Lotta alla mafia, legalità e diritti: oltre mille in San Francesco per Kerry Kennedy e Pietro Grasso
Curiosità e attenzione da parte dei ragazzi delle scuole per le parole della figlia di Robert Kennedy e per il procuratore antimafia, ora in parlamento
Un lungo dialogo sul filo del ricordo, ma anche con la concretezza dell’attualità. Che ha attirato l’attenzione per quasi 4 ore di circa 1100 studenti e 100 docenti di 14 scuole della provincia di Lucca oggi (15 maggio) nel complesso di San Francesco.
Protagonisti sul palco, pronti a raccontare di sé e della loro storia e a rispondere alle sollecitazioni dei ragazzi e della giornalista Maria Latella Kerry Kennedy, scrittrice, settima figlia del senatore Robert Kennedy e presidentessa onoraria associazione Robert F. Kennedy Human Rights Italia e Pietro Grasso, già presidente del Senato ed ex procuratore nazionale antimafia.

Momenti di storia pubblica e privata si sono intrecciati nel dialogo con gli studenti. Il presidente Grasso ha avuto così occasioni di ripercorrere i suoi lunghi anni da magistrato antimafia, dall’uccisione del presidente della Regione Piersanti Mattarella (Grasso era il magistrato di turno a Palermo in quel giorno), alla strage di Capaci; dalla lunga frequentazione con Falcone e Borsellino all’attività politica. Kerry Kennedy, invece, ha tracciato la figura del padre, fratello del presidente degli Stati Uniti, John Kennedy e ministro della giustizia, assassinato quando correva a sua volta per la carica di presidente. Il ritratto del padre, a volte commosso, si è incentrato sul suo profilo pubblico, ma anche sul racconto delle sue qualità, in particolare, ha ricordato Kerry, la ‘compassione’: “Che significa – ha spiegato – empatia più azione. Ovvero capire le necessità dell’altro ma anche lottare per cambiarne la condizione”.
Non sono mancati anche momenti in cui si sono affrontati temi di attualità. Pietro Grasso, in particolare, ha parlato del tema della separazione delle carriere: “È qualcosa che rappresenta solo uno spot propagandistico – ha detto – Nella mia esperienza io mi sono trovato arricchito di volta in volta dalle varie funzioni. Quando uno ha lo spirito di fare le indagini, di indagare e di trovare i responsabili di crimini che sono stati commessi è impegnato in tutto questo però poi quando fai il giudice si trova di fronte alla difficoltà della prova, visto che la nostra democrazia impone che nessuno può essere punito, se non c’è la prova oltre ogni ragionevole dubbio”.
Per prepararsi all’incontro, le scuole elementari e medie avevano letto il libro di Pietro Grasso Paolo Borsellino parla ai ragazzi (Feltrinelli, 2020) e le storie degli attivisti contenuti nel manuale Speak Truth to Power – Coraggio senza confini tratto dall’omonimo libro di Kerry Kennedy, mentre gli studenti e le studentesse delle scuole secondarie di secondo grado hanno letto il libro di Pietro Grasso Il mio amico Giovanni (Feltrinelli, 2022) e la biografia di Robert Kennedy che, durante il suo mandato come ministro della giustizia durante la presidenza del fratello John, aumentò dell’800 per cento gli arresti per mafia, inventando di fatto la figura del “pentito” con Joseph Valachi. Al suo lavoro i giudici Falcone e Borsellino si sono ispirati durante la preparazione del maxi processo del 1986.
L’iniziativa è stata sostenuta dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, dalla Fondazione Banca del Monte di Lucca con il contributo di Lucca Crea e Scintille di Futuro che, durante la mattinata, hanno messo in palio dei premi per gli studenti e le studentesse attraverso quiz didattici cui rispondere inquadrando un Qr Code proiettato sullo schermo.
L’iniziativa è stata realizzata anche con il patrocinio di Regione Toscana, Provincia di Lucca, Comune di Lucca, Ufficio scolastico regionale per la Toscana. L’iniziativa si è inoltre inserita e nelle celebrazioni del 32esimo anniversario della strage di Capaci e rientra nei percorsi di educazione civica, essendo Rfk Italia ente formatore.

























