Snaitech, è sciopero: “Condizioni peggiorate”

11 giugno 2019 | 08:54
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Snaitech, è sciopero: “Condizioni peggiorate”

E’ di nuovo mobilitazione tra i lavorati Snaitech iscritti alla Fiom dello stabilimento di Porcari che venerdì prossimo (14 giugno) aderiranno allo sciopero generale di settore indetto da Fiom, Fim e Uilm. Nella realtà dell’azienda, secondo quanto affermano i lavoratori Fiom e la Rsu, sono diversi gli aspetti che vengono contestati.

“L’inasprimento delle condizioni di lavoro è un dato palese, a livello sia nazionale sia locale – affermano i lavoratori in una nota -. Per quanto concerne Snaitech, il coatto passaggio contrattuale imposto alla gran parte dei lavoratori non ha prodotto un miglioramento delle condizioni salariali, tutt’altro, e la condanna dell’azienda in sede giudiziaria avvenuta nel novembre 2018 è stata un’ulteriore evidenza che le critiche e le perplessità avanzate da Fiom sull’intera vicenda erano tutt’altro che infondate”. 
”Le criticità a proposito delle condizioni di lavoro, inoltre – proseguono -, ci paiono riscontrabili a più livelli. Si parla dell’introduzione di software che possano automaticamente monitorare l’attività informatica di ogni lavoratore e, in proposito, vorremmo che l’azienda dichiarasse apertamente come certi strumenti non andranno a ledere il diritto alla privacy di ogni singolo lavoratore e che, soprattutto, i dati raccolti non potranno essere utilizzati contro i dipendenti. Nel registrare l’inaugurazione di un programma per l’apprendimento della lingua inglese, oltre a stigmatizzare l’impiego di carta per pubblicizzare un’iniziativa digitale (controsenso anche in chiave meramente ecologica), vorremmo che l’azienda fosse chiara su quando e come i lavoratori dovrebbero utilizzare il nuovo strumento, ricordando a tutti che la formazione obbligatoria (24 ore) è un diritto contrattuale, e dev’essere svolta all’interno dell’orario di lavoro. Siamo assolutamente d’accordo con il principio per cui la formazione debba essere un punto focale nella vita complessiva di un’impresa, ma ogni attività di questo tipo dev’essere ben chiara e non lasciar adito a dubbi. Speexx è un obbligo (e allora lo si dovrebbe svolgere nell’orario di lavoro) o un “benefit” come le convenzioni con esercizi privati? Nel secondo caso, ogni tipo di monitoraggio (come paventato dalle informazione ricevute) sembrerebbe, francamente, fuori luogo. Avere delle risposte in questo senso ci pare irrinunciabile. Il peggioramento delle condizioni ci pare evidente anche nelle minime azioni legate al vivere in azienda: dalla serie di timbrature e passaggi di badge cui si è ogni volta costretti per entrare e uscire dallo stabile (siamo davvero sicuri che non ci sia un modo migliore per gestire questo aspetto? Una qualche automatizzazione potrebbe semplificare l’accesso e renderlo pure più rapido) alla sparizione di poltroncine e divanetti in prossimità dei distributori di bibite e vivande. Che idea di azienda (e dunque di mondo) si propone, con queste iniziative? Un luogo dove non si deve parlare tra colleghi, dove non si deve pensare ad altro che produrre? E, secondo i vertici aziendali, dei lavoratori meno contenti produrranno di più e più volentieri? Ci pare davvero un controsenso, che rende peraltro ipocrita qualsiasi altro tentativo di far apparire Snaitech quale azienda moderna, smart e dinamica, cosa che, francamente, vorremmo davvero poter contribuire a creare. Rimarcando, infine, la nostra comune intenzione, una volta che il contratto del settore industriale sarà in scadenza (dicembre 2019), di restare lavoratori del settore metalmeccanico, ricordiamo a tutti i colleghi che, su specifica richiesta, potrebbe essere loro diritto ritornare alla condizione contrattuale precedente e che la divisione dei lavoratori ha il solo effetto di rendere tutti più deboli, più fragili e indifesi, nonché di avvantaggiare soltanto coloro che, da divisioni e incomprensioni, possono trarre vantaggi personali”.