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Per far fronte agli oneri sull’energia, che in Italia sono superiori al resto d’Europa, “l’unica soluzione è una politica energetica europea che preveda una tariffa energetica unica per il manifatturiero”. Lo ha affermato Paolo Culicchi, presidente di Assocarta, intervenendo ad un seminario tenutosi al Miac di Lucca. “In questo modo – ha spiegato – sarà possibile affrontare le distorsioni competitive sui costi energetici come quelle che ci sono in Italia e la rinnovata competitività degli Usa grazie allo shale gas. Così sarà possibile raggiungere il 20 per cento del Pil europeo dal manifatturiero, obiettivo che deve essere considerato vincolante al pari di quelli ambientali”.
L’incidenza del costo energetico per il settore cartario rispetto al valore della produzione si attesta tra il 20% e il 45% a seconda delle tipologie di prodotto. “Se si considera l’incidenza del costo energetico sul valore aggiunto della produzione – ha spiegato Massimo Medugno, direttore generale di Assocarta – così come viene calcolato in Germania superiamo il 50%”.