Proroga per Geal, entro marzo le decisioni. Pardini: “Anche nell’ipotesi di un ingresso in Gaia garanzie su tariffe e posti di lavoro”
Il numero uno di Lucca Holding, Porciani, illustra le azioni: “Il passaggio del servizio al nuovo operatore potrebbe essere inevitabile”
Proroga della concessione a Geal, il Comune continua a voler percorrere questa strada ma se non sarà possibile il sindaco Mario Pardini assicura che Lucca farà valere le proprie ragioni all’interno della nuova società cui sarà affidato il servizio idrico, chiedendo garanzie su tariffe, posti di lavoro e investimenti.
Lo ha ribadito ieri (15 febbraio) il primo cittadino intervenendo alla commissione speciale sul futuro del servizio idrico. Pardini ha anzitutto ribattuto alle accuse dell’opposizione che ha sostenuto che al riguardo la maggioranza brancolerebbe nel buio. “Ho voluto che questa commissione nascesse anche se all’interno della maggioranza c’era chi non era d’accordo, se però viene usata in maniera strumentale penso che non sia corretto”.
“Come ho detto dal primo giorno – prosegue Pardini -, questa amministrazione ha già le idee chiara sul futuro del servizio idrico. Siccome però niente è scritto sulla pietra e non ho preconcetti di appartenenza siamo qui a parlarne, perché si agisce nel bene della città e della collettività. La mia idea iniziale è un percorso con più ipotesi: la prima prevede il tentativo di proseguire con la concessione a Geal il più a lungo possibile, e su questa ipotesi stiamo lavorando, nonostante la strada normativa sia stretta. Poi abbiamo dato quattro indicazioni che sono un faro da seguire: tutelare i lavoratori di Geal, tutelare le tariffe dei cittadini, tutelare gli investimenti nella rete idrica e andare dove si conta di più. Questa Commissione può fornirci elementi che ci faranno cambiare idea, ma per adesso il percorso è chiaro”.
Ieri (15 febbraio) nella seduta della Commissione speciale sul futuro del servizio idrico è stato ascoltato il presidente di Lucca Holding, Marco Porciani, che ha chiarito quali sono i passi che sta muovendo la società che detiene, per conto del Comune di Lucca, le quote delle partecipate.
Secondo Porciani la strada è già tracciata: “Stando all’ordinamento giuridico attuale, alla fine del 2025 Geal deve necessariamente cessare l’attività ed il servizio idrico lucchese sarà gestito da Gaia. Lucca Holding, detenendo la maggioranza delle azioni di Geal per conto del Comune di Lucca, sta analizzando gli scenari sia per quello che riguarda l’entrata in Gaia sia l’eventuale possibilità di presentare ricorso sull’ipotesi di mantenere il servizio idrico a Lucca, prorogandolo per qualche anno, in virtù degli investimenti che dovrebbero essere sostenuti da Geal stessa”. Come detto anche dal sindaco quindi, la possibilità di una proroga della concessione a Geal viene attentamente studiata dal punto di vista giuridico. E resta ancora in piedi. “Ci siamo avvalsi della consulenza de legale Francesco Paolo Tronca, persona molto stimata per il lavoro svolto e entro metà marzo dovremmo sapere se esiste qualche norma o sentenza a cui appellarci”, conferma Porcari.
La Lega, intanto, ha presentato in Regione un disegno di legge che potrebbe fornire degli spiragli: a dichiararlo è il capogruppo del partito di Salvini in Consiglio comunale, Armando Pasquinelli: “La Lega in Consiglio regionale ha presentato una legge regionale che potrebbe permettere il rinnovo della concessione a Geal. La posizione della Lega è la stesa già espressa più volte dal nostro sindaco. Se non si potrà prolungare il servizio con Geal si dovrà necessariamente entrare in Gaia valutando al massimo le potenzialità tecniche, economiche e giuridiche di Geal per consentirci all’interno della nuova società una maggioranza almeno relativa. L’acqua è un bene essenziale per la vita umana e come capogruppo chiedo di fare tutto il possibile per arrivare a dei pareri legali e una volta acquisito questa Commissione ne potrà usufruire per arrivare ad una decisione chiara da portare in consiglio comunale. La mia previsione per il futuro? Vedo tariffe più alte e investimenti più bassi rispetto ad adesso”.
“Nonostante la proposta di legge della Lega, la strada per il rinnovo con Geal sembra complicata da intraprendere – ha osservato Porciani -. Se non ci sarà nessun intervento politico a fine 2025 a rilevare la gestione del servizio idrico a Lucca, sarà Gaia. A questo punto, per il bene dell’acqua a Lucca, occorre entrare nella società Gaia ottenendo almeno una maggioranza relativa rispetto agli altri soci. In questo modo potranno essere garantiti i punti faro indicati dal sindaco Pardini: la tutela dei lavoratori, le tariffe più basse e la tutela degli investimenti sul territorio. La possibilità di entrare in un’altra società non sembra facilmente praticabile”.
“Certo esistono altre società come Acque e la Multiutility fiorentina – precisa Porciani -, per poter entrare in una di queste dovrà essere affrontato un percorso difficile da ipotizzare, però questa scelta spetta alla politica”.
Per la consigliera di opposizione Ilaria Vietina, le strategie di Lucca Holding dovrebbero prevedere sia la possibilità di un ingresso in Gaia, sia la possibilità di un ingresso in Acque, in modo da ottenere più tutele possibili per cittadini e lavoratori: “Se si analizza soltanto la possibilità di un ingresso in Gaia, sarà difficile che poi da questa società si possa ottenere tutto quello che chiediamo: tutela dei lavoratori, degli investimenti e delle tariffe basse. Se invece viene presa concretamente come ipotesi la possibilità di entrare anche in Acque, è possibile che Gaia possa venirci incontro, nella speranza di portarci dalla loro parte”.
Secondo Porciani però le tutele che può fornire Gaia è soltanto temporanea: “Per la tutele cercheremo di scrivere dei patti parasociali che prevedono il congelamento della tariffa, la permanenza di uffici amministrativi sul nostro territorio e la possibilità di proseguire negli investimenti nell’Oltreserchio e dove ce n’è necessità. Però, questi patti parasociali avranno comunque una scadenza, tre, quattro anni, poi gli aumenti arriveranno e Gaia potrebbe decidere di spostare o chiudere gli uffici. Quindi anche i patti parasociali hanno una effetto limitato. Inoltre io non posso andare in trattativa dicendo i avere la possibilità di entrare in Acque, se poi la normativa non dice così. Le trattative nel pubblico non funzionano allo stesso modo che nel privato”.
A concludere la seduta l’intervento del consigliere Di Vito: “Se si guardano le tariffe di Gaia e quelle di Geal si vede che le differenze non sono così abissali e anche sugli investimenti fatti negli ultimi anni ci sono stati degli incrementi degni di nota. Voglio ricordare inoltre che a godere degli investimenti sulla rete idrica non deve essere soltanto l’Oltreserchio, anche San Concordio ne ha bisogno”.