Futuro dell’acqua, Pardini: “Andremo dove Lucca conterà di più e ci saranno più garanzie”

23 novembre 2023 | 12:52
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Futuro dell’acqua, Pardini: “Andremo dove Lucca conterà di più e ci saranno più garanzie”
Futuro dell’acqua, Pardini: “Andremo dove Lucca conterà di più e ci saranno più garanzie”
Futuro dell’acqua, Pardini: “Andremo dove Lucca conterà di più e ci saranno più garanzie”

Il sindaco ascoltato dalla commissione speciale. Sul tavolo tutte le ipotesi per il ‘post Geal’. Tra queste una proroga temporanea alla concessione e il ‘riaccorpamento’ del servizio idrico di Lucca e Capannori

“Dove Lucca conterà di più e ci saranno più garanzie per tariffe, investimenti e qualità”. Sono questi gli aghi della bilancia che peseranno sul futuro dell’acqua cittadina. A indicarli è stato il sindaco Mario Pardini, primo soggetto ascoltato dalla commissione speciale sul servizio idrico riunita questa mattina (23 novembre) a palazzo Santini.

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Linee guida che non formano però una posizione apriori, che potranno essere quindi modellate in base a ciò che emergerà dalle diverse audizioni che l’organismo bipartisan metterà sul tavolo da qui ai prossimi mesi, nell’ottica condivisa da maggioranza e opposizioni di arrivare a una scelta comune per il bene della città, capace di andare oltre le casacche politiche. Questi i presupposti della commissione speciale, che devono però fare i conti con i tempi stretti della fine della concessione di Geal nel 2025, e con l’eventuale avvio delle interlocuzioni nel caso in cui Lucca non potesse far altro che optare per l’ingresso in Gaia, così come stabilito dall’Autorità idrica toscana.

“Non sono qui con posizioni precostituite – ha ribadito il sindaco Mario Pardini, che detiene anche la delega alle partecipate -, salvo quella da sempre sostenuta di tutelare Geal e l’acqua lucchese. Noi fin dal primo giorno stiamo lavorando per prolungare la concessione. Esistono dei precedenti, penso durante il Covid o in merito ai fondi del Pnrr, dove un allungamento dei tempi è stato possibile. Chiaro che si tratterebbe solo di una soluzione temporanea, ma che allo stesso tempo ci consentirebbe di guadagnare qualche mese nella speranza che nel mentre venga cambiato il quadro normativo che a oggi non ci consente di rinnovare la concessione a Geal, né di ‘riaccorpare’ l’acqua di Capannori (a oggi inserita nella competenza territoriale del Basso Valdarno e gestita da Acque spa ndr) a quella di Lucca (che anche se sotto Geal fa parte con Gaia della conferenza territoriale Toscana Nord con la Versilia ndr), così come invece sarebbe auspicabile. In altre realtà, e alcune forze politiche come la Lega, stanno lavorando a livello regionale per mutare alcune leggi: questa, in caso, sarebbe la quarta via”.

Le altre tre sono, oltre alla proroga pluriennale della concessione a Geal, l’ingresso in uno dei due gestori idrici già presenti sul territorio o nella multiutility toscana, quest’ultima soluzione bocciata dalle opposizioni, appoggiata da una parte di Fratelli d’Italia e non esclusa a priori dal sindaco.

“I temi come l’acqua non devono avere un colore politico – ha sottolineato il capogruppo del Partito democratico Francesco Raspini, in disaccordo con le scelte fatte a Firenze dal suo stesso partito -. La multiutility non mi convince, non è questione di appartenenza. Però, come il sindaco ha invitato a non indossare ‘casacche’ allora ricordo a lui che, dire che l’ingresso della sindaca di San Romano nel cda dell’Autorità di bacino, votato a discapito del primo cittadino di Lucca, ‘peserà sulle valutazioni che riguardano Geal’ è una sciocchezza fuorviante che ha delle implicazioni politiche. Nelle società si vota per capitale, quindi quel posto lì non conta neanche l’1 per mille. Quanto alle idee presentate oggi, non mi è ancora ben chiaro in che direzione la maggioranza voglia andare, dato che sono già trascorsi sei mesi dall’istituzione di questa commissione e ancora si auspica a una proroga della concessione a Geal che, allo stato attuale, è stata bocciata dall’Autorità idrica. Io capisco che su questo la Lega ha tracciato la linea Maginot, ma il sindaco deve prendere una posizione, e io qual è non l’ho ancora capita. Lo invito quindi a giocare a carte scoperte”.

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“Non posizioni precostituite, andrebbe contro lo scopo di questa stessa commissione – ha ribattuto il primo cittadino -. Il rinnovo della concessione è una strada molto stretta da percorrere, e oggi la cosa da fare è mettere sul tavolo tutte le soluzioni possibile, ascoltare i soggetti interessati e tracciare la lista dei pro e dei contro. Quanto al voto sull’ingresso di Raffaella Mariani nel cda dell’Autorità di bacino, ho semplicemente detto che è un peccato che Lucca non sia rappresentata, un elemento in più che non avrei voluto trovare sul tavolo. Il ragionamento da fare, a mio avviso, è indirizzarci verso dove possiamo contare di più. I tempi per cambiare competenza territoriale sono stretti, dovremmo essere già pronti entro la prossima estate. Nel mentre credo che una proroga della concessione ‘temporanea’ sia possibile e possa aiutare a prendere tempo”.

“Non vorrei che il tempo ‘guadagnato’ dal sindaco servisse per aspettare i risultati elettorali, di Capannori e della Regione – ha detto il consigliere di Sinistra Con Daniele Bianucci -. I tempi sono stretti e con questa commissione non vogliamo costruire cattedrali nel deserto, quindi il sindaco ci informi sullo stato delle interlocuzioni in corso, dato che si è detto molto d’accordo a sondare la possibilità di provare a riunire Lucca e la Piana in un unico ambito idrico e quindi in un unico gestore. Mi pare una questione importante e da approfondire: perché quando più di vent’anni fa, fu decisa la suddivisione della falda acquifera della Lucchesia tra Gaia e Geal da una parte, e Acque spa dall’altra, questa fu una decisione controversa e discutibile dal punto di vista ambientale e di salvaguardia dell’acqua lucchese. Pensiamo sia interessante approfondire, con tutti i soggetti istituzionali e politici interessati, se oggi le condizioni sono diverse da quelle di allora, e se una tale strada, che valorizzerebbe il bene comune acqua di Lucca, è percorribile. Da parte nostra, crediamo sia fondamentale lavorare ad una prospettiva che garantisca la piena ripubblicizzazione dell’acqua lucchese e assicuri la sua salvaguardia dalla nuova multiutility”.

Per il centrosinistra, come ricordato dal capogruppo Pd Francesco Raspini, fondamentale è che l’acqua rimanga un bene pubblico, dando attuazione al referendum del 2011, e quindi muovendosi nell’interesse dei cittadini. Una volontà, quest’ultima, rimarcata anche daco Mario Pardini, che non esclude però che la tutela dei cittadini – e quindi della sostenibilità di costi e servizi – possa passare anche da un privato, dato che “il pubblico – per il sindaco – non è necessariamente garanzia di qualità”.

Per quanto riguarda le prossime audizioni in commissione, il calendario – provvisorio – prevede per il 7 dicembre la presenza del direttore dell’Autorità idrica toscana e della sindaca di San Romano Raffaella Mariani, il 14 dicembre del presidente e dell’amministratore delegato di Geal, mentre i lavoratori della società dovrebbero partecipare alla seduta del 21 dicembre.