Decreto del governo, Confartigianato: “Scongiurata chiusura parrucchieri, si eviti quella delle palestre”

L’associazione di categoria commenta il decreto del governo: “Premiato il comportamento virtuoso di chi ha poturo riaprire”
Decreto del governo, i dubbi di Confartigianato sulle decisioni prese e quelle ancora da prendere. “Nei giorni scorsi – si legge in una nota dell’associazione – erano circolate voci di una nuova chiusura di alcune attività artigianali non ritenute essenziali, come i saloni dei barbieri, parrucchieri ed estetiste oltre che tatuaggio e piercing. Ci siano subito attivati come Confartigianato perché queste misure fossero scongiurate anche perché in questi esercizi il livello di sicurezza è veramente alto e il rischio di prendere il Covid-19, molto basso”
“D’altra parte c’è da dire che quando il 18 maggio scorso – prosegue Confarttigianato – è stata data la possibilità a queste attività di riaprire i negozi, tutti avevano fatto importanti investimenti per igienizzare i locali, per evitare assembramenti di clienti, per garantire, con l’uso di mascherine, visiere, guanti, kimono per i clienti e registrazione degli stessi, i più elevati standard di sicurezza. Sono stati investimenti importanti, diversi saloni hanno acquistato anche macchine che purificavano l’aria tramite l’ozono. Insomma alle misure che già applicavano, come quelle per la sterilizzazione degli strumenti da lavoro, forbici, pettini, eccetera, ne hanno aggiunte molte altre tanto che non abbiamo notizie di contagi da Covid-19 ascrivibili a queste attività“.
“Confartigianato Lucca – prosegue ancora la nota – sottolinea come il comportamento virtuoso dei parrucchieri e delle nostre estetiste ha dato i suoi frutti e soprattutto ha consentito che possano continuare a svolgere la loro attività e dare non solo un servizio ai clienti, ma anche uno stipendio al personale dipendente, pagare l’Iva, le imposte e le tasse varie senza gravare sullo Stato con forme di “ristoro” previste invece, per altre attività”.
“Sconcerta purtroppo quanto previsto per le palestre. Non condividiamo quanto detto dal Primo Ministro, Conte – è il commento – domenica sera che ha “concesso” loro una ulteriore settimana di tempo per mettersi a norma altrimenti verranno chiuse tutte. No, noi non siamo d’accordo, perché chi ha messo in atto tutte le misure precauzionali necessarie per garantire la sicurezza del cliente quelle palestre devono continuare a svolgere l’attività. Semmai occorre vigilare su chi non rispetta le regole e sanzionare quelle inadempienti. È troppo comodo penalizzare tutti solo perché alcuni non rispettano le leggi. È un po’ come se si dovesse chiudere il transito su una strada perché ci sono auto che superano i limiti di velocità, piuttosto che sanzionare chi non li rispetta. Riteniamo estremamente “educativo” multare chi non fa quello che le norme (leggi, ordinanze, eccetera) prevedono, anche perché motiverebbe ulteriormente coloro che, invece, le normative le rispettano, a fare sempre di più e sempre meglio. Per ciò che riguarda le attività da asporto, pizzerie e gelaterie ricordiamo che per queste è previsto il blocco della somministrazione in piedi all’esterno alle 18, dopo è possibile solo il consumo al tavolo. È consentita per la ristorazione la consegna a domicilio e quella con asporto fino alle 24, ma con divieto di consumazione sul posto o nelle immediate adiacenze”.
Per informazioni si può telefonare a Confartigianato Lucca 0583.47641.