Polo culturale nell’ex Manifattura sud, entro fine mese l’avviso per le manifestazioni di interesse

10 novembre 2023 | 13:53
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Il Comune a caccia di proposte per il futuro del complesso, sarà possibile presentarle fino a fine gennaio. Nei primi mesi del 2024 via ai lavori anche nella parte nord

Fare dell’ex Manifattura tabacchi un polo culturale a 360 gradi. È questo l’obiettivo dell’amministrazione Pardini, che dopo aver ricevuto rassicurazioni da governo e Regione sulla destinazione della parte nord, che ospiterà, oltre ad alcuni uffici comunali, la Fondazione Campus e il nuovo Expo del fumetto – per il quale il governo ha annunciato un finanziamenti di 2 milioni di euro – entro fine novembre aprirà una manifestazione di interesse per i 14mila metri quadrati della porzione sud rimasti in dote al Comune.

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Un annuncio, quello fatto questa mattina (10 novembre) a palazzo Orsetti dalla giunta per l’occasione (quasi) al completo, che vuole rimarcare la “discontinuità” con l’amministrazione precedente, che proprio della parte sud est del complesso aveva messo all’asta oltre 6mila metri quadrati, passati nelle mani di una società di Pistoia – la Good City Srl– per 1,5 milioni di euro. Società di cui ancora la giunta non conosce i volti – se non quelli del rappresentante legale – che comunque dovrà tenere conto della “visione” di una manifattura prettamente a uso formativo-culturale.

Nord e sud del complesso, dunque, nell’idea dell’amministrazione Pardini, dovranno dialogare tra loro, non solo per quanto riguarda il contenuto ma anche cercando di avvicinare quanto possibile i tempi per la riqualificazione dell’intero contenitore, per far sì che le finestre di un lato non affaccino sulla ‘decadenza’ dell’altro. Nei primi mesi del 2024, stando alle parole dell’assessore ai lavori pubblici Nicola Buchignani, dovrebbero quindi ripartire i lavori nella parte nord del complesso, mentre la manifestazione di interesse per la parte sud rimarrà aperta fino a fine gennaio 2024, nell’auspicio che entro lo stesso anno possa partire anche la gara per aggiudicare i lavori dell’eventuale proposta (o proposte) – se ce ne saranno – che l’amministrazione riterrà più adatte alla propria idea di manifattura.

“Questo tempo consentirà a tutti i soggetti che vogliono proporre progetti, non solo di poter istruire delle proposte dettagliate ma anche, su richiesta, di poter effettuare sopralluoghi alla struttura – spiega Buchignani -. Alla chiusura della manifestazione di interesse inizieremo a analizzare e valutare le proposte e sceglieremo quella che sarà valutata come migliore per il recupero del complesso che, come sappiamo, ha uno spiccato valore culturale e identitario per la città ed è sotto tutela del ministero della cultura tramite un vincolo della soprintendenza. Solo dopo provvederemo a fare nostro il progetto mettendolo a gara, come da legge, per identificare il soggetto attuatore e gestore. La riqualificazione dell’ex Manifattura, e una sua vivacità culturale, contribuirà anche a rendere la zona più sicura e porta Sant’Anna uno degli accessi più belli al centro storico, data anche la messa a nuovo da parte della Fondazione Crl dell’ex cinema Nazionale e del dopolavoro”.

L’idea di palazzo Orsetti è quella di suddividere, nell’atto che sarà pubblicato entro fine mese, l’immobile da 14mila metri quadrati in tre lotti, per dare la possibilità a ciascun soggetto interessato di presentare una progettualità compatibile con i propri interessi ma anche economicamente sostenibile, dato che per la riqualificazione dell’intera porzione sud si stima siano necessari almeno 20milioni di euro, con una concessione dell’immobile che presumibilmente durerà almeno 50 anni. Gli immobili interessati dal bando sono tutti quelli della parte sud ovest del complesso, due lungo via del Pallone (a tre piani fuori terra di 4502 metri quadrati e quattro piani di 5117 metri quadrati), il terzo fra i due cortili interni (a quattro piani di 4267 metri quadrati), per un totale di circa 13886 metri quadrati.

“Quello che vogliamo è fare della Manifattura sud un luogo a prevalenza culturale, che possa ospitare spazi legati alla formazione, come lo studentato e servizi per la città. L’avviso che sarà pubblicato nelle prossime settimane è stato pensato per essere più ampio possibile e poter accogliere tutte le proposte di restauro, nuova utilizzazione e destinazione degli immobili a più ampio raggio, non solo quindi quelle dotate di progetto di finanza ma anche gestioni più semplici, il tutto in armonia con il carattere storico dell’edificio privilegiando il carattere sociale e culturale delle destinazioni. In alcuni di questi spazi, compatibilmente con i progetti presentati, vorremmo trasferire anche alcuni uffici comunali – come nella parte nord -, per ottimizzare i costi dell’ente e agevolare i cittadini – ha spiegato il sindaco Mario Pardini -. L’aspetto più innovativo del bando poi è che l’amministrazione si riserverà la possibilità di combinare assieme nel successivo bando di gara per la concessione degli immobili anche parti progettuali provenienti da proposte differenti per mettere a sistema e valorizzare i migliori contributi ricevuti e dare vita alla soluzione migliore “.

Non è escluso quindi che le ipotesi avanzate in questi mesi, come il progetto del Music Innovation Hub presentato da Polimea,  raggruppamento di imprese musicali e culturali, possano trovare casa alla manifattura tramite la manifestazione di interesse. Già diverse sarebbero infatti le interlocuzioni che il Comune avrebbe portato avanti dall’insediamento a oggi per progettare il futuro dell’ex Manifattura.

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“Grazie a questo avviso, la manifattura rimarrà pubblica – sottolinea il consigliere con delega al piano operativo Elvio Cecchini, che insieme agli ex consiglieri di opposizione e oggi assessori Remo Santini e Fabio Barsanti, si era battuto contro la “svendita” del complesso -. Una scelta che evidenzia una netta discontinuità con la precedente amministrazione, che mira a riqualificare un bene pubblico per rimetterlo a disposizione della città per farne un polo culturale e di aggregazione e un centro commerciale, come invece la giunta precedente avrebbe voluto svendendo l’immobile a privati”.

“Questo è solo un piccolo passo che segna una linea di discontinuità rispetto al passato – aggiunge Santini -. Abbiamo fatto grandi battaglie per far sì che l’ex Manifattura rimanesse a disposizione della città, e oggi possiamo dire che abbiamo iniziato un percorso che restituirà a Lucca un immobile perfettamente integrato nel tessuto urbano, così come l’attuale amministrazione si era sempre immaginata”.

“Quella sull’ex Manifattura – ha concluso Barsanti – è una grande sfida che vogliamo portare a termine, è la città che ce lo ha chiesto in passato e in questo anno e mezzo di mandato. Oggi finalmente il percorso per la riqualificazione esce da una prima fase di studio per entrare nel vivo”.