Contratto decentrato integrativo, Bianucci: “Il sindaco dica se i dipendenti sono una risorsa o una criticità”

19 dicembre 2023 | 13:58
Share0
Contratto decentrato integrativo, Bianucci: “Il sindaco dica se i dipendenti sono una risorsa o una criticità”

Il consigliere comunale: “La proposta dell’amministrazione di basare gli scatti salariali sulle valutazioni dei dirigenti alla base della decisione della Cgil di non firmare”

“A fronte della rottura dell’amministrazione comunale con la Ccgil per la firma del contratto decentrato, poniamo al sindaco e alla giunta lo stesso quesito che i dipendenti del Giglio hanno lanciato durante il loro recente volantinaggio di fronte al nostro teatro: le lavoratrici e i lavoratori del Comune di Lucca, come delle sue aziende partecipate, sono oggi considerate una criticità o una risorsa?“.
E’ il consigliere comunale Daniele Bianucci a entrare nella questione del contratto decentrato integrativo del Comune di Lucca, che per il secondo anno consecutivo ha visto la mancata sottoscrizione da parte del maggior sindacato italiano.

“La vicenda amareggia, soprattutto proprio alla luce di come vengono considerate le donne e gli uomini che mandano avanti l’organizzazione comunale, al servizio dei cittadini, e che nei fatti hanno subito le scelte dell’amministrazione sul contratto decentrato – prosegue Bianucci -. Il piano integrativo, invece, dovrebbe avere come protagonisti le lavoratrici e i lavoratori, in una piena condivisione degli obiettivi annuali strategici. La proposta dell’amministrazione è stata quella di basare gli scatti salariali completamente sulle valutazioni elaborate dall’insindacabile giudizio dei dirigenti, senza tenere conto dell’esperienza professionale né, in minor misura, dei titoli professionali. L’assemblea dei dipendenti del 30 novembre scorso ha bocciato questa proposta, completamente sbilanciata a favore delle pagelle stilate dai dirigenti. Ma alla fine è comunque arrivata la beffa: nonostante il voto contrario dell’assemblea, l’amministrazione ha riproposto il medesimo sistema, addirittura peggiorandolo, portando di fatto al 95 per cento il peso del sistema delle valutazioni dirigenziali. Da lì, la decisione della Cgil di non firmare il contratto”.

“Questo nuovo accadimento si aggiunge alle recenti invettive rivolte dall’amministratore unico del Teatro ai dipendenti dell’azienda speciale e alle criticità riscontrate nella società Metro e che hanno portato addirittura allo sciopero delle lavoratrici e dei lavoratori – conclude Bianucci – Noi crediamo che le persone al servizio del Comune siano risorse, e non problemi. E l’impegno dovrebbe essere semmai quello di stabilizzare i tanti dipendenti che ancora oggi prestano la loro attività, negli uffici comunali e in quelli delle partecipate, tramite somministrazioni e cooperative: questa sì dovrebbe essere la priorità di tutti”.