Appalti storici, le lavoratrici scendono in piazza

9 gennaio 2017 | 13:07
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Appalti storici, le lavoratrici scendono in piazza
Appalti storici, le lavoratrici scendono in piazza
Appalti storici, le lavoratrici scendono in piazza

Le dipendenti dei cosiddetti appalti storici per la pulizia nelle scuole sono di nuovo in agitazione. Stamani (9 gennaio) una loro delegazione accompagnata dai sindacati ha organizzato anche un presidio di fronte alla sede dell’ufficio scolastico provinciale di Lucca in piazzale Guidiccioni: motivo del contendere il taglio degli stipendi e del monte ore, che ha messo molte di esse in gravi difficoltà. Pieno sostegno alla mobilitazione è stato dimostrato anche dalla Uiltrasporti che ha svolto diverse assemblee con le addette.

“Questo appalto – spiegano Simone Marsili di Uiltrasporti e Massimiliano Bindocci della Uil – riguarda oltre 200 persone in Provincia, principalmente Lucca, Viareggio, ma anche Capannori, Camaiore, Forte dei Marmi e la Media Valle Lo sciopero è una conseguenza di questa fase e alle lavoratrici va tutta la nostra solidarietà, e dalle prossime iniziative anche la nostra organizzazione sarà presente sul territorio in questa vertenza. La gestione dell’accordo nazionale con cui è stato fatto l’ultimo appalto, che inseriva le ore di decoro con il meccanismo della banca ore, ha prestato il fianco alla beffa – sostengono i sindacalisti – perché le lavoratrici non hanno potuto svolgere le ore contrattuali, aspettando che arrivassero i finanziamenti del decoro, che però sono giunti in altre realtà ed in misura inadeguata. Dunque sono stati accumulati dei passivi enormi di ore nella cosiddetta banca ore, e sono state pretese trasferte e disponibilità immediate, che hanno costretto molte lavoratrici a farsi licenziare e quelle che sono restate vivono un grande disagio. Molte lavoratrici dovrebbero restituire diverse centinaia di ore alla ditta”.
“Crediamo che la tolleranza verso tutta una serie di piccole ingiustizie quotidiane non sia praticabile – si spiega -, dobbiamo reagire con fermezza ai trasferimenti, alle pressioni, e pretendere che le risorse siano investite in modo adeguato nei vari cantieri. Riteniamo che debba essere fatta chiarezza su come e dove vanno a finire le risorse.
Inoltre è necessario che le aziende in appalto, Dussmann, e in subappalto Auriga rispettino i contratti, paghino regolarmente e puntualmente. Questo tipo di problemi non possono più avere un approccio semplicemente diplomatico. Purtroppo anche lo sciopero è parzialmente inefficace, perché la regola dei settori essenziali impone dei preavvisi e dei servizi minimi, per cui lo stato di agitazione deve essere continuo e la vertenza anche individuale deve diventare un fatto diffuso. Proprio per questo anche avvalendoci di professionisti faremo i conteggi e rivendicheremo i diritti individuali. Sul piano collettivo Lucca e Viareggio necessitano di essere presenti come protagonisti sul tavolo nazionale, perché il problema sul nostro territorio è il primo assoluto in Toscana come entità. Il fatto che ora Auriga non paghi nemmeno più la banca ore, sta mettendo in ginocchio centinaia di persone, ed è un dramma socialmente inaccettabile, se la scuola è buona deve iniziare a dimostrarlo garantendo che in casa sua si rispettino le regole e la dignità delle persone”.