Monitor distretti, in calo export cartario e calzaturiero

22 luglio 2019 | 09:54
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Monitor distretti, in calo export cartario e calzaturiero

Andamento positivo dell’export dei vari distretti di produzione in Toscana, ma Lucca arranca e perde colpi nel settore delle calzature e nel cartario. Questi i dati diffusi da uno studio del gruppo Intesa per quanto riguarda il primo semestre dello scorso anno.

Particolarmente positivo quindi l’andamento delle esportazioni dei distretti tradizionali toscani nel primo trimestre 2019: il valore delle vendite all’estero è stato pari a 4,7 miliardi, in crescita del 16 per cento rispetto al periodo gennaio-marzo 2018. Dal monitor dei Distretti della Toscana, realizzato dalla Direzione studi e icerche di Intesa Sanpaolo, emerge come – tra le regioni a vocazione distrettuale – la Toscana si distingua come prima regione per variazione assoluta delle esportazioni nel primo trimestre e si conferma come terza regione per importi esportati, alle spalle solo di Veneto e Lombardia.
Determinante l’apporto della pelletteria e calzature di Firenze (+53%) ma è significativo evidenziare come, anche al netto di questo distretto, le realtà toscane avrebbero realizzato un tasso di crescita migliore della media nazionale (+3,7% verso +0,9%). È trainante il comparto del lusso: bene anche l’abbigliamento di Empoli (+39%), le calzature di Lamporecchio (+71%), la pelletteria e calzature di Arezzo (+11%) e il tessile e abbigliamento di Arezzo (+11%). Stabili le esportazioni per il distretto del tessile e abbigliamento di Prato (+0,1%) e in calo la concia e calzature di S. Croce (-13,7%) e le calzature di Lucca (-15,7%). Sempre nel sistema moda, positivo il trend dell’oreficeria di Arezzo (+19%) che si distingue tra i distretti del settore (Vicenza e Valenza) per il maggior tasso di crescita.
In leggera crescita la filiera agro-alimentare (+2%): i distretti dei vini dei colli fiorentini e senesi (+4%) e il florovivaismo di Pistoia (+14%) hanno più che compensato il calo del distretto dell’olio toscano (-7%). In linea con le esportazioni del primo trimestre 2018 la filiera del marmo di Carrara (-0,2%), mentre dopo il punto di massimo dell’anno precedente subisce un rimbalzo il cartario di Lucca sia nei prodotti in carta (-13%), sia nel settore delle macchine per l’industria cartaria (-21%).

Vincenzo Brunelli