I docenti universitari portano ‘Le parole della politica’ al polo Fermi Giorgi

22 marzo 2024 | 10:59
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I docenti universitari portano ‘Le parole della politica’ al polo Fermi Giorgi

Chiusa con successo la seconda edizione del progetto didattico

Si chiude, con successo, il secondo anno del ciclo di incontri Le parole della politica, progetto del Polo Fermi-Giorgi coordinato dalla professoressa Maria Rosa Smedile, che ha visto interloquire gli studenti con docenti universitari come Mauro Bonazzi, Fabio Pacini, Saulle Panizza e Alberto Vannucci. Gli illustri ospiti dell’istituto, con grande professionalità, hanno saputo toccare argomenti a volte spigolosi e complessi.

La democrazia sfidata. La corruzione come sistemae Stato e mafia, i labili confini tra politica e criminalità organizzata sono stati i temi affrontati negli ultimi incontri, del 5 e del 15 marzo, dal relatore Alberto Vannucci, docente ordinario della facoltà di scienze politiche Unipi.

Vannucci ha coinvolto allievi e docenti in un sentito dialogo sugli effetti di una politica sana nei vari ambiti della realtà e, più in particolare, su quelli di una politica corrotta. Punto di partenza è stato l’illustrazione dettagliata dei celebri affreschi senesi tardo medioevali di Ambrogio Lorenzetti: Allegoria ed effetti del buon governo e Allegoria del cattivo governo. Ne sono emerse interessanti considerazioni sulle similitudini riscontrabili tra presente e passato, in merito alle conseguenze di una gestione egoistica e autoreferenziale delle risorse pubbliche: la mancanza di un comportamento eticamente integro e ispirato a solidi valori civili da parte di chi ha ricevuto la delega a governare il bene e i beni comuni, in qualsiasi momento storico, comporta effetti deleteri, malcontento e soprattutto disaffezione verso la politica in generale. Da qui, il passo verso la corruzione è sempre davvero breve o, meglio, scontato. Tutte riflessioni che vogliono invitare i ragazzi ad andare oltre certi giudizi stereotipati e frettolosi su tematiche così impegnative.

Smedile, curatrice del progetto, desidera ringraziare, oltre ai prestigiosi ospiti, la dirigente scolastica, Francesca Bini, i docenti e gli studenti che hanno partecipato attivamente e sostenuto l’iniziativa: “Troppo spesso si dimentica che le parole contano, perché sono l’unico strumento che abbiamo per fare ordine nella realtà e per trovare il senso e il valore nelle cose e in noi stessi.”