la solenne celebrazione eucaristica presieduta dall’arcivescovo Paolo Giulietti, concelebranti i vicari episcopali, i canonici della cattedrale e i presbiteri diocesani e religiosi. Alle 17 secondi vespri in cattedrale, quest’anno presieduti da monsignor Papias Musengamana, vescovo di Byumba in Ruanda, chiesa legata da decenni alla chiesa di Lucca per progetti missionari. Lo stesso presule ruandese presiederà la messa conclusiva della festività, alle 18, sempre in cattedrale.