Piano operativo, due mesi per l’esame delle osservazioni in commissione: entro giugno l’approvazione in consiglio comunale




L’obiettivo è arrivare al completamento dell’iter tra ottobre e novembre. Il dirigente Marioni fa il punto sul quadro normativo e le prossime fasi dell’iter
Almeno due mesi per l’esame delle osservazioni, presentate da categorie, associazioni e semplici cittadini, e delle controdeduzioni, messe a punto dagli uffici comunali, in modo da ultimare l’analisi in commissione urbanistica entro la fine di aprile. L’obiettivo di questo cronoprogramma è di arrivare, infatti, all’approvazione del piano operativo da parte del consiglio comunale di Lucca tra fine maggio e giugno, in modo da rispettare ampiamente le scadenze previste che prevedono altri due ulteriori passaggi da compiere entro dicembre: il parere della Regione (per il quale occorreranno probabilmente non meno di due mesi) e i 30 giorni di pubblicazione sul Burt per far sì che il nuovo strumento urbanistico sia effettivamente in vigore.
E’ questo lo scenario presentato oggi (22 gennaio) in commissione consiliare, dove sono ripresi – dopo la pausa per le feste – gli incontri propedeutici all’avvio dell’iter di esami delle osservazioni. Non poteva mancare, dopo che a Palazzo Santini sono sfilati i rappresentanti degli ordini professionali, l’audizione del dirigente dell’urbanistica Alessandro Marioni, il quale ha illustrato la cornice normativa di cui il piano operativo deve tener conto. Il Comune – ha spiegato Marioni – deve fare “l’interesse pubblico nel rispetto delle leggi sovraordinate” e le istanze presentate dai professionisti nelle audizioni nelle commissioni precedenti sono portatrici di “interessi di parte”, come è normale che sia nell’ambito degli strumenti per la programmazione del territorio.
Marioni, infatti, ha spiegato ai commissari che uno strumento del genere deve tenere conto di riferimenti normativi stringenti, in particolare in Toscana, dove, oltre alla legge regionale di governo del territorio, c’è anche il piano paesaggistico, che deriva dal codice dei beni culturali approvato a livello statale nel 2004.
Il dirigente ha quindi illustrato gli aspetti tecnici del piano, in vista che l’iter di esame delle controdeduzioni approdi in commissione. In particolare, Marioni ha ribadito la linea che è quella scelta dal sindaco Mario Pardini, che ha conservato la delega all’urbanistica: non sarà riadottato un nuovo piano, perché i tempi non lo consentono, ma lo strumento adottato dall’ex amministrazione Tambellini sarà perfezionato e integrato, laddove possibile, con l’accoglimento di alcune delle osservazioni presentate. Uno dei nodi sollevati, sul quale ci potrebbero essere margini di migliorie, è quello delle riqualificazioni ovvero, in termine molto tecnico, delle ‘sostituzioni urbanistiche’, quegli interventi che prevedono di demolire e ricostruire immobili in particolari condizioni e situazioni di degrado o di abbandono.
Ma di questa e di altre questioni tecniche ci si prepara ad entrare nel dettaglio quando saranno sul tavolo della commissione le osservazioni e le controdeduzioni preparate dall’ufficio. La tabella di marcia è serrata: una volta che saranno concluse le riunioni propedeutiche in commissione, che il dirigente e anche i consiglieri hanno definito utili ad acquisire elementi per entrare nel merito dell’esame, si partirà con l’analisi delle ‘richieste di modifiche’ presentate da cittadini, associazioni e categorie e saranno esaminate le risposte degli uffici. Una volta che verrà completata questa operazione, il piano operativo potrà approdare all’attenzione del Consiglio comunale. L’obiettivo è quello di arrivare alla conclusione dell’iter a Palazzo Santini entro il mese di giugno. Dopo l’approvazione è infatti necessario presentare il piano alla Regione per ottenere il parere che è vincolante, come ha ricordato anche il dirigente Mario.
In caso di via libera, lo strumento sarà pubblicato sul Burt e decorsi i trenta giorni dalla pubblicazione entrerà in vigore. La previsione è che l’intero iter sia concluso tra ottobre e novembre, entro il termine di scadenza del percorso.
Al riguardo la consigliera comunale del Pd ed ex assessora all’urbanistica, Serena Mammini, ha detto che “l’opposizione non farà ostruzionismo come è stato fatto per il piano strutturale dall’allora opposizione, oggi maggioranza, perché il tempo corre e si rischia il blocco edilizio”.