Chiesa gremita per i funerali di Maria Pacini Fazzi in Santa Maria Bianca
L’imprenditrice lucchese si è spenta sabato a 94 anni e c’è già chi chiede di dedicarle un premio o uno spazio culturale
Folla oggi pomeriggio (16 aprile) nella chiesa di Santa Maria Bianca per i funerali di Maria Pacini Fazzi, l’editrice lucchese scomparsa lo scorso sabato all’età di 94 anni.
In molti non sono voluti mancare per l’ultimo saluto all’imprenditrice che ha caratterizzato per decenni la vita culturale cittadina. In prima fila i cinque figli, poi parenti e tantissimi amici e conoscenti. Presenti anche i rappresentanti istituzionali, a partire dal sindaco Mario Pardini, ai componenti della giunta comunale, al presidente del Consiglio Enrico Torrini, ai consiglieri di maggioranza e opposizione.






La funzione è stata celebrata da don Lucio Malanca, parroco del centro storico di Lucca: “Viviamo un momento di consegna ed accompagnamento, non facciamo un funerale, ma un rito di passaggio di fine storia. Sappiamo che la nostra sorella Maria continua la sua esistenza, ed ha raggiunto la sua pienezza, com’è nella parola del Signore. Tutta la città è qua in segno di affetto per Maria e per la sua famiglia ma anche di questa consegna. Abbiamo accompagnato Maria e l’abbiamo fatto nella sua semplicità. Maria oggi si incontrata con il padre e questo rito è per noi è l’occasione per riflettere sul senso della vita e sulla prospettiva dell’annuncio del vangelo. La vita per noi cristiani è dono di Dio. La vita che abbiamo va oltre. Dio è vita e amore”.
“La paura della morte ci fa vivere male nel timore degli altri – prosegue monsignor Malanca -. Il valore della vita com’è insegnato da Gesù inizia ad essere necessario, basta vedere un giornale o un telegiornale e c‘è tanto nutrimento, non della vita, ma della morte. Come se il dono della vita possa essere solo un’illusione e sia costretto all’interno di dinamiche a cui non si può sfuggire. Noi cristiani la pensiamo diversamente e andiamo oltre il diaframma di fine storia. Gerusalemme dei cieli sarà il luogo un cui ci troveremo e ci conosceremo in una condizione nuova. La nostra sorella Maria ha varcato il diaframma di fine storia e deve essere per noi motivo di festa. Siamo noi quelli che manchiamo, che ancora non siamo partecipi e dobbiamo andare avanti nel nostro cammino, illuminato dai giorni della Pasqua. Conosco Maria da tanti anni e sono tante le esperienze che ci hanno legato e ciò che mi ha sempre colpito è il suo sogno e il suo modo positivo di affrontare la storie e gli impegni. Ognuno di noi lascia una traccia di sé. Rimaniamo in silenzio, lasciamo risuonare dentro si noi la parola del Signore”.






Nel cortile della chiesa in molti si sono presentati ai figli di Maria Pacini Fazzi, per esprimere le loro condoglianze. Maria Pacini Fazzi riposerà nel cimitero urbano di Lucca, dove la bara è stata condotta al termine della funzione. Ma c’è già chi chiede alla città e alla Regione di dare un riconoscimento all’editrice, come il consigliere regionale Vittorio Fantozzi.
“Ci sono personalità che vengono riconosciute unanimemente come rappresentanti una comunità e un suo settore ben preciso – dice Fantozzi -. A Lucca non sono mancate le contrapposizioni personali e lo stesso Puccini ha molto diviso, nonostante la sua grandezza universale. Non è stato il caso di Maria Pacini Fazzi, di cui si sono celebrate le esequie in uno stato di sentita commozione collettiva. La città ha risposto con grande rispetto alla scomparsa di una delle sue figlie più operose, intraprendenti, appassionate alla sua storia e alla sua tradizione, che ha creato con la sua casa editrice un centro culturale senza uguali, che ha dato la possibilità a tante persone di poter esprimere le proprie idee e i propri interessi con volumi che resteranno nel tempo e che permetteranno alle generazioni future di conoscere la città di Lucca in tutte le sue espressioni, dal cibo alla letteratura passando per ogni altra branca del sapere”.
“Una persona il cui spessore umano e culturale è stato ricordato da tantissimi lucchesi e non solo in questi giorni, un coro unanime di cordoglio per questa grave perdita e l’assoluto apprezzamento per la sua opera – prosegue -. Per questo credo che la città di Lucca dovrebbe dedicarle un omaggio che vada oltre le parole. In suo ricordo, credo che debba esserle intitolato uno spazio culturale, qualcosa di importante, meglio se legato alla sua attività editoriale, oppure un premio letterario, magari legato ai Comics , che valorizzino il suo nome. Un riguardo che anche la Regione Toscana dovrebbe avere verso di lei, perché la cultura che tanto Maria Pacini Fazzi ha saputo diffondere non si ferma certamente alla provincia di Lucca. Se lo merita, per tutto quello che ha fatto, per tutto quello che lascia in eredità alla città, ai suoi abitanti, alle generazioni future”.