
Il destino dello stabilimento altopascese (nonché sede direzionale) di Conte of Florence resta legato a doppia mandata alle prossime pronunce da parte della magistratura. Se i giudici, in sede civile,stabiliranno la riconsegna del marchio ceduto anni fa – invalidando l’atto di vendita – l’azienda potrà posizionarsi sul mercato sotto una luce nuova, in chiave più appetibile per gli eventuali acquirenti. E’ quanto emerge al tavolo convocato stamani (24 ottobre) a palazzo Ducale, al quale partecipano il consigliere regionale Stefano Baccelli, il consigliere del presidente della Regione per le questioni del lavoro, Gianfranco Simoncini, il presidente della provincia di Lucca Luca Menesini e le sigle sindacali che seguono la vicenda.
Fiato ancora a lungo sospeso, dunque, per i 177 lavoratori in attività: l’azienda, in mano ad un curatore fallimentare, sa che le sue sorti sono strettamente connesse al doppio contenzioso (in sede civile e penale, ndr) aperto sulla vicenda della cessione del marchio. “Parliamo di un nome importante nel mondo della moda – afferma Simoncini – di una società che oggi è fallita, ma che ha la possibilità di continuare la propria storia di grande qualità. Oggi abbiamo deciso di incontrare a breve i vertici dell’azienda ed il curatore fallimentare per concordare insieme quelle che potrebbero essere le possibilità di rilancio e per capire se esistono soggetti interessati a rilevare la Conte of Florence. Il tutto, mentre attendiamo una pronuncia positiva da parte della magistratura”. La riacquisizione del marchio di qualità, infatti, aumenterebbe in modo esponenziale il valore complessivo e le potenzialità future dell’azienda, avvicinando nuovi compratori di caratura elevata. Simoncini conta entro 10 giorni di poter incontrare il curatore fallimentare. La Regione potrebbe intervenire anche con la sua struttura nata per attrarre proprio investimenti in Toscana, ha spiegato Gianfranco Simoncini, al termine della riunione dell’unità di crisi.
La Conte of Florence è fallita a giugno, quattro anni dopo la creazione della newco attraverso cui la D&K di Altopascio era subentrata nella proprietà; e subito dopo è stato nominato dal tribunale un curatore fallimentare che sta gestendo l’esercizio provvisorio: una scelta mirata appunto alla ricerca di un acquirente della griffe storica e del marchio, su cui c’è un contenzioso sulla proprietà da risolvere, nel mentre del proseguo dell’attività. “La Regione metterà a disposizione tutti gli strumenti utili per garantire l’occupazione ma anche la valorizzazione dell’importante brand”, ha assicurato Simoncini.
“Massima attenzione e massima disponibilità. La situazione resta delicata e in evoluzione e noi continueremo a monitorare lo stato di avanzamento, soprattutto in relazione alla tutela del sito produttivo e, in modo particolare, dei livelli occupazionali”, ha commentato invece l’assessore alle attività produttive Andrea Pellegrini, intervenuto questa mattina la tavolo regionale sulla vertenza Conte of Florence.
“Fra pochi giorni ci sarà un nuovo incontro tra la Regione e il curatore fallimentare della Conte of Florence: il nostro auspicio è che i tempi siano brevi e ben coordinati, per permettere al famoso marchio toscano della moda, che su Altopascio conta ben 40 lavoratori, di provare ad avere nuove possibilità produttive e di sviluppo. Continueremo a seguire con costanza la vicenda come abbiamo fatto anche per le altre vertenze che hanno riguardato il nostro paese. Ci saranno altri confronti, di aggiornamento e informazione rispetto alla situazione attuale: da parte nostra confermiamo la massima apertura al dialogo e al sostegno nei confronti dei lavoratori, del curatore fallimentare e delle altre parti che saranno coinvolte anche in futuro”.
“La Regione – ha commentato il consigliere comunale del Pd, Stefano Baccelli – questa mattina ha assicurato il suo impegno per la salvaguardia dei posti di lavoro e la prosecuzione di un brand storico, con l’apertura di un tavolo ad hoc sulla vertenza. È stato importante da parte del consigliere per il lavoro del presidente Rossi, Gianfranco Simoncini, mettere nero su bianco il da farsi, prevedendo a breve l’incontro con il curatore fallimentare, in modo da poter approfondire tutte gli aspetti di una situazione complicata. Sarà utile per poter valutare al meglio che tipo di strumenti mettere in campo, considerando che è prioritaria l’individuazione di un acquirente della griffe storica e del marchio”.
Paolo Lazzari