
Pare che HP, il noto produttore di stampanti inkjet e laser, sia intenzionato a ridurre il quantitativo di toner contenuto nelle cartucce utilizzate su molti modelli laser di fascia intermedia. La notizia è stata riportata dalla rivista britannica “The Recycler” specializzata nel settore del printing e della rigenerazione dei consumabili per stampanti.
Sorprende il fatto che, al posto del solito aumento dei prezzi, HP abbia deciso di ridurre del 5% il quantitativo di toner creando, di fatto, confusione tra i vecchi e i nuovi modelli di cartucce che saranno identificati entrambi con lo stesso Part Number.
La notizia non farà molto piacere agli utenti finali, aziende e piccole imprese che utilizzano massivamente le stampanti laser per il loro business, e anche agli operatori del settore – distributori e rivenditori – che dovranno gestire una situazione poco trasparente nei confronti dei loro clienti.
I toner interessati alla riduzione sono quelli della gamma “A”, ovvero quelli di capacità standard (CF280A, CF287A, CF210A, CF400A, CF401A, CF402A, CF403A, CF410A, CF380A). Le cartucce ad elevato contenuto di toner, cioè quelle della gamma “X”, invece non subiranno modifiche e manterranno la loro attuale resa in termini di pagine stampate. Sul sito www.stampante.com sono presenti le specifiche dettagliate e la resa di tutti i toner interessati alla modifica.
Questo intervento, oltre a comportare un maggiore onere per le aziende, si traduce anche in una maggiore produzione di rifiuti speciali dovuta alla sostituzione più frequente delle cartucce. Questo, naturalmente, contraddice i principi di ecologia e sostenibilità che le moderne multinazionali cercano di portare avanti.
Le aziende continuano ad utilizzare le stampanti laser
Da molti anni si sente dire che la digitalizzazione dei documenti e le nuove tecnologie di comunicazione porteranno a una drastica diminuzione della carta stampata e, gradualmente, alla scomparsa delle stampanti. La realtà è che le aziende, e anche i privati, continuano a prediligere la carta nella maggior parte dei casi: stampare fotografie, produrre presentazioni aziendali e distribuire la reportistica e le analisi dei dati economici.
Per questa ragione, i costi di stampa sono un fattore ancora molto rilevante che deve essere attenzionato e ottimizzato per ridurre gli sprechi e massimizzare il profitto. Per di più, l’attuale contesto economico impone alle aziende di ridurre i costi fissi per massimizzare i profitti ormai ridotti ai minimi storici.
A Lucca cartucce e toner rigenerati per ridurre le spese
Come fare ad ottimizzare i costi nel settore del printing? Una valida alternativa è quella del riciclo e della rigenerazione delle cartucce, attività che è nata molti anni fa e che accompagna costantemente l’evoluzione delle varie tecnologie di stampa. In italia ci sono molti artigiani e piccole imprese attive nel settore della rigenerazione e sono presenti anche franchising a livello nazionale che hanno sviluppato una rete di vendita molto capillare.
Nella provincia di Lucca si contano oltre 30 piccole imprese operanti nel settore della rigenerazione e sono presenti alcuni punti vendita dei maggiori franchising nazionali tra cui EcoStore e Prink. Per chi non vuole rinunciare ai prodotti originali c’è sempre la possibilità di acquistare online risparmiando mediamente il 10% rispetto ai prezzi dei punti vendita tradizionali.