Parcheggio Mazzini, confronto con i residenti: “Al massimo 100 gli abbonamenti possibili”

Tanti all’assemblea organizzata dal comitato Vivere il Centro storico a cui hanno partecipato sindaco, assessore e amministratore di Metro
Come da programma si è svolto l’incontro pubblico organizzato dal comitato Vivere il Centro Storico alla presenza del sindaco Mario Pardini, del direttore della Metro Di Grazia e dell’assessore Nicola Buchignani. Durante la serata sono stati toccati diversi altri argomenti in merito ai quali il sindaco si è dimostrato disponibile a discutere e che saranno meglio affrontati nel prossimo incontro già programmato per il 3 luglio.
All’incontro che aveva al centro il caso del parcheggio alla caserma Mazzini hanno partecipato molti cittadini e gli amministratori hanno ricostruito le ultime vicende, spiegando che al momento l’ipotesi è quella di portare a circa 100 gli abbonamenti per servirsi del parcheggio. “Il progetto iniziale di quel parcheggio dei primi anni 2000 – ricorda il comitato in una nota – prevedeva la realizzazione di 1.000 stalli su due piani che poi vennero ridotti a 500 su un singolo piano per motivi tecnici, cosa che sarebbe opportuno tenere in considerazione per Porta S.Maria. Doveva rappresentare il punto di approdo Est e con la sua realizzazione tutti gli stalli blu della zona dovevano passare ai residenti. Visto che la proprietà pubblica veniva ceduta gratuitamente, i 500 stalli dovevano avere anche un valore sociale fra cui quello, seppure non scritto, di costituire una riserva di parcheggi per chi vive e lavora in centro storico, come poi è stato”.
“Per qualche motivo i principi alla base della sua realizzazione sono stati disattesi – sostiene il comitato – perché, nel corso degli anni, ben 200 stalli di sosta, sono stati ceduti a privati mentre, allo stesso tempo, quelli a pagamento della zona non sono passati ai residenti come era previsto. Clamorosa l’alienazione di qualche mese fa quando circa 50 stalli sono stati ceduti a prezzo d’occasione ad un privato. Vero è che c’è stata una trattativa privata fra acquirente e giudice fallimentare però è altrettanto vero che, a nostro avviso, l’amministrazione, sostenendo l’ interesse pubblico, avrebbe potuto inserirsi e crediamo che il giudice avrebbe valutato con attenzione. Si sarebbe trattato di una operazione importante per il centro storico che avrebbe comportato un impegno modesto se si pensa a quanto si spende annualmente per gli eventi. E’ chiaro e palese che l’amministrazione non aveva alcun obbligo di natura legale a fare ciò, ma questo sarebbe stato civicamente e anche moralmente apprezzato”.
“In conclusione – osserva il comitato Vivere il centro storico – con soli 300 stalli il parcheggio fa fatica a mantenere i conti in ordine e quindi ecco il taglio degli abbonamenti. Le spese ci sono (i lavori di impermeabilizzazione costeranno quasi 3 milioni) e ci domandiamo per quale motivo devono essere tutte a carico di Metro e non anche dei proprietari dei 200 stalli privati che si trovano sotto lo stesso tetto e che rappresentano quasi la metà del valore dell’immobile. Giusto aumentare le entrate ma, secondo noi, sarebbe opportuno agire più oculatamente anche con le spese. In conclusione, siccome negli ultimi anni gli abbonamenti residenti sono sempre stati circa 100 unità e visto le esigenze finanziarie, questo, secondo Metro, è il numero massimo di abbonamenti che si possono concedere alla Mazzini. Purtroppo questo dato non considera il fatto che diversi residenti che lavoravano in centro storico avevano preso l’ abbonamento lavoratori che costava 10 euro meno e che per questo motivo adesso si trovano fuori gioco. Ci auguriamo che il sindaco voglia valutare questi casi per sanare quella che è a tutti gli effetti una vera e propria ingiustizia aumentando il tetto dei permessi residenti”.
“Un altro punto da valutare con attenzione – sostiene il comitato – è quello relativo allo sfratto che viene dato agli abbonati durante i Comics per far posto ai paganti” Non ci sembra molto giusto considerato che i residenti vedono i loro diritti già fortemente compressi per tutti i giorni della manifestazione ed in aggiunta a ciò sono obbligati ad andare a cercarsi un posto fuori delle Mura chissà dove”.