Snai, Rossi (Fiom): “Versati a Inps quasi 3,5 milioni”

7 gennaio 2017 | 11:30
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Snai, Rossi (Fiom): “Versati a Inps quasi 3,5 milioni”

Snai, prosegue la battaglia per l’inquadramento Inps. A intervenire è il segretario della Fiom Cgil di Lucca, Mauro Rossi: “In questi giorni l’Inps – spiega – dovrà decidere se i 350 dipendenti di Snai Porcari che applicano il contratto metalmeccanico, hanno diritto ad utilizzare gli ammortizzatori sociali (cassa integrazione e contratti di solidarietà) oppure no. Per essere più precisi dovrà decidere se Snai possa essere inquadrata come industria o come attività di terziario e servizi- In questo secondo caso non si ha diritto ai classici strumenti indispensabili per cercare di risolvere, senza ricorrere a licenziamenti, le situazioni di crisi come quella che Snai sta vivendo. Dalla decisione dell’Inps dipende, immediatamente e direttamente, il futuro di 62 dipendenti della nostra provincia”.

“Fin qui – prosegue la nota – il danno, enorme, che potrebbe comportare una eventuale decisione negativa da parte dell’Inps, in una situazione nella quale sarebbem semmai, necessario trovare maggiori risorse e maggiori strumenti per cercare di governare processi economici e produttivi che continuano a manifestare evidenti difficoltà. Ma c’è anche la beffa: la società Snai (e con essa, in quota parte, anche i propri dipendenti) sono 15 anni che versano all’Inps i contributi dovuti per poter beneficiare degli ammortizzatori sociali. Sono 15 anni che l’Inps glieli lascia versare e li incassa. Prendendo a riferimento una retribuzione media, un semplice calcolo dimostra che si tratta di un versamento di circa 225,40 euro anni che, moltiplicati per i 15 anni totali di versamenti, portano ad una cifra di 3.381.000 circa. Possibile che per 15anni nessuno abbia auto niente da eccepire e che adesso si scopra che, forse, si tratta di somme impropriamente versate e che eventualmente sarebbero ristornate all’azienda (in ogno caso solo gli ulimi 5 anni perché gli altri 10 sarebbero nel frattempo caduti in prescrizione)?”.
“La vertenza Snai – conclude la Fiom Cgil – che ormai dura da più di un anno, è già di per sé particolarmente difficile: non complichiamola ulteriormente con queste incapacità e rigidità burocratiche che se non avessero a che fare con la vita reale delle persone sfiorerebbero il grottesco. Una soluzione può e deve essere trovata e tutti debbono contribuire a trovarla. Le lavoratrici e i lavoratori di Snai non ne possono davvero più”.